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Banca Popolare di Bari, al Mef le istanze dei 70mila azionisti

Si riuscirà mai a recuperare la fidicia tradita dei 70mila azionisti della Banca Popolare di Bari? Le loro istanze sono state oggetto di un incontro a Roma, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, a cui ha partecipato anche il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Emiliano camicia

“Abbiamo cercato di rappresentare al Ministro Gualtieri l’importanza della tutela degli azionisti - ha dichiarato Emiliano dopo la riunione - anche perché 70mila risparmiatori pugliesi sono la spina dorsale della nostra economia. Quindi è vero che è necessario salvare la banca, è vero che bisogna essere attenti alle questioni occupazionali, ma la cosa più importante è dare una prospettiva a questi 70mila azionisti”.

“Ho avuto l’impressione - ha proseguito Emiliano - che il Governo sia molto attento al rapporto con le associazioni che rappresentano gli azionisti e che, quindi, ogni passo del piano definitivo di rilancio della Banca Popolare di Bari, in qualche maniera, venga presentato alle associazioni. Noi ovviamente allo stesso modo valuteremo la proposta che però mi è parsa non solo interessante, ma probabilmente anche l’unica possibilità reale perché fuori da questa proposta c’è il baratro, per la banca, per la Puglia e per l’economia di tantissime imprese".

BPB risparmiatori

"Viceversa, l’idea che la Banca Popolare possa in un tempo breve ridare valore alle proprie azioni e quindi riprendersi - ha sottolineato Emiliano - vuol dire che noi continueremo ad avere un interlocutore economico fondamentale per aziende ancora esistenti, ma anche per quelle che nasceranno, altrimenti rimarranno solamente le banche o di altri Paesi o l’unica banca italiana rimasta, il che vuol dire poca sensibilità alle nostre esigenze. Ecco perché sono due anni e mezzo che la Regione Puglia con le unghie e con i denti sta difendendo gli azionisti di questa banca”.

BPB padre figlio

“La Regione Puglia è disponibile ad entrare nel capitale della Banca Popolare di Bari” ha aggiunto il presidente Emiliano, “Questo non è un piano di salvataggio, questo è un piano di rilancio. Questa banca deve ricominciare a svolgere il ruolo che ha sempre svolto, ridando nel più breve tempo possibile valore alle azioni, soprattutto mantenendo in società tutti i soci che in questo momento stanno vedendo le loro azioni pregiudicate. Perché rimanendo soci si avrà non solo la possibilità a condizioni di particolare favore di ottenere tutti i servizi bancari e i mutui che sono necessari, ma in generale riavviare una solidarietà tra i 70mila risparmiatori e la banca che verrà in questo modo rilanciata, che consentirà a ciascuno di attutire il danno oggettivo che si è verificato a causa di quello che è accaduto”.

(gelormini@gmail.com)

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