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Capone - Parchitelli: difendere piccoli agricoltori e cooperative
Una mozione in Consiglio Regionale Puglia e l'approvazione di un regolamento al Parlamento europeo a sostegno delle problamite in Agricoltura.

Una mozione per impegnare la Giunta regionale ad adottare atti e farsi promotrice nei confronti del Governo di provvedimenti per aiutare le Cooperative sociali del terzo settore pugliese ad affrontare questo momento di difficoltà. La mozione è stata presentata dalla presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone (prima firmataria) e dalla consigliera regionale Lucia Parchitelli (Pd).

Le cooperative sociali stanno affrontando una fase critica caratterizzata da una significativa riduzione delle risorse destinate alle politiche sociali e da un contestuale aumento dei costi operativi. Inoltre il Decreto Legislativo 31 dicembre 2024, n. 209 (Correttivo al Codice dei Contratti Pubblici), che introduce criteri specifici per l'adeguamento dei prezzi nei contratti di servizi e forniture, aggrava ulteriormente la già difficile situazione che le cooperative sociali e gli Enti del Terzo Settore stanno vivendo.
In questi ultimi anni, e in questi mesi in particolare, le cooperative stanno affrontando un aumento strutturale dei costi. L’inflazione ha un impatto diretto sulla gestione dei servizi, con un importante aumento dei costi energetici, delle forniture e delle spese di gestione delle strutture residenziali e dei servizi domiciliari. A questo si aggiunge il rinnovo del CCNL delle cooperative sociali, che introduce una serie di aumenti retributivi e tutele migliorative per i lavoratori del settore. A fronte di tutto questo però il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali (FNPS) nella programmazione 2024-2026 è rimasto invariato rispetto a quello del precedente triennio 2021-2023 non tenendo conto degli attuali aumenti.

Per questo la presidente Capone e la consigliera Parchitelli con la mozione chiedono un impegno della giunta regionale per intervenire nei confronti del governo nei margini delle loro competenze.
“Le cooperative sociali svolgono un lavoro straordinario colmando i vuoti troppo spesso lasciati dal sistema pubblico - ha spiegato Loredana Capone - forniscono servizi essenziali per le famiglie, le persone in difficoltà, per chi sta indietro. Senza di loro il nostro sistema Welfare non potrebbe reggere. In questo momento in cui i costi di gestione sono in forte aumento è necessario che siano destinate nuove e aggiuntive risorse. Questo garantirebbe anche l’offerta di un miglior servizio e sosterrebbe i lavoratori del settore che vedrebbero riconosciute maggiori garanzie”.






“Con questa mozione vogliamo dare voce alle preoccupazioni delle Cooperative sociali e di tutto il Terzo Settore, oggi stretto tra il taglio delle risorse e l’aumento dei costi – ha precisato Lucia Parchitelli - un comparto fondamentale del nostro sistema di Welfare, che garantisce quotidianamente assistenza e cura a minori, anziani, persone con disabilità e famiglie in difficoltà. Chiediamo al Governo nazionale provvedimenti urgenti e risorse aggiuntive. E’ necessario sostenere chi ogni giorno, con professionalità e sacrificio, assicura servizi essenziali a chi è più fragile. Non possiamo permettere che difficoltà finanziarie compromettano il diritto alla cura e all’assistenza, né che il lavoro di tanti operatori venga svilito dall’assenza di risposte adeguate”.
Sul tema è intervenuto anche Pasquale Ferrante, vicepresidente vicario di Legacoop Puglia: “A fronte delle ripetute esortazioni, finalmente un segnale politico importante che riconosce il valore del lavoro e delle professionalità della cooperazione sociale e il ruolo che essa svolge in collaborazione e corresponsabilità con la Pubblica amministrazione nel garantire servizi essenziali alla cittadinanza".

"Adesso, l’auspicio è che la mozione depositata in Consiglio regionale e firmata dalla Presidente del Consiglio Regionale, Loredana Capone, e dalla Presidente della IV Commissione lavoro, Lucia Parchitelli, venga sottoscritta da tutto il Consiglio, nonché sostenuta dai parlamentari pugliesi per ottenere risposte concreta da parte del Governo nell’investire maggiori risorse sul welfare che significa investire sullo sviluppo dei territori e sulla tenuta sociale delle nostre comunità”.
Il Fondo nazionale per le politiche sociali, infatti, nella programmazione 2024-2026 resta sostanzialmente invariato rispetto al triennio precedente, attestandosi a 1 miliardo 177 milioni 943mila euro (contro 1 miliardo 172 milioni 777mila euro del 2021-2023), senza tener conto dell’inflazione accumulata. A questa invarianza si aggiunge la riduzione di 44 milioni di euro del Fondo Povertà rispetto al triennio precedente.
“Una mozione - ha proseguito Ferrante - che ben esprime il senso di responsabilità delle cooperative sociali, le quali non si sono sottratte dall’affrontare i costi strutturali dell’applicazione del rinnovato CCNL con le annesse difficoltà finanziarie perché, se da un lato, il contratto ha introdotto sacrosanti diritti come la quattordicesima e la copertura integrale della maternità, dall’altro, non c’è stato un adeguamento delle tariffe da parte delle stazioni appaltanti”.
E sempre sul fronte Agricoltura: “Il Parlamento europeo ha approvato il regolamento contro le pratiche commerciali sleali in difesa dei piccoli produttori agricoli. L'Europa con questo voto ha così accolto il nostro parere approvato nel Comitato europeo delle Regioni", ha sottolineato Loredana Capone, Presidente del Consiglio regionale della Puglia, componente del Cor (Comitato europeo delle Regioni).

"Un'ottima notizia arriva da Strasburgo per i nostri agricoltori - ha aggiunto - ringrazio l'europarlamentare Stefano Bonaccini per aver portato al voto in Parlamento il regolamento che conteneva anche le nostre istanze contro le pratiche sleali che penalizzano soprattutto i piccoli produttori. Nella sua proposta Bonaccini ha accolto le richieste che erano contenute nel parere da me presentato e approvato a maggio scorso dal Comitato europeo delle Regioni".
"Questo significa la fine dei pagamenti in ritardo, lo stop delle modifiche o cancellazioni unilaterali degli ordini o rifiuto di contratti di acquisto scritti - ha concluso Capone - non possiamo che essere soddisfatti, per questo passo importante verso la protezione di agricoltori e piccoli produttori dagli abusi della grande distribuzione".
(gelormini@gmail.com)