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Crisi rifiuti, ordinanza Emiliano riattiva temporaneamente impianto Conversano
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L’allarme lanciato da Bar S.A. di Barletta, che ha interessato ben 39 dei 41 comuni dell’area metropolitana di Bari, riguardava l’impossibilità di conferire rifiuti indifferenziati all’impianto di bio-stabilizzazione di Conversano, per saturazione conseguente al blocco del vicino termovalorizzatore, a seguito di avaria.

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Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, ha firmato oggi un’ordinanza urgente che dispone la riapertura del sito, dato il riscontro di margini operativi individuati dall’Arpa. Con la stessa ordina: “Al Gestore Progetto Gestione Bacino Bari Cinque srl dell’impianto ubicato a Conversano, l’immediato ripristino dei conferimenti e quindi il riavvio dell’esercizio con la regolare accettazione dei rifiuti da parte dei Comuni conferitori”.

“Siamo sull’orlo di un’emergenza - aveva dichiarato il sindaco di Bitetto, Fiorenza Pascazio, che è anche presidente dell’Ager, mentre il primo cittadino di Bitonto, Michele Abbaticchio, aggiungeva: “Non possiamo svuotare i cassonetti stradali, né raccogliere la differenziata”.

La soluzione temporanea, trovata a Conversano, poggia su un’area provvisoria area di stoccaggio dei rifiuti: un piazzale dove i camion hanno ricominciato a scaricare le immondizie. In tal modo, si evita di paralizzare il servizio per qualche giorno, in attesa che torni in funzione il termovalorizzatore.

Una situazione simile riguarda i Comuni di una parte del Salento, anche in questo caso a causa della saturazione dell’impianto di Cavallino. La Regione, con la stessa ordinanza, ha autorizzato - in via eccezionale - l’incremento della capacità di stoccaggio.

Immediato il commento di Raffaele Fitto, che aveva puntato il dito sulla carenza di termovalorizzatori in Puglia: “L’ordinanza firmata da Emiliano è la conferma per iscritto, ove ce ne fosse bisogno, di quanto sosteniamo: i troppi NO, compresi quelli di Emiliano, hanno portato all’ennesima emergenza rifiuti e all’ennesima toppa, un’ordinanza ‘contingibile e urgente per fronteggiare le criticità nella gestione dei rifiuti urbani’.”

“Non avere i termovalorizzatori in Puglia - sottolinea l’europarlamentare salentino - dimostra chiaramente che il ciclo dei rifiuti non solo non è chiuso ma è destinato a creare grossi problemi ai sindaci pugliesi. Un fallimento non solo per i due termovalorizzatori revocati e quindi non realizzati, ma perché in 16 anni nulla è stato realizzato. Nessun impianto… e quindi continuiamo a portare i rifiuti fuori regione con costi che hanno un danneggiato finale: il cittadino che paga una delle TARI più alte in Italia. Senza contare il danno paesaggistico, igienico e ambientale”.

“Tutto questo – conclude Fitto - per la demagogia e il populismo dei tanti NO detti in questi anni producendo danni anche sotto il profilo energetico. Un disastro che ha nomi e cognomi… come le ordinanze!”.

(gelormini@gmail.com)

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Pubblicato sul tema: Termovalorizzatori, Fitto: 'Per i signori del NO, Tari pugliese alle stelle'

                                    Barletta Problemi conferimento rifiuti a Conversano a rischio la differenziata

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