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Forum del Civismo Pugliese - L'intervento di Alfonso Pisicchio

Il discorso di apertura di Alfonso Pisicchio al Forum del Civismo Pugliese

Forum del Civismo Pugliese - Il discorso di apertura di Alfonso Pisicchio

 

Un caloroso benvenuto a tutti e grazie per aver risposto al nostro appello con una così ampia partecipazione.

 

Sin dal primo giorno di lavoro in Consiglio regionale insieme ai colleghi qui presenti ci siamo spesso domandati cosa spinga oggi all’impegno politico e la vostra presenza, qui, fornisce qualche indicazione in questo senso: siamo qui oggi perché abbiamo davvero a cuore la cosa pubblica e le sorti delle nostre comunità, ma soprattutto perché la passione civica che ciascuno di noi ha dentro non si è mai spenta in questi anni.

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Oggi non presenteremo slide, pagine social né vi diremo quanto siamo bravi o quanto siano incapaci gli altri. Non vogliamo farvi partecipare ad un sondaggio o ad un televoto, né faremo a gara a chi fa il post più bello e più coinvolgente su Facebook per poi dire: “questa è la partecipazione!”.

 

La vera partecipazione è questa, è qui in platea. E questo dimostra che c’è voglia di un altro modo di fare politica. politica intesa come lavoro costante sui territori, intesa come identità, passioni... è così che intendo io il civismo!

 

Abbiamo voluto un luogo di confronto, aperto, plurale, disposto ad ascoltare e che, soprattutto, non alzi bandiere estremiste né populiste.

 

Siamo qui per provare a fare qualcosa di importante ed ambizioso: mettere in rete esperienze, competenze e territori della nostra meravigliosa Regione. Una Puglia nella quale oltre il 70% delle amministrazioni locali include liste civiche: un “esercito” – mi si passi il termine – di circa 2.500 amministratori che ogni giorno si confrontano con i problemi reali dei cittadini. Certo, molte di queste durano una sola stagione politica, nascono ed esauriscono il loro ruolo più o meno velocemente, disperdendo un enorme patrimonio di esperienza nel nulla.

 

Bene, noi coltiviamo l’ambizione di dare continuità a questi progetti, che vadano oltre i meri tatticismi politici, oltre i singoli egoismi, oltre i semplici localismi.

 

 

 

Le parole-chiave di questa sfida sono: bene comune, pluralità, condivisione e partecipazione. Cosa ci aspetta quindi?

-       innanzitutto provare a far rinnamorare i cittadini della politica, di avvicinarli all’amministrazione della cosa pubblica attraverso forme di vera partecipazione;

-       superare il localismo e trasformare queste esperienze frastagliate e multiformi in un soggetto politico sovracomunale.

Spesso ci chiedono cosa si intenda con l’espressione “civismo” e se si possa rappresentare in un approccio critico e tranciante nei confronti dei partiti tradizionali oppure in un approccio sì critico ma costruttivo e sinergico. Io penso che il civismo non potrà non avere un rapporto di collaborazione coi partiti.

 

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Anche se non possiamo nascondere che la crisi profonda della democrazia partecipata dei partiti ha prodotto un distacco generalizzato dei cittadini, un disinteresse che colloca i partiti ad un modesto 4% nel grado di fiducia. Partiti spesso chiusi, autoreferenziali, che non hanno avuto il coraggio, o forse la voglia, di aprirsi alle novità e di intercettare la pressante voglia di cambiamento. Per questo ritengo che un nuovo modo di concepire la partecipazione dei cittadini alla vita del nostro paese e dei nostri territori debba eliminare la mera speculazione elettorale, la mera bulimia di annunci e spot del “faremo, realizzeremo, daremo”.

 

La politica deve saper parlare non solo al futuro, ma soprattutto al presente: deve risolvere i problemi della gente in tempi ragionevoli. E credo che il civismo possa contribuire in maniera importante a raggiungere questi obbiettivi confrontandosi costantemente con tutti gli attori politici, partiti compresi, in un rapporto di reciproco rispetto e di costante collaborazione.

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Sarebbe davvero interessante, partendo proprio da qui, da questa sala e dalla nostra effervescente Regione, da sempre laboratorio politico, provare a mettere insieme forze civiche diverse, eterogenee, trasversali e politicamente portatrici di esperienze variegate.

 

A chi vorrà condividere questo progetto non faremo interrogatori sul proprio passato, non faremo esami del DNA. Chiederemo soltanto: “hai voglia di perseguire questi obbiettivi? Hai voglia di confrontarti costantemente con gli altri attori attraverso questa piattaforma politica seria e che rappresenta i cittadini, che facilita l’aggregazione attorno alle istanze delle comunità?”. Questo impegno permetterà ad ognuno di noi di poter essere una risorsa, un valore aggiunto e di non disperdere un patrimonio di energie utili al territorio e alle singole comunità. E se la risposta a quelle domande sarà affermativa, cominceremo a costruire un nuovo luogo di proposta.

 

Benvenuti, dunque, al “Forum del civismo pugliese”. In bocca al lupo e buon lavoro a tutti i “civici” di Puglia.

 

Grazie.

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​Pubblicato sul tema: Forum del Civismo Pugliese, rete di esperienze per una Casa ComuneForum del Civismo Pugliese, rete di esperienze per una Casa Comune