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Beatificazione Moro, Becciu e l'accusatore in vacanza nello stesso resort...

Incocio in vacanza alle terme, in Toscana, tra l'ex card. Giovanni Angelo Becciu e il Postulatore Nicola Giampaolo.al centro dell'inchiesta "mazzette sante".

Non sappiamo se il Vaticano abbia una convenzione con il Borgo termale di San Casciano Bagni in Toscana: l’esclusivo presidio di benessere nei pressi di Radicofani, nella punta estrema della provincia di Siena, a due passi dall’Umbria e dal Lazio, incastonato tra il Monte Cetona e l’Amiata.

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Fatto sta, che due eminenti protagonisti delle recenti cronache, oltre le mura leonine, si sarebbero ritrovati “faccia a faccia” - magari non nel calidarium delle esclusive terme toscane - dopo le tenzoni mediatiche nei servizi d’inchiesta di Report, a proposito di mazzette per accelerare dossier di beatificazioni più o meno illustri e i risvolti sorprendenti sugli irrisolti misteri del caso Emanuela Orlandi.

Il già cardinale Becciu col suo staff e il postulatore pugliese - accreditato presso la Santa Sede - Nicola Giampaolo si sarebbero trovati entrambi nello stabilimento termale Fonteverde: uno dei più belli della Toscana, e forse d’Italia. Ricco di comfort e servizi, alla piscina e a un albergo di prestigio, abbina anche percorsi benessere personalizzati, itinerari comprensivi delle più diverse cure per il corpo e lo spirito dal bioaquam o il walking-water, alla sauna, al bagno turco, al bagno etrusco, e vari tipi di idromassaggio. Così come, da sempre, a San casciano, restano rinomate le cure balneoterapiche di tipo tradizionale.

Ci sarebbe da dire proprio che “Dio li fa e il diavolo l’accoppia”, anche in questa speciale oasi di cosiddetta serenità da 950,00 € a notte, centinaia di € per pranzi cene e vini raffinati, a cui vanno aggiunte le spese e i costi aggiuntivi per i relativi accompagnatori.

Giampaolo ToscanaNicola Giampaolo - Postulatore
 

Nicola Giampaolo è anche il Postulatore del Servo di Dio Aldo Moro, mentre l'ex Cardinale Giovanni Angelo Becciu, è il potente prelato a cui Papa Francesco ha richiesto le dimissioni dall’incarico di Prefetto della Congregazione della Causa dei Santi, in merito agli scandali vaticani che lo hanno visto coinvolto con l’accusa di peculato, abuso di ufficio e interesse privato.

L'allora cardinale era stato accusato, dallo stesso Giampaolo, di essere in qualche modo coinvolto con una tangente € di 80.000,00 euro richiesta al Postulatore, per accelerare e agevolare la buona riuscita della Causa e Processo dello Statista Italiano, nonché presidente della Democrazia Cristiana, ucciso nel ‘78 dalle Brigate Rosse.

La storia di San Casciano è antica quanto le radici etrusche, che ne caratterizzano i contorni o i segni della presenza nel luogo del re Porsenna Lucumone da Chiusi. Gli stessi “Bagni Chiusini” citati da Virgilio sono probabilmente quelli di San Casciano: tanto che persino i Romani non esitarono a prendere bagni in queste acque calde e rilassanti.

Nel Medioevo il luogo passò spesso da una signoria all’altra, vista la sua posizione di confine tra il feudo dei Visconti di Campiglia, l’abbazia di San Salvatore e la diocesi di Chiusi. Risalgono a questo periodo lo splendido castello di Fighine e il borgo di Celle sul Rigo. A partire dal Rinascimento furono costruiti i primi bagni dal nome suggestivo: Bagno Vecchio, la Sorgente detta Doccia di Testa (un tempo il bagno delle donne) e il Portico Grande del XVII secolo, raccolto in una splendida costruzione medicea - risalente a Ferdinando II - tutt’oggi visibile.

Le acque termali di San Casciano sgorgano da quarantacinque sorgenti che costituiscono un immenso bacino. In alcune di queste sorgenti si forma e matura un fango termale naturale di eccezionali proprietà terapeutiche. Questi fanghi si creano attraverso un naturale mescolamento di acqua minerale e argilla; la loro macerazione e l’arricchimento in componenti minerali avviene in cavità naturali del terreno.

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Essi sono a tutti gli effetti sorgivi (cosa rarissima ormai), e costituiti prevalentemente da miscele solfato-calcio-magnesiache-fluorurate; in alcuni casi - come nel centro termale Fonteverde - provviste in modesta quantità di anidride carbonica, con temperature comprese tra i 24 e i 43°C. Sono sfruttate per balneoterapie, inalazioni e aerosol, massofisioterapia e molto indicate per malattie dell’apparato digerente, malattie reumatiche e dell’apparato osteoarticolare, dell’apparato respiratorio, malattie cutanee, malattie dell’apparato circolatorio venoso e dell’apparato genitale femminile.

Per i nostri protagonisti, l’imponderabile e beffarda casualità della vita deve aver trasformato le 45 sorgenti in altrettante bolge dantesche. Per cui, addio tranquillità e relax, nonostante il paesaggio offra una varietà e una bellezza mozzafiato, ricco com’è di cerri, querce e piante tipiche della vegetazione mediterranea, alternati alle argille createsi nel periodo pliocenico e a quelle profonde formazioni di calanchi note come crete senesi. Senza contare le distese di oliveti e vigneti, che sfumano nei boschi cedui e completano il tipico paesaggio toscano già ricco di cipressi, pioppi e olmi.

E’ proprio vero, il mondo è piccolo e il diavolo si diverte a metterci sempre più spesso lo zampino!

(gelormini@gmail.com)

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