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Cultura e Turismo, il saluto di Loredana Capone a Massimo Bray

Il passaggio di testimone all'Assessorato che continua a cambiare denominazione - passando da Industria Turistica e Culturale a Cultura, Tutela e sviluppo delle imprese culturali, Turismo, Sviluppo e impresa turistica - resta nell'area salentina.

Capone UE bis

Per cui, il saluto di benvenuto, che Loredana Capone - che si accinge ad essere investita, come prima donna, della funzione nevralgica di Presidente del Consiglio regionale - rivolge a Massimo Bray, ha il sapore di quella 'antropologia dei luoghi' di marca bodiniana (un cinquantenario 'mortificato' dagli effetti della pandemia, quello di Vittorio Bodini 1970 - 2020), che si fa 'antropologia dei sentimenti meridiani'.

"Spesso in politica si parla di stagioni. Il prestigio e la competenza di chi mi sostituirà alla guida dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo -scrive  Loredana Capone - sono tali che non credo servirà alcun passaggio di consegne. Sarà lui a valutare i caratteri fondativi e le buone prassi della “stagione” che mi ha visto in campo e a decidere se, e in che misura, condividere quei principi, integrandoli, modificandoli, migliorandoli".

"Sono contenta, questo sì - sottolinea Loredana Capone - di lasciare alla nuova amministrazione regionale e al nuovo assessore una Puglia che ha preso coscienza del suo patrimonio: culturale storico, artistico, immateriale, valoriale e del suo capitale sociale. Una Puglia che ha “adottato” la Convenzione di Faro  da molto prima che lo facesse il Parlamento italiano e che ha affrontato - e vinto - tante battaglie con la stessa Commissione europea, per far passare principi innovativi".

"Principi - ribadisce - che hanno costituito la base della pianificazione strategica del turismo e della cultura e della visione di governo condivisa con tante imprese creative, tante istituzioni e luoghi della cultura, tanti enti locali, associazioni culturali, incubatori, strutture ricettive. A monte, avevamo deciso che in Puglia non si dovesse più venire per caso, e i musei non dovessero essere aperti per caso, e le masserie e i palazzi storici non dovessero più essere ristrutturati per caso, e neanche i concerti, e gli spettacoli, le rassegne e i festival".

Capone mask

"Ecco - prosegue Loredana Capone - la stagione della valorizzazione del patrimonio culturale pugliese, che ho avuto l’onore di orientare, è stata la stagione in cui abbiamo abbandonato il caso. Dal primo momento, ovvero da quando ritenemmo che la Regione non avrebbe più finanziato il recupero di un contenitore culturale, in assenza di un credibile modello di gestione. I soldi pubblici, in particolare quelli europei, devono comunque creare sviluppo, e non solo limitarsi alla inaugurazione del restauro di un palazzo antico, un vecchio mercato coperto, una vecchia scuola, una vecchia biblioteca".

Capone Lecce

"Siamo stati incoraggiati e sostenuti dalla grande energia, che tutto il sistema delle imprese culturaline del turismo pugliese è stato ed è in grado di infondere, in chi ha avuto la responsabilità delle scelte. Il cruccio - grave purtroppo - è che l’emergenza sanitaria di quest’anno abbia rimesso in ginocchio tanti artisti, tanti operatori, tanti creativi vanificando anni di politiche di sviluppo".

"A loro va il nostro pensiero in questo momento. Fino all’ultimo abbiamo cercato di assicurare sostegno, rimborso, incoraggiamento. Ma non basta - conclude Loredana Capone - bisogna fare di più. Per assicurarsi che superata, prima o poi, la pandemia, gli artisti, gli operatori, i giovani, i turisti, possano recuperare il tempo perduto: tornare a vivere i borghi, le cattedrali, i castelli, i musei, le biblioteche, i teatri, i cinema, le piazze, di questa splendida regione e la sua bellezza, antica e nuova".

Massimo Bray

Nel frattempo, il primo commento del neo assessore, Massimo Bray, è un vero e proprio biglietto da visita 'programmatico': "Il Governatore della mia Regione, Michele Emiliano, mi ha nominato assessore alla #Cultura e al #Turismo della Puglia. Confesso che oggi, mentre mi comunicava la scelta al telefono, l’emozione mi ha fatto pensare a un’immagine di Vittorio Bodini: il “cielo invernale di zucchero azzurro”. Lo stesso che, nei nei prossimi giorni, potrò tornare a guardare!"

"Sotto quel cielo potrò rivisitare luoghi che ho amato e che non potrò mai dimenticare. Terrò presenti gli insegnamenti delle persone che mi hanno formato. A molti di loro è andato subito il mio pensiero. E spero che avranno la pazienza di continuare a consigliarmi e a correggere i miei errori".

"La Cultura e il Turismo - prosegue Bray - sono da molti anni due temi importantissimi per la Puglia; credo che occorra ripartire da questa certezza il prima possibile, per sentirci una comunità coesa e per pensare insieme il nostro futuro e quello dei nostri figli".

"Vorrei che l'esperienza che mi aspetta fosse uno sforzo, condiviso con tutti i cittadini pugliesi, per immaginare il modo migliore - rispettoso della storia e delle specificità - di valorizzare lo straordinario patrimonio che la nostra Terra possiede. Un patrimonio che occorre difendere e sentire davvero come qualcosa che appartiene a ognuno di noi. Il turismo sarà una leva importante per la crescita. Dovremo governarlo, immaginando un modello che garantisca gli investimenti, ma sia rispettoso del paesaggio".

Canne della battaglia Bray

"Viviamo un momento difficile. Un momento in cui occorre essere responsabili: dobbiamo essere vicini a chi è più in difficoltà ma cominciare a progettare sin da subito il nostro futuro, dobbiamo fare ogni sforzo per tener vive le moltissime straordinarie professionalità che in questo momento rischiano di scomparire".

"Abbiamo di fronte una grande opportunità - conclude Bary - quella di misurarci con la potenzialità che deriva dalle scelte fatte in Europa (penso a #NextGenerationEU) e che possono vedere la Puglia protagonista proprio nel mondo della Cultura e del Turismo".

(gelormini@gmail.com)

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