A- A+
PugliaItalia
Foggia, arrestati i consiglieri comunali Iaccarino e Capotosto

L'avevamo anticipato poche settine fa: i problemi a Foggia sono "enormi" e investono - peggio della stessa pandemia - tutti i settori e i diversi livelli istituzionali del capoluogo dauno.

Iaccarino   Capotosto 2

E' un vero e proprio terremoto quello che investe il Comune di Foggia, già al centro dell'azione d'ispezione dei Commissari ministeriali per sospette infiltrazioni mafiose. La Polizia di Stato, in ottemperanza a un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha arrestato i consiglieri comunali di Foggia, Leonardo Iaccarino di 44 e Antonio Capotosto 61 anni, nonchè un imprenditore 51enne. Le impuazioni: responsabili, a vario titolo, dei reati di corruzione, tentata induzione indebita e peculato.

Le indagini, portate avanti dalla Squadra Mobile, dalla Digos e dal Servizio Centrale Operativo, sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Foggia, hanno evidenziato come il consigliere comunale Iaccarino, in cambio di denaro ed altra utilità, abbia favorito - compiendo un atto contrario ai doveri d’ufficio,  - l’imprenditore nella liquidazione di una somma di denaro,  che vantava nei confronti del Comune di Foggia, per la fornitura di prodotti fitosanitari; necessari per l’attività dell’azienda agricola comunale “Masseria Giardino”.

Iaccarino Natale

Altri gravi indizi di colpevolezza sono emersi nei confronti dell'ex presidente del Consiglio comunale e del consigliere Antonio Capotosto, per aver indotto un imprenditore foggiano a versare una somma di denaro di circa 20.000 euro, per ottenere l’approvazione di una delibera comunale a favore di una società riconducibile al medesimo imprenditore.

Iaccarino - assorto agli onori della cronaca per gli spari con pistola dal balcone di casa a Capodanno - è ritenuto responsabile anche di una serie di peculati, essendosi in più occasioni, nell’arco di poco più di tre mesi, appropriato di denaro di cui aveva la disponibilità per ragioni del suo ufficio e che destinava all’acquisto di beni per sé.

Per Leonardo Iaccarino  è scattata la misura coercitiva della custodia in carcere, mentre Capotosto è agli arresti domiciliari; l'imprenditore, invece, avrà l’obbligo di presentarsi alla Polizia Giudiziaria. Tuttora in corso ulteriori approfondimenti investigativi, per verificare altre eventuali ipotesi di reato collegate e il probabile coinvolgimento di altri soggetti nelle condotte delittuose.

Legalitria Palmisano

"Ancora una volta dobbiamo ringraziare Procura della Repubblica e Forze dell’ordine per la grande capacità investigativa - ha commentato Leonardo Palmisano, Direttore Artistico e promotore di LEGALITRIA il Festval Nazionale della Legalità a cura di Radici Future Produzioni - sta emergendo l’esistenza di un sistema radicato che ha soffocato l’economia e la morale cittadina".

"Probabilmente siamo ancora all’inizio, alle prime vere scosse di un terremoto politico/affaristico dagli esiti del tutto imprevedibili. Auguro buon lavoro ai magistrati - ha concluso Palmisano - alle Forze dell’ordine e alla Commissione di accesso".

(gelormini@gmail.com)

-------------------------- 

Pubblicato in precedenza: Capitanata miraggio Ecomafie Maraschio 'A Foggia Forum Transizione Ambientale'

 

Commenti
    Tags:
    foggia comune consiglierileonardo iaccarinoantonio capotostofranco landellasindaco







    
    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.