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Decreto sul Mezzogiorno Lettieri (DIt): 'Sud al palo'
Luigi d'Ambrosio Lettieri (Direzione Italia) interviene in aula parlamentare sul voto per il Dl Mezzogiorno e dichiara: “Questo è, purtroppo, il Decreto delle occasioni perse: una su tutte, cominciare a scrivere una buona pagina politica per il Sud, dopo pagine inconcludenti in cui il Mezzogiorno è stato solo una citazione di maniera nelle dichiarazioni programmatiche per poi diventare terreno di scorribande e di mancette".
Lettieri presid
 
 
"Ci saremmo aspettati maggiore rispetto, maggiore attenzione, maggiore responsabilità da questo governo", incalza Lettieri, "Invece siamo di fronte all’ennesima, pedissequa riproposizione di schemi logori, adottati in larga scala dal precedente governo, lontani anni luce dalle reali e concrete esigenze della gente e delle imprese del Sud".
 
"Un Sud - contina - dove tutti gli indicatori economici e sociali registrano una situazione a dir poco disastrosa. A cominciare dal  rapporto Svimez del 2016: aumentano in maniera esponenziale i contratti atipici, quelli a tempo determinato (soprattutto rivenienti da lavori stagionali come il turismo e l’agricoltura), i part time e i voucher; gli investimenti risultano insufficienti; i servizi delle p.a. offerti ai cittadini sono praticamente da terzo mondo; oltre tre milioni di persone si trovano in una condizione di povertà assoluta, i giovani qualificati o che ambiscono ad una qualificazione superiore se ne vanno. Il Sud, insomma si colloca sempre in fondo a ogni classifica europea, facendo registrare una condizione giovanile nel mercato del lavoro e nella formazione, peggiore di Spagna e Grecia. Un dato su tutti: solo il 52% degli idonei, contro il 92% del Nord, ottiene una borsa di studio".
 
Svimez sud
 
"Nel 2016 il tasso di disoccupazione nel Mezzogiorno - segnala d'Ambrosio Lettieri - risulta essere al 18,6%, a fronte di una media nazionale del 10,8%. Aumenta la precarietà e l’incertezza. Di fronte a questo servivano interventi organici su infrastrutture, sulla qualità dei progetti europei e sulla ottimizzazione della spesa. Così non è stato".
 
"Anche il segnale positivo che abbiamo colto nell’atteggiamento del ministro con la delega al Mezzogiorno è stato vanificato dalla montagna che ha partorito il topolino. Il Sud resta al palo", è la sua amara constatazione.
 
"Il Sud merita di più che un fritto misto di interventi - conclde - che, a voler essere buoni, curano solo qualche sintomo tralasciando accuratamente e ampiamente le cause. Per questo il gruppo di Direzione Italia non può che esprimere voto contrario”.
 
(gelormini@affaritaliani.it)
 
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