A- A+
PugliaItalia
'Generare culture nonviolente', l'impegno comune per celebrare il 25 novembre

“Ogni giorno in Italia 88 donne sono vittime di atti di violenza, una ogni 15 minuti, nell'82 per cento dei casi chi la esercita vive in casa con loro. Vittime e aggressori appartengono a tutte le classi sociali, economiche e culturali. Sono dati ufficiali diffusi dalla Polizia di Stato e non fanno solo riflettere: fanno paura”, ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale pugliese Mario Loizzo.

Loizzo Mario

“Nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, come ogni 25 novembre - ha aggiunto Loizzo - dobbiamo fermarci e ribadire un chiaro, fermo NO! ad ogni aggressione di genere. Tutti i giorni dell’anno dovremmo ripensare alle tante, gravi ma anche più sottili e ugualmente dolorose forme di prevaricazione a danno della componente femminile della società”.

culture nonviolente3

“In queste giornate, sono costretto ancora a ripetere che purtroppo le donne hanno poco da celebrare e tanto da rivendicare, c’è ancora da protestare contro tutti i comportamenti che ledono la loro libertà e dignità. Non sono solo gli uomini a colpirle, col femminicidio, con lo stalking o con la prepotenza: le donne sono penalizzate anche nelle comunità sociali evolute, come quella italiana, in cui tanto si deve ancora fare per arrivare ad una vera parità di genere, nel lavoro, nella retribuzione, nella rappresentanza politica, in tanti settori della vita civile. Dobbiamo costruire - ha concluso Loizzo - una società che rispetti e valorizzi appieno le protagoniste di tutta la nostra vita di uomini: le nostre madri, mogli, figlie e sorelle.

Stefanazzi Emiliano2

Mentre, il presidente delal Regione Puglia, Michele Emiliano, ha affidato ad un post su Facebook il suo messaggio in occasione di questo 25 novembre, ricordando il numero verde nazionale 1522: “Fidanzati, mariti, ex, figli, colleghi, hanno ammazzato oltre 90 donne in Italia nel 2019. Non ci sono parole per commentare questa barbarie, che ha delle radici culturali profonde, che dobbiamo estirpare. Si chiama violenza di genere e dobbiamo costruire sempre più, oltre alla difesa, politiche che siano azioni quotidiane nella vita di tutti i cittadini pugliesi, dei bambini e delle bambine nelle scuole, perché la violenza non può essere scambiata per amore”.

“In Puglia abbiamo approvato un Piano integrato che ha raddoppiato i fondi regionali - ha aggiunto il Governatore - portandoli a quasi 11 milioni, rafforzando la rete dei centri antiviolenza in ogni provincia, e siamo l’unica regione che dà il reddito di dignità alle donne vittime di violenza. Il Pronto soccorso del Policlinico di Bari è dotato di un apposito presidio di accoglienza caratterizzato dal codice rosa”. 

2bf2d7ac 3adc 413e 8d1c 054a89af2c09

“La Puglia ha 28 centri antiviolenza, 65 sportelli di ascolto dei centri antiviolenza, 10 case rifugio ad indirizzo protetto e 7 case di seconda accoglienza per complessivi 120 posti letto - ha ricordato Emiliano - un sistema che da supporto e accoglie. Dai dati raccolti dall’Osservatorio regionale, dal 2015 al 2018, emerge che sono state più di 6.300 le donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza, con un aumento di più di 200 donne nel 2018”.

“Bisogna rompere la catena delle violenze, psicologiche prima che fisiche, che cominciano con l’isolamento, e denunciare chiamando innanzitutto il numero verde nazionale 1522 al quale sono collegati tutti i centri antiviolenza. Ha ragione Michela Murgia: tutto ciò si chiama femminicidio e ci riguarda tutti. Si chiama “femminicidio” perché non indica il sesso della vittima, ma indica il motivo per cui la donna è stata uccisa. Perché parliamo della morte delle donne per mano maschile, dentro a rapporti fondati sullo squilibrio di potere tra i generi”.

“Serve educare i giovani al rifiuto, alla sconfitta che fa parte dell’umano, alla perdita vissuta con responsabilità - ha concluso Emiliano - in modo che l’unica via di risoluzione al dolore non sia più la distruzione di quello che ci fa soffrire, e che non ci appartiene, ma il rispetto, una cultura positiva della relazione”.

4063a910 c18b 406a af65 3c66fe466be6

Aderendo all’appello del Ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, anche le coltivatrici pugliesi di Coldiretti Donne Impresa hanno indossato #qualcosadirosso o hanno colorato di rosso le aziende agricole in campagna con drappi e foulard rossi, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, con i vasetti di miele venduti e contrassegnati con i nastri rossi, affinché la memoria rimanga viva.

“La violenza, gli abusi e la mancanza di rispetto verso le donne si sconfiggono anche cambiando la mentalità discriminatoria, che in ambiente di lavoro e nei differenti settori economici costringe le donne ad inaccettabili momenti di disparità e di dipendenza psicologica e materiale”, dice la pugliese Floriana Fanizza, leader nazionale di Coldiretti Donne Impresa, “Anche in campagna le donne vanno sostenute per dare forza e sostegno ad un ruolo che è divenuto centrale e attivando ogni possibile misura incentivante la conciliazione vita-lavoro”.

6533d0a3 2d31 4e92 ab3f 12ea09f35fbb

“Il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, non è una data scelta a caso. In questo stesso giorno nel 1960 furono uccise le tre sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Dominicana”, prosegue Fanizza, “Bene pertanto l’attenzione riservata dal Ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, al ricambio generazionale in agricoltura e ad un deciso intervento, anche grazie ad Ismea, sulle politiche di incentivazione dell’imprenditoria femminile in agricoltura”.

“In Puglia sono 23.800 le aziende agricole condotte da donne, una scelta professionale portata avanti per reale passione, ma anche per spirito imprenditoriale, come testimoniato sovente da strutturazioni aziendali complesse e fatturati importanti che va incentivata e sostenuta per non svilire e disperdere questo enorme patrimonio di menti e passioni femminili”.

Sono quasi 24mila le aziende agricole ‘rosa’ che stanno dando un volto multifunzionale e innovativo con professioni antiche riviste in chiave moderna, in agricoltura, silvicoltura e pesca in Puglia, dove quasi una azienda agricola su 3 è guidata da donne e cresce anche il numero di agriturismi in rosa (+ 3,7%), passati da 286 a 305 in Puglia, a dimostrazione di quanto le imprenditrici siano riuscite, aggiunge Coldiretti Puglia, a cogliere al massimo le opportunità offerte dalla multifunzionalità in agricoltura.

“Nell’attività imprenditoriale le donne dimostrano capacità di coniugare la sfida con il mercato ed il rispetto dell’ambiente e la tutela della qualità della vita - sottolineano in Coldiretti Puglia - con una grande attenzione al sociale, assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità diventando protagoniste in diversi campi, dalle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole ai servizi di agritata e agriasilo, dalle fattorie didattiche ai percorsi rurali di pet-therapy, fino agli orti didattici, mercati di Campagna Amica e l’agriturismo”.

castello de monti

In altro angolo di Puglia, a Corigliano d’Otranto, per una settimana le statue femminili del Castello de' Monti si illuminano di rosso, sei figure di donne che per il comune griko da sempre rappresentano carità, tolleranza, verità, giustizia, fortuna, conoscenza

In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne l'Amministrazione Comunale di Corigliano d'Otranto insieme al Castello Volante, con il supporto di Multiservice Eco, illuminano di rosso le figure femminili del Castello per sensibilizzare e invitare alla riflessione sul tema della violenza di genere, una violazione dei diritti umani conseguenza della discriminazione contro le donne, dal punto di vista legale e pratico, e delle persistenti disuguaglianze tra uomo e donna.

medici donne

Il Castello de' Monti continua a mandare messaggi al visitatore, un castello definito non a caso "parlante" perché nelle precise intenzioni del primo Duca di Corigliano Francesco Trani, che nel 1662 volle edificarne la facciata, vi era l'idea di invitare alla riflessione e alla introspezione attraverso le iscrizioni e l'iconografia che ancora oggi simboleggiano virtù e qualità che ognuno dovrebbe possedere per diventare una "persona migliore"; alcune di queste sono rappresentate da figure femminili, su di esse si punteranno i riflettori a partire dalla serata di lunedì 24 novembre per tutta la settimana, per l'occasione si tingeranno di rosso anche le panchine di "Supercinema", l'installazione a cura dell'artista Maurizio Buttazzo e Big Sur Lab realizzata in occasione della Festa di Cinema del Reale, che dalla scorsa estate è diventata un inedito spazio di incontro e socializzazione ai piedi del castello.

AdP Onesti3

La Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per la prima volta, fu istituita il 17 dicembre 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Da allora, rappresenta il momento più importante dell’anno per parlare, informare e sensibilizzare su questo grave problema che riguarda tutti i Paesi del mondo.

Anche Aeroporti di Puglia ha aderito alla Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne; un percorso di responsabilità e di attenzione al sociale non nuovo per la società, primo gestore aeroportuale italiano ad aderire al Global Compact delle Nazioni Unite, da sempre attenta a promuovere  iniziative che favoriscano comportamenti etici e a sviluppare sempre più il tema della “Inclusion & Diversity Management”.

In Aeroporti di Puglia il 70% dei Quadri aziendali e il 30% del settore Impiegati è costituito da donne; per questo il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto doveroso impegnarsi in prima linea per contrastare questo odioso fenomeno sociale e richiamare forte l’attenzione su un tema che, purtroppo, viene troppo spesso sottaciuto o, ancor peggio, trascurato.

AdP Onesti5

A tal riguardo, il presidente di Aeroporti di Puglia, Tiziano Onesti, ha dichiarato: “Se le parole pesano, i numeri contano; e i numeri, riguardanti la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, sono disarmanti. 7 milioni di donne italiane, dai 16 ai 70 anni, subiscono almeno una volta nella vita una forma di aggressione. Per il 20,2% si tratta di violenza fisica, per il 21% di violenza sessuale, nel 5,4% dei casi di stupro o tentato stupro. Dati allarmanti - sottolinea Onesti - che ci vedono, non solo oggi, ma tutti i giorni, in prima linea a difendere con tutti gli strumenti aziendali e sociali che abbiamo a disposizione, tutte le donne: dalle dipendenti, alle passeggere in transito nei nostri scali e a tutte le persone che ci seguono sui nostri canali social”.

Infine, ha preso il via a Bari la formazione promossa dal Centro Antiviolenza (CAV) comunale, gestito dalla cooperativa sociale Comunità San Francesco in collaborazione con l’agenzia formativa UNISCO, con l’obiettivo di attivare un percorso di orientamento e inserimento lavorativo rivolto a 20 donne ospiti della struttura.

Donne CUG

Le attività, finanziate dalla Regione Puglia e dal Comune di Bari nell’ambito del programma “Rafforzare la non violenza”, comprendono una serie di azioni innovative per contrastare la violenza: dal cohousing agli inserimenti lavorativi fino a percorsi di formazione volti a promuovere l’autonomia delle donne aiutandole a raggiungere un maggiore empowerment.

Il progetto nasce dall’idea che il lavoro rappresenta un potente strumento attraverso cui rafforzare l’autonomia delle donne vittime di violenza. Le azioni di orientamento lavorativo, perciò, sono finalizzate ad attivare un percorso di inserimento che, partendo da una prima ricognizione dei bisogni, delle competenze e delle potenzialità, sostenga le donne nella fase di definizione del proprio progetto di lavoro e le accompagni nei primi step dell’esperienza lavorativa.

Il corso di formazione si svilupperà in due moduli: il primo verterà sul tema “Autoimprenditorialità e start-up di impresa”, mentre il secondo sarà un “Laboratorio teorico pratico di produzione di oggetti di artigianato e/o artistici”. Alle lezioni seguirà l’attivazione di un tirocinio professionale.

Per rispondere in modo più efficace alle capacità, attitudini ed esigenze delle donne coinvolte, i percorsi di orientamento e inserimento lavorativo vedranno l’eventuale collaborazione del Servizio sociale professionale del Municipio di residenza e dell’equipe multidisciplinare di contrasto alla violenza.

Diverse le azioni previste, tra cui la valutazione e l’orientamento delle donne segnalate, l’elaborazione del progetto individualizzato di inserimento lavorativo, l’avvio di percorsi personalizzati attraverso fasi di formazione, stage, laboratori, monitoraggio delle competenze e azioni di accompagnamento (individuale e di gruppo). La realizzazione del programma sarà monitorata per tutta la durata del progetto, così da poter introdurre modifiche o azioni correttive in tempo reale.

culture nonviolente3

“In questi anni abbiamo lavorato costantemente per rafforzare la presenza del Centro Antiviolenza comunale sul territorio cittadino - commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico - e sviluppare azioni che potessero andare oltre il primo intervento, l’ascolto e la tutela delle vittime di violenza. Questo progetto risponde in modo innovativo ai bisogni delle donne, che troppo spesso restano intrappolate nel dramma della violenza. Consentire loro di emanciparsi dal punto di vista economico e abitativo è un passaggio fondamentale nel necessario percorso di ricostruzione della fiducia in se stesse e avvio dell’autonomia personale. I percorsi saranno individualizzati e supportati anche attraverso la sperimentazione di nuove forme di accoglienza da progettare in maniera personalizzata su richiesta delle utenti”.

culture non violente2

Nell’ambito del programma “Generare culture nonviolente”, martedì 26, e mercoledì 27 novembre, si terranno i cantieri “Rigenerare la Comunità, Ristorare le Relazioni. Esperienze, bisogni e proposte”: due giornate fitte di riflessioni e seminari multidisciplinari su molteplici temi, dalle relazioni alle comunità, dalle generazioni ai linguaggi.

Ad aprire i lavori rivolti agli operatori del settore, alle ore 9.30, nel Centro Multimediale Karol, in via Marche 1, saranno Francesca Bottalico, Giuseppe Centomani, dirigente del Centro di Giustizia Minorile di Puglia e Basilicata, Riccardo Greco, presidente Tribunale per i Minorenni di Bari, Felice Di Lernia, antropologo, Pietro Guastamacchia, direttore UEPE Puglia e Basilicata, Roberta Cortella, regista docuserie “Boez - Andiamo via” Prodotta da Rai Fiction e Stemal Entertainment, Domenico Lobascio funzionario Servizio Sociale UEPE, Luigi Spedicato, docente di Sociologia dei processi culturali dell’Università degli Studi di Lecce.

A seguire, i tavoli di lavoro e i workshop tematici: “Generare relazioni nonviolente”, con la psicologa e psicoterapeuta Valentina Marzano, coordinatrice del centro servizi per le famiglie San Paolo - Stanic, e l’avvocata Maria Grazia Garbati, e “Generare Generazioni nonviolente”, con Giuseppe Centomani e Deborah Panettieri, direttrice I.FO.S. PUGLIA.

Culture violente UE

Nella sede della Casa delle Culture dell’assessorato al Welfare, in via Barisano da Trani 15, si terrà “Generare… non violento” in collaborazione con l’Ordine Interprovinciale della Professione Ostetrica Bari e BAT con gli interventi di Marika Massara, coordinatrice del Centro Antiviolenza comunale, Rossella Mesto, presidente dell’APS Idee, Rosaria Santoro, ostetrica e Menica De Tommaso, presidentessa del Collegio delle Ostetriche Bari e BAT. Contemporaneamente si terrà “Generare Linguaggi nonviolenti” con Pasqua Manfredi, avvocata della Rete Lenford, Nino Sisto del Tavolo LGBTQI del Comune di Bari, Clorinda Benedetto, presidente A.GE.D.O. Puglia e Tiziana Mangarella, sociologa dell’educazione.

Contemporaneamente il cantiere “Generare Comunità nonviolente” sarà curato da Pinuccio Fazio, presidente dell’associazione culturale Michele Fazio ARCI, Vitandrea Marzano, dirigente Welfare, Politiche del lavoro e Innovazione sociale del Comune di Bari, Licia Positò, presidente del Gruppo Educhiamoci alla Pace di Bari e Grazia Lomonaco, coordinatrice Casa delle Culture dell’assessorato al Welfare Comune di Bari.

Mercoledì 27 novembre, alle ore 10, presso la Fondazione Giovanni Paolo II, ai saluti istituzionali e dei garanti regionali seguirà la restituzione lavori dei workshop e l’ideazione di possibili mappe per l’attivazione di “Cantieri delle Ri-Generazioni”. A moderare i lavori Piero d’Argento, docente di Programmazione dei servizi sociali alla LUMSA di Taranto.

(gelormini@affaritaliani.it)

Commenti
    Tags:
    violenza donne impegno comune generare culture nonviolenteaeroporti puglia regione comunemario loizzomichele emilianocoldiretti







    
    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.