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PugliaItalia
Emiliano e Fitto, percorsi che tornano ad incrociarsi

di Potito Perruggini *

Ho letto la recensione di Antonio V. Gelormini al libro di Tommaso Forte “Michele Emiliano - L’ultimo re di Puglia” e provo ad aggiungere un contributo in merito.

Fitto Emiliano2

Era un caldo agosto del 2003 e Michele Emiliano sgomitava per farsi accreditare come candidato sindaco della sinistra barese; Forza Italia, partito in cui ero stato eletto consigliere municipale, era in una "impasse" organizzativa e non riusciva a rinnovarsi, e io decisi, dopo una lettera aperta - a cui non avevo ricevuto nessuna risposta - di abbandonare il partito e sostenere con la mia esperienza Michele Emiliano.

Il magistrato Emiliano in forza alla DDA di Bari, onnipresente sui media pugliesi, era riuscito ad affabulare anche me fino a farmi diventare uno dei suoi principali consiglieri. Da qualche tempo, in Italia era nato il Movimento per l'Europa Popolare, con l'obiettivo di raccogliere tutte le forze politiche di ispirazione popolare europea (alternative al PSE) e io ne avevo promosso il primo circolo pugliese a Bari.

fitto emiliano

L'improvvisa scomparsa dell'onorevole Angelo Bernassola, stimatissimo erede del pensiero di Alcide De Gasperi, mi indusse a valutare la partecipazione di Emiliano alle esequie, per provare ad introdurlo in ambienti non strettamente di sinistra. Considerato l'apprezzamento riscontrato, gli proposi di creare un canale di dialogo con il presidente della regione in carica Raffaele Fitto. Mi attivai subito e ci recammo "senza scorta" a Lecce dal compianto Monsignor Francesco Ruppi, Arcivescovo di Lecce e presidente CEI Puglia, perché lui si adoperasse per favorire questo incontro.

L’operazione purtroppo saltò, e si optò per intensificare il pressing su Massimo D'Alema. Operazione che ebbe, invece, buon esito e da lì inizio la scalata al potere che tutti conosciamo.

Grande cerimoniere dell'accordo fu il dottor Antonio Ricco, manager della Sanità, che successivamente divenne il principale consigliere di Emiliano. Inizialmente l'onorevole Massimo D'Alema era restio all'ingombrante figura di questo magistrato barese, ma poi dopo un paio di incontri a Bari e a Roma riuscirono a trovare i giusti argomenti per persuaderlo.

PD Emiliano

Perseverando in quello che si è poi rivelato un errore di valutazione nei suoi confronti, lo introdussi nell'ambiente dei delusi di Forza Italia, arrivando a cooptare finanche il fondatore del partito a Bari (Vito Vasile, ndr). Un’esperienza rivelatasi in conclusione deludente, dato che vidi disatteso ogni impegno nei miei confronti, e fui costretto ad allontanarmi per lungo tempo dalla mia amata città di Bari.

Emiliano Fitto CassanoM

Dopo il rifiuto di 16 anni fa le strade di Raffaele Fitto e Michele Emiliano tornano ad incrociarsi. Entrambi hanno maturato ulteriori grandi esperienze e accumulato anche qualche sconfitta o delusione politica, nelle rispettive aree di appartenenza.

Proviamo ad immagine, anche solo per un attimo, cosa poteva succedere se quel ‘summit’ in Salento si fosse concretizzato?

* Già consigliere municipale di Bari. Attualmente, imprenditore, networker, esperto di tecniche elettorali e comunicazione politica.

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Pubblicato sul tema: Tommaso Forte, esce il libro-rassegna su Michele Emiliano

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