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Coronavirus, la Puglia si prepara all’ondata e riattiva vari ospedali

Il sistema sanitario pugliese si prepara al picco con l'ondata Coronavirus, prevista nella prossima settimana, recuperando la disponibilità di alcuni ospedali e aprendo un intero settore dedicato al Miulli di Acquaviva delle Fonti (Ba).

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Il Miulli, infatti, sarà il primo "ospedale Covid" in Puglia, operativo da lunedì 16 marzo, con 300 posti letto dedicati all’emergenza coronavirus, in attuazione del piano predisposto dalla Regione per fronteggiare l’atteso picco di contagi.

"Il piano regionale prevede, infatti, una rete di strutture sanitarie riservate esclusivamente al trattamento degli ammalati da COVID 19 - dichiara il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano - e l’Ospedale “F. Miulli” sta rispondendo con rapidità, senso di responsabilità e abnegazione cristiana alle indicazioni regionali, così da controbattere all’emergenza coronavirus".

"Va precisato - sottolinea Emiliano - che l’Ente Miulli ha diviso gli spazi deputati alla ricezione e alle cure dei casi positivi al Covid-19 dal resto della struttura ospedaliera. Tale divisione compartimentale garantisce dunque la totale sicurezza del resto delle attività dell’Ospedale rivolte al personale e all’utenza".

Emiliano Roche

"Sia i percorsi di accesso che quelli interni, nonché le attrezzature utilizzate e finanche le vie aeree - ha aggiunto Emiliano - sono rigidamente separate, affinché non vi sia alcuna possibilità di contagio per tutti coloro che sono nella struttura. La situazione, infatti, non è per niente tranquilla in Italia".

"I dati ci dicono che andiamo verso un trend di crescita esponenziale dei contagi - avverte Emiliano - dal 24 febbraio al 10 marzo sono stati 8000 i contagi, negli ultimi 2 giorni 4000. Le previsioni regionali indicano per la Puglia un boom epidemico di 2mila infetti"

Saranno circa mille i posti letto dedicati in nella rete degli Ospedali Covid. La prima struttura che sarà attivata è il “Miulli” di Acquaviva delle Fonti che metterà a disposizione 300 posti letto dedicati all’emergenza coronavirus: 48 saranno destinati alla terapia intensiva e 14 quelli di Rianimazione.

"A partire da lunedì - conclude Emiliano - saranno disponibili i primi 100 posti letti cui si aggiungeranno gli altri 200 quando crescerà la domanda di ricoveri".

A tal proposito, il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore informa che Asclepios all’interno del Policlinico di Bari sarà riservato esclusivamente all’emergenza Covid-19 e attrezzato con posti letto di terapia intensiva.

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"Sono cominciate le operazioni di trasferimento dei reparti attualmente ospitati ad Asclepios, per fare spazio alla nuova organizzazione", ha annunciato Migliore, "A lasciare l’edificio sono state già le unità operative complesse di Medicina Riabilitativa e Urologia. Nei prossimi giorni il trasloco continuerà con gli altri reparti. Il piano prevede lo spostamento dei pazienti ricoverati e di tutta la documentazione clinica in altri plessi del Policlinico di Bari. Gli ambienti svuotati saranno puliti e sanificati, pronti a ospitare i casi gravi di Corona virus accertati".

Asclepios

La direzione generale dell’azienda ringrazia i medici, gli infermieri e il personale sanitario, che con tempestività hanno risposto alle nuove disposizioni e che in queste ore si stanno prodigando per rendere le operazioni di trasloco più veloci e più agevoli limitando al minimo i disagi.

“Per vincere la battaglia contro il Covid è necessario il contributo di tutti - ha ribadito il direttore Migliore - il lavoro di squadra è più che mai indispensabile, per questo voglio ringraziare tutto il personale del Policlinico che ci sta consentendo di attrezzare in tempi rapidi la nuova area dedicata all’emergenza sanitaria in corso”.

"Stiamo lavorando senza sosta in videoconferenza, dalle 7 del mattino sino a notte - ha detto Michele Emiliano - le riunioni, ai tempi del coronavirus, si svolgono così: a distanza, ma con una intensità mia provata prima".

Vol2 Emiliano

"Praticamente non ci fermiamo mai. Il lavoro di questi lunghissimi giorni sta dando i suoi frutti: siamo pronti a fronteggiare la prossima fase di questa epidemia, che secondo le previsioni degli esperti vedrà aumentare anche in Puglia in maniera rilevante il numero dei contagi. La complessa riorganizzazione della rete ospedaliera mira a distinguere interi padiglioni dedicati al Covid19 isolandoli dagli ambienti dedicati al no-Covid".

"Quello che ancora non si può prevedere è l’impatto delle migliaia di persone che sono tornate o stanno tornando dal nord in Puglia. Capite bene in questo contesto quanto sia importante stare il più possibile a casa e rispettare le regole. Un sacrificio quello di noi tutti che però rappresenta il principale fattore di contenimento del contagio. Quindi andiamo avanti così che stiamo facendo la cosa giusta".

"Da parte mia - ha detto ancora il Governatore - posso solo dirvi che provo una grandissima stima nei confronti di tutti voi, perché da ogni singolo commento si capisce che state facendo il massimo.

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HO FIRMATO DUE NUOVE ORDINANZE PER PREVENIRE IL CONTAGIO DA CORONAVIRUS

🔴 AUTOSEGNALAZIONE E ISOLAMENTO OBBLIGATORI PER CHI RIENTRA PER SOGGIORNARE IN PUGLIA

La prima ordinanza estende l’obbligo di segnalare la propria presenza in Puglia a tutti coloro che arrivano da fuori Regione, da ogni parte di Italia o del mondo.

Chi rientra per soggiornare continuativamente in Puglia nel proprio domicilio, abitazione o residenza deve segnalare la propria presenza compilando il modulo disponibile su portale della Regione Puglia al link: https://www.sanita.puglia.it/autosegnalazione-coronavirus o segnalare questa circostanza telefonicamente al proprio medico curante.

Inoltre deve osservare la permanenza domiciliare con isolamento, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni e il divieto di spostamenti e viaggi; rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza; in caso di comparsa di sintomi, deve avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta o l’operatore di sanità pubblica territorialmente competente per ogni conseguente determinazione. 

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🔴 DISPOSIZIONI PER I CALL CENTER

La seconda ordinanza si rivolge a tutte le aziende che esercitano l’attività di call center e che non hanno attivato o non possono attivare le modalità di lavoro agile per i loro dipendenti.

Queste aziende devono limitare la loro attività esclusivamente al servizio inbound, cioè attività a favore di cittadini che chiamano per avere assistenza e informazioni (customer service). In questo caso le aziende hanno l’obbligo di attuare protocolli di sicurezza anti contagio per preservare i lavoratori in sede.

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Nuovi posti letto anche a Brindisi e San Pietro Vernotico. L’Asl Brindisi, infatti, si riorganizza per creare nuovi posti letto dedicati ai pazienti affetti da coronavirus e per la gestione dei casi sospetti.

San Pietro Vernotico - A partire da lunedì (16 marzo) è stata disposta la riapertura della Lungodegenza dell’ex ospedale di San Pietro Vernotico, riconvertito in Pta, dove saranno ricavati 18 posti letto. La riattivazione del reparto sarà accompagnata dall’istituzione, temporanea, di un servizio di guardia attivo 24 ore su 24 per i dirigenti medici, con l’obiettivo di assicurare prontamente l’assistenza ai pazienti. Questo comporterà anche una riassegnazione del personale medico.

Brindisi - Per quanto riguarda l’ospedale Perrino di Brindisi, a partire dalla prossima settimana verranno accorpati i reparti di Oculistica, Otorinolaringoiatria, Endocrinologia e Dermatologia, con il trasferimento dei pazienti di Orotinolaringoiatria e Dermatologia al settimo piano del padiglione D0, dove saranno ricavati quattro posti letto per Otorino, due per Oculistica e quattro posti per Endocrinologia e Dermatologia.

coronavirus staff

Infine i reparti di Orotinolaringoiatria, Endocrinologia e Dermatologia saranno parzialmente destinati ai casi sospetti di Covid-19, con l’attivazione di ulteriori aree di isolamento con le stesse caratteristiche previste nell’ex astanteria (Osservazione breve intensiva), già destinata all’isolamento dei casi sospetti.

La necessità del potenziamento dei posti letto per i casi di Covid-19 è emersa in tutta la sua urgenza già nella serata di venerdì (13 marzo), se si considera che due casi sospetti trasportati in ospedale dal personale del 118, da quanto appreso, sarebbero rimasti a bordo delle ambulanze fino a quando non hanno trovato accoglienza nell’area di isolamento. Al momento sono 19 i pazienti affetti da coronavirus in provincia di Brindisi, la maggior parte dei quali in cura presso le rispettive abitazioni.

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E anche in Salento gli sforzi si moltiplicano: "Dopo il mio intervento dei giorni scorsi - ha dichiarato il presidente di Italia in Comune alla Regione Puglia e vice presidente della III Commissione Sanità, Paolo Pellegrino - ho apprezzato moltissimo le decisioni assunte per l’ospedale di Galatina. L’Asl di Lecce sta infatti predisponendo il potenziamento del reparto del Malattie Infettive, già storicamente destinato a gravi infezioni virali, e oggi più che mai utilissimo presidio di riferimento per le infezioni da covid-19. Infatti nell’ospedale è stato attivo per molti decenni un intero stabile che all’epoca fu realizzato per contenere e studiare le infezioni da Hiv".

Pellegrino Paolo

"Alla luce di quella importante esperienza - ha aggiunto Pellegrino - tale struttura sanitaria ha tutte le premesse per essere riqualificato, non solo in relazione all’emergenza coronavirus, ma anche per altre eventuali necessità diventando così un punto fermo dell’organizzazione della Asl per altre emergenze virali. Naturalmente è indispensabile che le prestazioni per le infezioni da Covid-19 prevedano anche la possibilità di avviare nel laboratorio analisi esistente tutte le attività diagnostiche (prima tra tutte il tampone faringeo), che consentirebbe il risparmio nei tempi di trasporto dei campioni al Fazzi di Lecce. E resto quindi sempre più convinto che questa organizzazione emergenziale possa nel futuro essere di stimolo per un migliore utilizzo dell’intero presidio ospedaliero di Galatina".

(gelormini@affaritaliani.it)

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