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Coronavirus: Lopalco fiducioso, Farmacie in prima linea e Fitto incita

La Regione Puglia comunica di aver attivato un coordinamento centrale per la gestione degli acquisti e delle scorte di DPI e di aver incaricato la ASL Bari di attivare tutte le procedure per le forniture necessarie. Pertanto, la direzione della Asl ha richiesto alle ditte produttrici la fornitura di 500mila dispositivi di protezione individuale (DPI) necessari per far fronte alle esigenze del sistema sanitario regionale, tutelare gli operatori dall’esposizione a rischio biologico e fronteggiare l’epidemia da COVID – 19, come previsto dalle normative vigenti. La ASL ha predisposto l’ordine in attesa che diventino pienamente operative le forniture della Protezione civile acquistate attraverso il sistema Consip.

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Da giovedì 12/3 sarà distribuita a tutte le aziende sanitarie della Regione una prima tranche – circa 20mila pezzi. I dispositivi saranno assegnati esclusivamente in via prioritaria alle figure professionali esposte a rischio biologico ossia gli operatori di 118 e Pronto Soccorso, e il personale dei reparti di Malattie Infettive, Anestesia e Rianimazione, Pneumologia e Medicina interna.

Finora i dispositivi sono stati distribuiti regolarmente come da circolari ministeriali e successivamente in base alle disposizioni emanate dalla Regione Puglia (Piano Operativo per l’emergenza COVID-19). Gli ordini formulati, alcuni anche di gennaio 2020, hanno subito un rallentamento nella consegna per cause non imputabili alle ASL, ma a causa di ritardi nella consegna delle ditte produttrici. L’utilizzo dei DPI inoltre è regolato dalle Linee Guida aziendali anche al fine di evitare sprechi inutili che potrebbero compromettere, inoltre, la salute di chi ne ha realmente bisogno.

A tal proposito si registrano le prime dichiarazioni del prof. Pierluigi Lopalco, neo dirigente della Struttura Regionale di Coordinamento per le Emergenze Epidemiologhiche.

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Su un fronte parallelo, i farmacisti pugliesi, attraverso la Consulta regionale degli Ordini dei Farmacisti della Puglia, chiedono al governo regionale provvedimenti urgenti per fronteggiare l’emergenza Covid-19 a tutela della salute dei cittadini, dei farmacisti e dei loro collaboratori. A darne notizia il presidente dell’Ordine di Bari e Bat, Luigi d’Ambrosio Lettieri, con una lettera inviata al presidente della giunta regionale, Michele Emiliano e al direttore del dipartimento per la Salute, Vito Montanaro. 

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I presidenti degli Ordini delle sei province pugliesi chiedono l’adozione tempestiva di apposite disposizioni per stabilire, in modo omogeneo sull’intero territorio regionale e con gradualità applicativa rapportata alla diffusione dei casi di contagio, le modalità per la protezione dei farmacisti e dei loro collaboratori, atteso il loro maggiore livello di esposizione al rischio di contagio; l’accesso al servizio farmaceutico con modalità atte a evitare assembramenti e garantire una distanza minima di sicurezza, ricorrendo a norme derogatorie della legge regionale 5/2014 per consentire, in via straordinaria, facoltativa e limitata al periodo di durata dell’emergenza, l’erogazione del servizio a battenti chiusi, in analogia con quanto già stabilito nella Regione Lombardia; la dotazione ai farmacisti e ai lori collaboratori di dispositivi di protezione individuale (mascherine, camici e guanti). Infine, i farmacisti chiedono iniziative adeguate per agevolare le modalità di prescrizione e dispensazione dei medicinali, d’intesa con Federfarma e con le rappresentanze professionali e sindacali dei medici, nel rispetto delle disposizioni in materia di privacy e del diritto di libera scelta della farmacia da parte del cittadino.

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“La farmacia e i farmacisti - dichiara D’Ambrosio Lettieri - sono e restano in prima linea al servizio dei cittadini. Siamo in campo, consapevoli di essere un avamposto importante sul territorio all’interno del sistema sanitario regionale”.

La Consulta degli Ordini con la voce del Presidente Francesco Settembrini conferma “La massima collaborazione e il concreto sostegno per consentire un più efficace governo della difficile emergenza che l’intero Paese è chiamato a vivere e che la Regione Puglia sta affrontando con impegno e responsabilità. Tutti i Farmacisti, sul territorio, negli ospedali, nei servizi farmaceutici, negli esercizi di vicinato, nelle case di cura, unitamente ai loro collaboratori – dicono i presidenti degli Ordini dei Farmacisti pugliesi - sono a lavoro con competenza e generosa disponibilità e garantiscono ogni giorno il massimo impegno per tutelare la salute delle persone. Le Farmacie di comunità sono, oggi più che mai, riferimenti fondamentali del sistema sanitario territoriale: una capillare rete di servizio professionale qualificato che è fondamentale sia per garantire l’erogazione delle prestazioni farmaceutiche che per assicurare ai cittadini la conoscenza e la comprensione di comportamenti virtuosi e il rispetto delle disposizioni impartite per contrastare la diffusione dell’epidemia”.

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Nelle farmacie pugliesi i cittadini potranno trovare anche un prezioso vademecum psicologico, realizzato dall’Ordine degli Psicologi in collaborazione con la Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, che offre una serie di consigli e indicazioni su come gestire la paura provocata dall’attuale situazione di emergenza sanitaria.

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Intanto, il co-presidente del gruppo europeo ECR-FRATELLI D’ITALIA, Raffaele Fitto, in una nota diffusa dichiara: “Il nostro auspicio, chiaramente, è che la Puglia non debba mai trovarsi in emergenza sanitaria a causa di un diffondersi del coronavirus come è accaduto in Lombardia o in Veneto. Per questo affrontiamo l’argomento con serietà e lucidità, partendo, come sono solito fare, innanzitutto dai numeri: l’ultimo Piano di Riordino ospedaliero della Puglia prevede 363 posti letto di terapia intensiva, dei quali 111 sono di strutture private ed enti ecclesiastici, quindi parzialmente utilizzabili o perché dedicati o perché non ancora attivati". 

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"Una premessa, quella appena fatta, utile perché in una fase come questa, dove si stanno sprecando molte parole e si producono pochi fatti, è necessario - senza fare polemiche - collaborare tutti, magari dando qualche suggerimento utile a chi in questo momento è chiamato a gestire l’emergenza in Puglia ed assumere determinazioni conseguenti".

“Il Presidente-Assessore alla Sanità, Michele Emiliano - incalza Fitto - ha dichiarato che ‘Il sistema della Regione Puglia alla fine di questa settimana avrà 209 posti in terapia intensiva, dedicati esclusivamente all’emergenza Covid’. È attendibile? Certo è auspicabile, ma è il momento della responsabilità e non degli annunci".

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“Il numero totale dei posti letto in rianimazione, sulla carta, è di 363 - ricorda Fitto - ma oltre quelli delle strutture private già difficilmente utilizzabili, almeno il 70-80% deve essere utilizzato per garantire un servizio ordinario quotidiano, diversamente diventa già difficile far fronte alle normali attività in presenza di patologie tempo dipendenti (come infarto e ictus) che hanno urgenza di trattamento e necessitano di posti di terapia intensiva sempre a disposizione. Non solo, ma ci sono casi, e ne citiamo alcuni, come Corato, Castellaneta, Martina Franca e Francavilla Fontana dove i posti letto di terapia intensiva previsti dal Piano Ospedaliero non esistono. Parliamo di una buona parte di posti letto di rianimazione che, nonostante siano stati previsti da molto tempo, non sono mai stati attivati".

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“La Regione Lombardia, in soli 15 giorni, ha istituito 223 posti letto in più (oltre i 724 già funzionanti). E allora, un consiglio: si attivino innanzitutto con urgenza i posti letto ‘ordinari’ previsti da diverso tempo, sia per affrontare l'emergenza Covid sia per continuare ad affrontare le necessità assistenziali di rianimazione e terapia intensiva derivanti da altre patologie non determinate dal Covid. La collaborazione leale - conclude Fitto - non può che nascere dalla conoscenza vera della situazione attuale e da uno scambio trasparente d’informazioni”.

(gelormini@affaritaliani.it)

 

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