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Decaro - Lobuono: al via la corsa per la presidenza della Regione Puglia
Con le convention per la presentazione delle liste è partita la corsa alla presidenza della Regione Puglia tra Antonio Decaro e Luigi Lobuono.

Saranno 13 le liste con circa 600 candidati a contendersi i 50 scranni del Consiglio Regionale e a segnare la contesa per la presidenza della Regione Puglia tra Antonio Decaro e Luigi Lobuono.
Il candidato presidente della coalizione progressista alla Regione Puglia, Antonio Decaro, ha presentato la lista civica "Decaro Presidente". All'incontro hanno partecipato tutti i candidati e tutte le candidate al consiglio regionale che si presenteranno alla elezioni del 23 e 24 novembre nelle sei province pugliesi.

"Questa è la mia prima conferenza stampa da candidato presidente della coalizione progressista per le prossime elezioni regionali della Puglia - ha detto Decaro - da poche ore si è chiuso il termine per la presentazione delle liste che sosterranno questa candidatura e, me lo auguro, i prossimi cinque anni di governo della nostra regione. Voglio ringraziare tutti: i partiti, i movimenti, le liste civiche, ma soprattutto le donne e gli uomini che hanno deciso di mettersi in gioco, di dedicare tempo, energie, passione a un progetto comune".
"Abbiamo presentato sei liste - ha proseguito Decaro - qualcuno si chiederà se siano poche o tante. Io credo che la quantità conti poco. Quello che conta sono le persone che le compongono e la voglia di condividere un percorso fatto di proposte, lavoro e responsabilità condivisa".
"Mi conoscete. Non amo le analisi complicate, né i tatticismi, né le discussioni elettorali e nemmeno quelle in politichese. Sì, è vero, in questi mesi ci sono state discussioni, tensioni, scelte diverse. È naturale. Succede in ogni stagione elettorale. Qualcuno si candida, qualcuno non si candida più, qualcuno sceglie una strada diversa. A chi ha scelto un’altra strada, rivolgo un sincero augurio di buon lavoro. Io però ho la coscienza a posto: non porto rancori, non ho rimpianti".







"L’ho detto fin dall’inizio: non mi sono candidato per diventare un leader del civismo pugliese, ma per servire la mia terra - ha sottolineato Decaro - non per guidare movimenti o partiti, ma per guidare la Puglia verso una nuova stagione di crescita, innovazione e giustizia sociale. E voglio farlo insieme a chi crede che la politica sia una forma di impegno collettivo, non una competizione, né una rendita".
"Per questo, la mia campagna elettorale sarà fatta di proposte, non di polemiche. Voglio che si parli di Puglia, solo di Puglia: delle sue sfide, delle sue potenzialità, dei suoi limiti da superare. Anche a costo di sembrare noioso, preferisco parlare di ciò che possiamo fare, piuttosto che di chi dovremmo criticare".
"Oggi presento la lista civica Decaro Presidente. Non me ne voglia nessuno, ma sento di avere verso queste persone un dovere: dare loro un’opportunità. La stessa che qualcuno, vent’anni fa, diede a me, quando sono diventato un giovane assessore tecnico e mi fu permesso di imparare l’amministrazione della cosa pubblica attraverso l’impegno".

"Per me la politica è questo: aprire porte, non chiuderle. È dare voce a chi non ne ha, spazio a chi non lo ha mai avuto. È costruire, passo dopo passo, una nuova classe dirigente che nasca dalla vita reale, non dalle alchimie di potere. Le donne e gli uomini di questa lista non sono professionisti della politica, non hanno pacchetti di voti o rendite di posizione. Sono professioniste e professionisti, amministratori locali di piccoli comuni, insegnanti, imprenditori, sportivi, persone impegnate nel sociale, nella scuola, nelle parrocchie, nelle istituzioni. Cinquanta volti e cinquanta storie che rappresentano la nostra comunità".
"A loro ho chiesto una sola cosa: coraggio. Il coraggio di mettersi in gioco, di credere che esiste una buona politica, che si può servire la propria con le idee, con l’onestà e la passione che loro ci mettono ogni giorno nelle loro vite. Molti dicono che è una scommessa perdente. Io però ci voglio provare. Io sento di avere il dovere di provarci".
"Questo percorso è iniziato più di un mese fa, su un palco. L’ho detto allora, con sincerità: non ero convinto, non ero tranquillo. Ma ho fatto una promessa ai pugliesi. Ho promesso che avrei parlato solo della Puglia, senza parlare di cose che non conosco, senza slogan, senza prendere impegni che non posso mantenere. Che avrei detto la verità, anche se scomoda. Ho promesso che avrei ascoltato, studiato e che mi sarei preparato insieme alla mia comunità e così abbiamo scritto il programma della coalizione progressista. Che avrei lavorato ogni giorno per il bene comune, con lo stesso impegno con cui in questi anni ho servito la mia città".
"È una promessa che rinnovo oggi, davanti a voi, davanti a chi ci ascolta, davanti a tutta la Puglia. Perché questa non è soltanto una candidatura: è un patto con la mia terra, con la sua gente, con il suo futuro".

Sala gremita anche in Fiera del Levante di Bari per la presentazione ufficiale del candidato governatore della Puglia, Luigi Lobuono. Ad accoglierlo sindaci, parlamentari e dirigenti di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati, in un evento che segna l’avvio ufficiale della campagna elettorale per le regionali e che vedrà in Puglia Giorgia Meloni a sostegno di Lobuono il prossimo 10 novembre.
Lo ha annunciato Marcello Gemmato, sottosegretario alla Sanità e coordinatore regionale Fratelli d'Italia prima dell'inizio della convention alla presenza di Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia e Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d'Italia, entrambi al Senato, del parlamentare della Lega Claudio Durigon - sottosegretario al Lavoro e dell’onorevole Nicola Colucci di Noi Moderati.












A introdurre i lavori, i sindaci Adriana Poli Bortone (Lecce), Giuseppe Marchionna (Brindisi) e Cosimo Cannito (Barletta), per testimoniare vittorie costruite contro ogni pronostico. Motivo in più per ribadire l’appello a tutti i pugliesi “scontenti”, invitati ad esercitare “con il voto il diritto al cambiamento”.
Nel mirino degli interventi la gestione ventennale del centrosinistra, accusata di aver “trasformato i cittadini in sudditi” e di aver lasciato in eredità una sanità in crisi e un sistema dei rifiuti paralizzato. Spunti che hanno indotto Lobuono a parlare di “Una battaglia ancora tutta da giocare”, sottolineando che “La partita finisce solo quando l’arbitro fischia tre volte. Per cui, solo se non la combattiamo, la perdiamo, questa battaglia”.

In tanti hanno segnalato la scelta-simbolo della location, Fiera del Levante, che Luigi Lobuono aveva ben gestito anni addietro. Mentre tra i più critici nel centrodestra, non si è persa l’occasione per tornare sul solo ‘atto mancato’ in questo passaggio a sostegno della candidatura Lobuono: le dimissioni dei coordinatori regionali dei partiti del centrodestra nelle mani dei propri elettori con annesse scuse.
“Ad un mese dalle elezioni - hanno ricordato in molti - non c'è stato un mea culpa della classe dirigente, per il reiterato ritardo nell'individuazione del candidato Presidente. Tanti elettori sono delusi dalla gestione dei partiti e tanti altri non andranno a votare per dissenso”.
"Le liste sono passate da 6 a 4 - ha fatto rilevare Luigi Lobuono - ci sono stati dei piccoli problemi e ci sono stati degli accorpamenti. Io ritengo che le liste siano importanti sì ma non essenziali per trasmettere il messaggio che i cittadini devono avere: quello di capire se sono soddisfatti di tutto ciò che accade oggi in Puglia".
(gelormini@gmail.com)
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