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DTA, il progetto CORUS-XUAM al Politecnico di Bari
DTA.Acierno.DiSciascio

Bari  sempre più attrattiva per le attività  di integrazione dei droni nello spazio aereo. Il convegno finale del Progetto CORUS-XUAM, in corso di svolgimento (il 29 e 30 marzo 2023)  presso l’Aula multimediale del Politecnico di Bari, segna un nuovo passo nello sviluppo tecnologico per abilitare il traffico di droni e integrarlo nello spazio aereo tradizionale.  Le soluzioni presentate a Bari sono state sperimentate in diversi stati europei, evidenziando lo sviluppo delle soluzioni collegate e delle tecnologie abilitanti con la prospettiva di implementare servizi utili per la comunità nei prossimi 5-10 anni.

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Il DTA (Distretto tecnologico aerospaziale) ha contribuito a  favorire, nell’ambito della parte italiana del progetto,  la sperimentazione di procedure e soluzioni elaborate da ENAV e D-Flight per gestire operazioni con droni di trasporto di beni medico-sanitari tra l’aeroporto sperimentale di Grottaglie (Grottaglie Airport Test Bed) e la città di Manduria.

Durante il convegno i risultati ottenuti dalle sperimentazioni in Belgio, Germania e UK, Italia, Spagna, Svezia, Francia sono stati oggetto di confronto, discussione e sintesi. Le novità del progetto CORUS-XUAM riguardano principalmente le operazioni con droni in aree urbane e in aree aeroportuali. Le specifiche condizioni di rischio legate alle presenza di attività antropica (aree urbane) e alla presenza di traffico aereo tradizionale sono state analizzate, con la ricerca di soluzioni che garantiscano assoluta sicurezza. Specifiche innovazioni dei sistemi ATM (air traffic management) e UTM (unammedtraffic management) sono state definite e prototipate per supportare le sperimentazioni pianificate e realizzate.

Il laboratorio del DTA, collegato al programma Grottaglie Airport Test Bed, è stato utilizzato come sala comando della sperimentazione italiana del progetto CORUS-XUAM. Le attività di volo sperimentale con droni realizzate dal DTA negli ultimi 2 anni sono stati fondamentali per attrarre l’attenzione del partenariato internazionale. Il DTA ha messo in campo capacità e competenza per coordinare la sperimentazione dalla sua progettazione alla realizzazione, passando attraverso il complesso processo autorizzativo e coinvolgendo i partner e le istituzioni locali. Le attività svolte del Distretto tecnologico aerospaziale nell’ambito del progetto Corus Xuam sono state illustrate da Antonio Zilli.

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La sperimentazione italiana realizzata è una delle tante organizzate dal DTA. L’infrastruttura per la ricerca tecnologica per la sperimentazione di droni (Grottaglie Airport Test Bed) sviluppata dal DTA, in collaborazione con partner industriali e università (Università del Salento, Università di Bari, Politecnico di Bari) è un ambiente in cui iniziative laboratoriali e voli sperimentali si realizzano in sicurezza e con i massimi risultati per lo sviluppo tecnologico e industriale. Le numerose attività sperimentali hanno permesso di sviluppare le capacità di volo dei droni, le capacità di interagire con i sistemi di controllo del traffico aereo (UTM) e di erogare servizi di gestione e controllo del territorio, servizi di monitoraggio ambientale, servizi di trasporto(Innovative Aerial Service).

Il programma del DTA continua con la realizzazione di diversi altri laboratori per la ricerca in ambiti tecnologici ancora non adeguatamente maturi (ricevitori GNSS e per il Positioning, Navigation and Timining, applicazioni di intelligenza artificiale e per la cyber security dei droni, sensori ed applicazioni per l’identificazione di rischi ambientali, operazioni e sistemi per il monitoraggio di infrastrutture critiche, …). Il Grottaglie Airport Test Bed è in contesto essenziale per realizzare progetti di ricerca negli ambiti tecnologici che meglio valorizzano alle specialità pugliesi: lo sviluppo di tecnologie per abilitare operazioni con droni sempre complesse, lo sviluppo di servizi aerei innovativi con droni per le smart city, lo sviluppo di servizi innovativi per l’agricoltura intelligente.

Il presidente del Dta, Giuseppe Acierno, ha ricordato come l’appuntamento finale del progetto Corus Xuam , sia “una occasione per promuovere  e presentare le attività di ricerca sostenute dalla Commissione europea che coinvolge imprese e istituzioni  con l’obiettivo di  definire regole e tecnologie che un giorno permetteranno di vedere l’integrazione e la coabitazione sulle nostre teste  tra i voli tradizionali e le nuove forme del traffico aereo”. “In questo percorso Bari è  centrale. Siamo riusciti, grazie  a una partnership pubblico-privata, a costruire e a rafforzare  negli anni una eccellenza che è  punto di riferimento  di nuove risorse e investimenti nel settore”.

Giuseppe Acierno e Giancarlo FerraraGiuseppe Acierno e Giancarlo FerraraGuarda la gallery

Giancarlo Ferrara, responsabile  del progetto Corus Xuam per conto di Eurocontrol (l’organismo europeo che studia e sviluppa le regole per far crescere la sicurezza dei voli in collaborazione con gli organismi nazionali di 41 stati) ha spiegato che la sperimentazione italiana ha permesso di  “verificare la fattibilità dl trasporto di materiale sanitario in un contesto più sicuro, efficiente, veloce e con minori costi sia economici che ambientali”. Ferrara ha spiegato che alcune altre sperimentazioni presentate a Bari e sviluppate in vari stati europei hanno riguardato il trasporto di cose e persone. “Vi è l’ambizione di offrire quanto prima questo tipo di servizio alla collettività”, ha aggiunto.

“In Francia si sta puntando al trasporto di persone con velivoli senza pilota o che si integrino nella rete aerea tradizionale entro ilo 2024, quando a Parigi si svolgeranno le Olimpiadi. In Italia la società Aeroporti di Roma sta sperimentando questo tipo di trasporto con l’obiettivo di utilizzarlo nel 2025. Io penso che bisogna attendere il 2025-26 per poter avere certezze su questo tipo di attività”. ha concluso Ferrara.   

Giuseppe Acierno, presidente del Dta: “Il convegno finale collegato al progetto Corus Xuam è una occasione per promuovere  e presentare  le attività di ricerca sostenute dalla Commissione europea che coinvolge imprese e istituzioni  con l’obiettivo di  definire regole e tecnologie che un giorno permetteranno di vedere l’integrazione e la coabitazione sulle nostre teste  tra i voli tradizionali e le nuove forme del traffico aereo”.

(gelormini@gmail.com)

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