Cerano, centrale killer Ricercatori CNR: fino a 44 morti - Affaritaliani.it

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Cerano, centrale killer
Ricercatori CNR: fino a 44 morti

La 12a Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica ha sentito gli esperti sulle problematiche relative alla centrale termoelettrica Enel di Cerano (Brindisi), nell'ambito della Indagine Conoscitiva Inquinamento ambientale. In particolare l'epidemiologo Emilio Gianicolo dell'IFC-CNR ai fisici dell'ambiente Cristina Mangia e Marco Cervino, dell'ISAC-CNR.

I ricercatori hanno recentemente pubblicato un articolo scientificoSecondary particulate matter originating from an industrial source and its impact on population health” [Impatto sulla salute della popolazione del particolato secondario originato da una sorgente industriale] Il tema dello studio è l’impatto del particolato primario e secondario sulla salute delle popolazioni ( disponibile gratuitamente al seguente indirizzo: http://www.mdpi.com/1660-4601/12/7/7667).

Cerano enel
 

Secondo la rivista salutepubblica.net lo studio ha destato molta attenzione perchè, mediante modelli di dispersione ambientale ed utilizzando come caso di studio le emissioni autodichiarate della centrale Enel di Brindisi-Cerano, si sono stimati, in diversi scenari da 19 a 44 morti all'anno su una popolazione di 1,2 milioni di abitanti esposta nelle tre province salentine (Brindisi, Lecce e Taranto).

La stima di impatto non appare totalmente dissimile da quella formulata in modo ancora speditivo dall'ARPA Puglia sullo stesso impianto che parla di 3 decessi su 100.000 abitanti ma che non valuta il particolato secondario, quello in grado di coinvolgere popolazioni anche molto lontane dalla sorgente. Gli autori, ricercatori pubblici del CNR, sono stati giudicati dal direttore generale dell'ARPA "scientificamente impeccabili", ed il loro studio valutato positivamente in un dibattito interno dell'Associazione Italiana di Epidemiologia.

Gli stessi autori avevano pubblicato qualche anno fa uno studio sulle malformazioni neonatali nel Comune di Brindisi registrando 194 casi di neonati dimessi con una diagnosi di anomalia congenita, con un incremento di circa il 17% rispetto all’atteso rappresentato dal pool dei registri europei.

Erano inoltre, 83 i casi di neonati con una anomalia congenita del cuore, con un incremento del 49% rispetto all’atteso (Gianicolo et al., 2012). Associando una misura di esposizione materna a polveri totali sospese e ad SO2 nelle settimane di gravidanza dalla terza all’ottava, che sono le settimane durante le quali si ipotizza che il feto sia maggiormente suscettibile ad insulti ambientali, gli stessi ricercatori hanno dimostrato un’associazione tra esposizione materna ad SO2 e malformazioni congenite e, in particolare, malformazioni cardiache e, tra queste, i difetti del setto ventricolare (Gianicolo et al., 2014).

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Le audizioni sono state avviate su proposta di Luigi  d’Ambrosio Lettieri (CR) in Commissione Igiene e Sanità del Senato, mentre in Commissione Ambiente, Vittorio Zizza (CR) ha richiesto, con carattere di urgenza, l’acquisizione degli studi del CNR, da cui emerge come l'impatto della centrale Enel a carbone di Cerano abbia causato 44 decessi. Nel contempo, è stata sollecitata anche l'acquisizione della relazione dell'ARPA Puglia secondo cui la certificazione Emas non corrisponde, ad oggi, ai criteri qualitativi richiesti, come evidenziato dal professor Giorgio Assennato, audito in Commissione Sanità.

D'Ambrosio Lettieri e Zizza, rispettivamente componenti delle Commissioni Igiene e Sanità e Territorio, Ambiente e Beni ambientali del Senato, ribadiscono in una nota “La necessità di integrare il lavoro delle due Commissioni per arrivare ad una indagine conoscitiva sulla situazione della centrale termica di Cerano e hanno sollecitato la richiesta di un sopralluogo urgente”.
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“Con queste audizioni”, scrivono i senatori del gruppo Conservatori e Riformisti, “abbiamo avviato una serie di approfondimenti tecnico-scientifici necessari per una seria valutazione politica e per le eventuali iniziative parlamentari del caso. Quindi, per ora, l'istruttoria resta aperta. Dobbiamo essere prudenti ed evitare sia gli eccessi di allarmismo che i rischi di sottovalutazione del problema”.
 
I senatori sottolineano come “Arpa e CNR abbiano illustrato i rispettivi studi sulla centrale di Cerano partendo da metodi scientifici di ricerca differenti e siano giunti a conclusioni divergenti sotto il profilo epidemiologico e della mortalità. È evidente che il caso non può ritenersi chiuso con una serie di audizioni che, pur se di rilievo per l'autorevolezza dei ricercatori, devono proseguire con adeguati approfondimenti”.
 
“Una cosa è certa”, continuano D’Ambrosio Lettieri e Zizza, “la centrale di Cerano ha un grande potenziale inquinante che impone un monitoraggio costante e approfondito, tenendo conto, tra l'altro, che sul caso vi sono più indagini della magistratura inquirente. E d'altra parte la stessa Arpa ha espresso il proprio parere contrario al rilascio del marchio di qualità ambientale Emas”.
 
“Ora”, concludono, “restiamo in attesa di ricevere dagli auditi le risposte ai quesiti posti in Commissione per poi proseguire il nostro lavoro”.
 
(gelormini@afrfaritaliani.it)

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Pubblicato sul tema: Centrale Cerano, ENEL: "Strumentali le conclusioni dei ricercatori CNR"