A- A+
PugliaItalia
Bari Pride:’Manila Gorio non può fare la madrina’ - L’intervista
Manila Gorio Bari Pride2

Non sarà una "pop star" a rappresentare le istanze del Bari Pride, in programma sabato 17 giugno nel capoluogo pugliese, e soprattutto non ci sarà spazio per Manila Gorio - candidata con una lista civica a sindaco di Barri - bensì Bruna, la donna transessuale che il mese scorso è stata aggredita a Milano da quattro agenti della polizia locale.

Bari Pride 3Bari Pride 3Guarda la gallery

“Bruna, precisano gli organizzatori, sarà una madrina onoraria, non parteciperà alla parata, ma rappresenta tutte le battaglie del nostro manifesto politico”.

La polemica è scoppiata e la delusione di Manila Gorio, come un velo arcobaleno, disvela luci ed ombre delle rivalità all’interno della comunità LGBT locale.

Manila Gorio Bari Pride1Manila Gorio Bari Pride1Guarda la gallery

L’intervista

Manila, "Nemo propheta in GENERE?" Non mi dica che l'esclusione dal Bari Pride - come madrina - ha a che fare con la candidatura a Sindaco.

Sì, purtroppo ha a che fare con la mia candidatura alle prossime amministrative come Sindaco della città di Bari, in quanto il direttivo e l'assemblea del Bari Prid -, quando lo ha acclarato - mi hanno espulsa dall'assemblea e soprattutto hanno rifiutato la mia proposta come madrina del prossimo Pride.

Io in realtà pensavo che questa candidatura potesse rappresentare un fortissimo messaggio di impatto e di inclusione per la stessa comunità, in quanto io mi sono candidata con una lista civica, in questo momento apartitica.

In realtà, poi ho scoperto che coloro che mi hanno esclusa ed espulsa dal Direttivo e dal Bari Pride sono esattamente alcuni esponenti politici già tesserati di partito, come per esempio Maria Chiara Addabbo, che fa parte dell'assemblea del Bari Pride, ed è tesserata Partito Democratico; e poi Leoluca Armigero, che si è candidato alle passate amministrative con una lista civica di sinistra, Bari Bene Comune.

quindi ho ricevuto una telefonata proprio dalla Addabbo, in cui mi diceva: “Manila però noi non siamo d'accordo sulla tua candidatura, 1) perché non l'hai condivisa - e non mi sembra che io dovessi condividerla con loro a tutti i costi – 2) praticamente mi ha fatto capire che non ero in linea con i loro pensieri ideologici e partitici, per cui sono stata presa e buttata fuori.

Le battaglie per la parità di genere e per il superamento dei pregiudizi hanno ancora pesanti palle ai piedi. Che fare?

Mah, le battaglie per la parità di genere non sono solo quelle che noi della comunità LGBT rivendichiamo nei confronti di una certa parte politica, come quella per esempio, del Governo Meloni in questo momento, che pare stia togliendo dei diritti alla nostra comunità.

Ma la cosa più sorprendente è che questo caso dimostra che le stesse discriminazioni arrivano proprio all'interno della stessa comunità LGBT. Non è una cosa che possiamo far finta di non vedere o che non esista. Ecco perché la porto alla luce. E non tanto perché sono rammaricata e triste del fatto che non sono e non sarò la madrina del Bari Pride.

Ripeto, pensavo invece che questa candidatura sarebbe stata un messaggio importantissimo per la comunità nel resto d'Europa, visto che sono la prima candidata trans a governare una città importante come quella di Bari.

Ma è perché proprio loro discriminano il fatto che io non abbia condiviso la mia candidatura e, soprattutto, non abbia preso subito posizioni di sinistra. Evidentemente pensano che certe battaglie devono essere unicamente di sinistra.

Bari Pride 2023Bari Pride 2023Guarda la gallery

A chi dà fastidio che Manila Gorio giochi alla pari una partita aperta come quella per Palazzo di Città a Bari?

A chi do fastidio? Qualcuno mi ha detto la tua candidatura è molto forte perché rischi di togliere dei voti sia alla sinistra che alla destra, quindi alla politica in generale, alla politica locale, regionale e nazionale.

Il fatto che Manila Gorio crei una lista civica appartenente alla società civile, a persone che non hanno un colore politico, ma che hanno un credo e che vogliono fare il bene della città, è sicuramente un ostacolo per le realtà politiche locali.

Come dire che sono addentrate politicamente, o per meglio dire che sono ‘radicate’ politicamente. E quindi, è chiaro: do fastidio a tutti loro, ai partiti - quelli principali - perché lo sappiamo, una lista civica se prende i suoi voti, toglie ovviamente una parte di feudo alle grandi realtà partitiche.

vuole mandare un messaggio ai suoi amici del Bari Pride?

Beh guarda, voglio mandare un messaggio a tutti quelli del Bari Pride, perché sto vedendo che si stanno arrampicando sugli specchi. La cosa più deludente è che a più di qualche giornalista hanno detto di non pubblicare le dichiarazioni di Manila Gorio e questo lo trovo antidemocratico. Per cui, sono contenta di incontrare i giornalisti che, invece, le mie dichiarazioni le pubblicano, anche perché per il diritto di cronaca e per il dovere di cronaca vanno sotto la mia responsabilità.

Vanno invece condivise le mie dichiarazioni.Viviamo in un Paese democratico e libero, mi auguro, mentre stanno avendo un atteggiamento intimidatorio, ripeto, anche con i giornalisti. Lo trovo gravissimo, perché invece questo caso deve essere portato alla ribalta, per dimostrare che c'è una parte della classe politica che si diverte sempre a strumentalizzare le situazioni. Voglio dire le vicende delle persone.

bari pride 2023 (1)bari pride 2023 (1)Guarda la gallery

Io, sulla mia pelle, sento la responsabilità di rappresentare un'intera categoria, come quella delle ragazze e dei ragazzi trans, e sono davvero disgustata, davvero rammaricata dell'atteggiamento che alcuni di questi componenti del Bari Pride hanno assunto nei miei confronti.

Nessuno ha detto che la madrina deve essere per forza una sola. Ce ne possono essere dieci, visto che hanno nominato una madrina, Bruna: la ragazza che è stata pestata dai famosi vigili a Milano, per la quale mi sono spesa non poco nelle mie trasmissioni TV per difenderla, e che non potrà partecipare.

Bene, allora oltre ad una madrina onoraria ci vuole una madrina fisicamente e io potrei essere quella; potrei salire sul palco e raccontare della mia candidatura non perché abbia bisogno di prendere voti, ma perché questo potrebbe essere un chiaro messaggio di inclusione e non di esclusione, come invece peraltro hanno fatto finora.

Bari Pride 3Bari Pride 3Guarda la gallery

Il Bari Pride compie vent’anni: "Sarà una parata di gioia - hanno dichiarato gli organizzatori - ma soprattutto di rabbia. Al ventesimo anno ci tocca fare dei bilanci e il quadro non è positivo. In questo ultimo periodo – in modo particolare - con il governo più a destra della storia della Repubblica. Quando si accentuano le diseguaglianze, chi ne risente sono le soggettività più marginalizzate".

Intanto, a parere di Manila Gorio, proprio le disuguaglianze interne fanno tornare alla mente la parabola della pagliuzza e della trave.

(gelormini@gmail.com)

Iscriviti alla newsletter
Tags:
bari pride puglia esclusione madrina partito democratico politica candidata sindaco intervista giornalisti trans generemanila gorio








Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.