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'Filiera Puglia' la nuova sfida per l'industria agroalimentare della Capitanata
Antonio Decaro lancia un programma per sostenere le imprese agricole e agroindustriali per valorizzare le produzioni tipiche.

Il candidato presidente della colazione progressista per la guida della regione Puglia Antonio Decaro ha visitato alcune realtà agricole e agroalimentari presenti nella provincia di Foggia che rappresentano due esperienze di filiera che valorizzano le produzioni locali, chiudendo il ciclo attraverso impianti di trasformazione.

Durante gli incontri con le associazioni di categoria e nella fase di ascolto degli esperti è emersa l’esigenza di continuare a investire su insediamenti che agevolino la trasformazione dei prodotti agricoli valorizzando la filiera agroindustriale che in Puglia può rappresentare un nuovo traino di sviluppo per l’economia, soprattutto in aree a vocazione agricola come la Capitanata.
Di qui l’intenzione di lavorare nei prossimi anni al programma "Filiera Puglia" che rafforzi le filiere produttive regionali già esistenti (grano duro, olio, ortofrutta, vino, legumi, lattiero-casearia) attraverso forme di cooperazione tra produttori, l’insediamento di nuove imprese di trasformazione, di logistica e distribuzione, aumentando il valore aggiunto delle produzioni agricole pugliesi, favorendo la trasformazione in loco.

"Ad oggi solo il 30% circa della produzione agricola pugliese viene trasformata in regione ha spiegato Decaro - in particolare, la provincia di Foggia, pur generando oltre il 40% della produzione agricola regionale, trattiene meno del 20% del valore finale dei prodotti. Per questo oggi ho voluto vedere con i miei occhi le realtà che stanno sperimentando questi modelli di economia e valorizzazione del territorio, attraverso la diversificazione delle colture per rendere il territorio e le produzioni più resilienti ai cambiamenti climatici, e la trasformazione industriale dei prodotti agricoli".









"Se pensiamo al pomodoro, prodotto al centro delle coltivazioni della provincia di Foggia, su 15 quintali di prodotto coltivato solo 1 quintale si trasforma in Puglia. L’idea, quindi, è quella di sostenere l’insediamento e la creazione di una nuova economia attraverso il sostegno alla chiusura delle filiere, con la possibilità di far crescere l’occupazione e il territorio. Dobbiamo sostenere la trasformazione dei nostri prodotti, attraverso una struttura regionale impegnata nell’attrazione di nuove imprese che possono insediarsi in questo territorio e la sinergia con il settore della conoscenza, dell’innovazione e della ricerca".

"La Puglia è cresciuta tanto in questi dieci anni - ha concluso Decaro - i dati economici lo certificano. Ma ci sono ancora divari tra un territorio e l’altro che devono essere colmati attraverso investimenti strategici che possono rappresentare una nuova opportunità per territori come quello della provincia di Foggia dove esistono già oggi delle realtà che ci indicano la strada".
(gelormini@gmail.com)