Fiera del Levante, inaugurazione sottotono ormai derubricata nell’agenda del Premier - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 01:23

Fiera del Levante, inaugurazione sottotono ormai derubricata nell’agenda del Premier

Ad inaugurare l'88^ Fiera del Levante a Bari non è stato il Presidente del Consiglio, ma il ministro della Protezione Civile e Politiche del Mare, Nello Musumeci.

di Antonio V. Gelormini

Un tempo l’inaugurazione della Fiera del Levante era un appuntamento imprescindibile per il Presidente in carica del Consiglio dei Ministri. Un appuntamento istituzionale, che diventava atteso passaggio programmatico di Governo e palcoscenico frequentato per il rilancio di strategie, accordi e relazioni non solo commerciali.


 

Con Silvio Berlusconi, le disavventure con frange di frequentatori baresi delle sue ville, nonché il tentativo di spostare a nord (magari a Milano) l’epicentro del dialogo col contesto Mediterraneo, questa tradizione ha cominciato ad uscire dai canoni liturgici e la sua derubricazione nell’agenda dei Premier di centrodestra è ormai una costante.

In verità, gli stessi appuntamenti fieristici - tranne alcuni capisaldi ‘resilienti’ - ovunque mostrano evidenti caratteri di decadenza ed anche la Fiera del Levante ha prima assunto il profilo preminente di Campionaria e poi perso ogni peculiarità commercialmente attrattiva, complici purtroppo lo tsunami pandemico del Covid e l’evoluzione della piega degli eventi nel mondo degli scambi e della promozione. 

In altre parole, Fiera del Levante - come sottolineato dagli stessi suoi dirigenti, anche oggi nei discorsi inaugurali - è sempre meno occasione di esposizione e incontro di domanda e offerta, ma di anno in anno sempre più area di insediamenti direzionali. Cosa opportuna e in linea con i tempi e le scelte strategiche, ma che evidentemente ha stravolto percezione e natura dell’appuntamento barese di metà settembre.


 

Ad inaugurare la Fiera del Levante, quest’anno - dopo Adolfo Urso lo scorso anno - è stato incaricato il ministro Nello Musumeci: responsabile del dicastero della Protezione Civile e delle Politiche del Mare. Altro segno, colto nei commenti ‘sottovoce’ in sala, della deriva di una cerimonia di inaugurazione sempre più scarna e localistica, alquanto lontana dal contesto largo di riferimento del suo brand.

“Il futuro del Mezzogiorno d'Italia - ha detto il ministro Musumeci - è soprattutto nei mercati del Sud, quel Sud che cambia, al quale dobbiamo guardare con uno sguardo diverso: ecco perché credo che questo ponte con l'Africa potrà vedere Bari come centro non solo geografico. So che è un obiettivo assai sentito dai baresi quello di vedere la loro città in una proiezione mediterranea avere un ruolo centrale. Ecco perché mi faccio ponte di questa vostra aspirazione. E credo che il presidente del Consiglio non abbia bisogno di sollecitazioni, ben conoscendo le ragioni per le quali è nata qui la Fiera del Levante". 

"Una proiezione - ha evidenziato ancora il ministro - per la quale dobbiamo necessariamente farci cogliere preparati. Per questo l'Italia segue con morbosa attenzione le scadenze del Pnrr con un rapporto di assoluta fiducia e rispetto con l'Ue. E' qui e ora che le imprese devono saper cogliere le opportunità. Dopo il Pnrr sarà quello che noi decideremo: se sapere utilizzare le opportunità del Pnrr o se condannare il Sud all'arretratezza e al degrado".

Riflessioni ed auspici che sono state accolte con riserva da Confindustria Bari e Bat. "Il ministro Musumeci ha posto l'accento sull'importanza di crescere come macro-regione meridionale”, ha detto il presidente di Confindustria Bari e BAT, Mario Aprile, a margine della cerimonia inaugurale della 88ma Fiera del Levante a Bari, “Ma è stato un peccato che non abbia messo al centro del suo discorso il tema della nuova manovra economica, perché siamo ad un punto di svolta: fra un anno finisce il PNRR e il 31 dicembre di quest'anno scadono anche altre misure importanti per le imprese, la decontribuzione Sud, Industria 4.0, il Piano 5.0, e i fondi per il credito d'imposta della Zes”. 

“Noi imprenditori - ha sottolineato Aprile - abbiamo bisogno di capire subito qual è la visione di politica industriale del governo. In questo momento abbiamo bisogno di avere una risposta politica forte, una visione chiara, con incentivi che siano automatici e strutturali e che mettano la manifattura al centro dell'agenda politica e della crescita. Oggi sarebbe stata un'occasione importante per cominciare a discuterne".

"Noi intanto sul territorio - ha poi aggiunto Mario Aprile - stimoleremo i futuri candidati governatori nel prevedere la creazione di un'agenzia per l'attrattività sinergica con Confindustria, che possa portare sul territorio grandi insediamenti produttivi nel settore manifatturiero, portando grandi gruppi industriali italiani e internazionali a investire in Puglia, in scia di quello che è già avvenuto negli ultimi anni a Bari nel digitale e nel turismo".


 

In pagina Puglia di affaritaliani.it i discorsi del Sindaco di Bari, Vito Leccese, e del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

(gelormini@gmail.com)