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Bari, parte la raccolta rifiuti 'porta a porta' e la TARI non aumenta

La giunta comunale ha approvato la delibera con la quale si definisce il PEF (piano economico finanziario) 2017 e le tariffe della TARI per lo stesso anno che devono essere trasmesse e approvate dal Consiglio comunale entro il 31 marzo prossimo. Quest’anno, come annunciato in precedenxza, l’importo della TARI per i cittadini non aumenterà, nonostante l’introduzione del servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta in oltre 10 quartieri della città.

Decaro presidenteANCI
 

 

"Questo risultato - si legge in una nota dal Palazzo di Città - è stato raggiunto grazie alla scelta dell’amministrazione comunale di coprire integralmente l’aumento previsto nel PEF, determinato dal costo del servizio porta a porta, attraverso il ricorso alle risorse del civico bilancio. Il servizio di raccolta porta a porta è stato introdotto nell’ambito del nuovo piano per lo sviluppo della raccolta differenziata per una nuova gestione dei rifiuti, con lo scopo di raggiungere e superare il 65% di rifiuto differenziato raccolto e di puntare ai nuovi target di riciclo e recupero. Contestualmente aumenteranno i controlli e migliorerà gradualmente il servizio di spazzamento al fine di contrastare in maniera più incisiva il fenomeno dell’abbandono selvaggio dei rifiuti ingombranti".

 

La stessa nota continua: "Tenuto conto che il gettito tributario deve coprire interamente il costo del servizio, la modulazione della TARI per l’anno 2017 è stata effettuata sulla base dei criteri già adottati per la determinazione delle tariffe per l’anno precedente, tenendo conto dei quantitativi di rifiuti prodotti al 31/12/2016, pari a 98.008.118 kg per le utenze domestiche (51% del totale dei rifiuti prodotti) rispetto ai 98.224.360 kg del 2015 (52% del totale dei rifiuti prodotti), e pari a 94.164.662 kg per le utenze non domestiche (49% del totale dei rifiuti prodotti) rispetto ai 90.668.640 kg del 2015 (48% del totale dei rifiuti prodotti)".

 

Differenziata1
 

"Ciò premesso - si aggiunge - sono stati ricalcolati i parametri fissati secondo la previsione dell’aumento del servizio e successivamente ridotte sia la quota fissa sia la parte variabile, entrambi coefficienti utili al calcolo dell’importo dovuto dai cittadini".

 

"A questo si aggiungono ulteriori due aspetti rilevanti: rispetto al 2015 non c’è nessuna sostanziale modifica per quanto riguarda il numero delle utenze complessive ma si evidenzia un modesto ma importante segnale sulle utenze non domestiche che registrano un saldo positivo pari a 166. Inoltre, secondo i dati in possesso della ripartizione Tributi del Comune di Bari, per il 2017 è aumentato il numero dei nuclei familiari che rientrano nelle fasce di esenzioni e agevolazioni. Per questo l’amministrazione comunale ha stanziato in bilancio ulteriori risorse per farsi carico delle copertura di queste somme e non redistribuire il mancato gettito sull’intera popolazione dei contribuenti".

differenziata bari
 

 

Di seguito una sintesi delle più significative esenzioni e agevolazioni previste per le fasce più deboli della popolazione:

 

NON pagano la TARI :

  • Nuclei familiari con valore ISEE riferito all'anno precedente inferiore a 5000 euro
  • Nuclei familiari formati da 6 o più persone con valore ISEE riferito all'anno precedente  inferiore a 25.000 euro
  • Nuclei familiari composti da ultra ottantenni con valore ISEE riferito all'anno precedente inferiore a 10.000 euro

Inoltre è confermata la riduzione del 25% della parte variabile della tariffa per i nuclei familiari residenti nei quartieri virtuosi che superano il 50% di raccolta differenziata.

 

Sul sito del Comune è sempre consultabile il regolamento vigente della TARI per individuare tutte le numerose forme di agevolazioni, riduzioni ed esenzioni previste sia per le utenze domestiche sia per quelle non domestiche.

 

(gelormini@affaritaliani.it)

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bari comune rifiuti raccoltaantonio decarotari








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