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Gianfranco Lopane, il sindaco verso il Consiglio regionale

Il sindaco di Laterza (Ta), Gianfranco Lopane, anticipa la fine del suo secondo mandato per candidarsi come consigliere regionale nella lista "Con" a sostegno della rielezione di Michele Emiliano alla presidenza della Regione Puglia. Affaritaliani.it Puglia lo ha intervistato, per raccoglierne impressioni e idee programmatiche.

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Gianfranco Lopane, cosa spinge un giovane sindaco come lei - oltre la naturale evoluzione del percorso politico-amministrativo - verso l’aula del Consiglio Regionale pugliese?

Il bisogno di garantire in Consiglio regionale una rappresentanza, qualificata, autorevole e legata alle comunità. Dopo anni di progettualità importante e di progetti portati a termine, dopo due legislature alla guida del comune di Laterza, sono pronto a portare quell’esperienza e quel modello di lavoro su una scala più ampia. Da sindaco ho mappato il territorio e ho conosciuto i suoi bisogni. Con quel background voglio andare in Regione per consolidare il rapporto tra la base, fatta dai territori e dalle loro esigenze, e l’organo politico e amministrativo che a quelle domande è chiamato a dare risposte serie e operative.

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Lei ha dismesso la fascia tricolore, anticipando di qualche mese la fine del suo secondo mandato come Primo Cittadino di Laterza, ha avuto qualche garanzia per l’elezione a consigliere regionale? E quale ambizione custodisce ‘in pectore’ in caso di successo?

La mia sola ambizione è quella di essere un riferimento per la nuova comunità che ho in mente. L’unica alleanza che mi interessa è quella con la mia terra, è quella tra la politica e i cittadini. Chi è stato sindaco rimane sindaco a vita, nella mentalità e nell’agire. Il percorso politico di un sindaco è fatto di conoscenza reale dei problemi reali, da quelli di pertinenza quotidiana a quelli che richiedono una visione e una strategia a lungo termine. È questa la sola garanzia che mi sento di dare – più che di richiedere - in questa campagna elettorale.

Se dovesse puntare su un tema, quale sarebbe il più vicino alla sua formazione? 

Proprio questo: la formazione. La Puglia che vogliamo costruire non può prescindere da tre assi che sono uno snodo fondamentale: formazione, lavoro e innovazione. Se si lavora bene su questi tre elementi si creano le condizioni per il vero sviluppo, si creano le basi per rendere la Puglia attrattiva per i professionisti, per le aziende e per chi ha deciso di rimanere qui, dando a queste persone le giuste motivazioni e soprattutto le migliori opportunità di credere in questo territorio. Dobbiamo putare sui talenti, su quelli che hanno già scelto di rimanere e su tutti quelli che sognano di tornare.   

Lei vive in una provincia, quella di Taranto, che negli ultimi mesi è sotto i riflettori e sotto l’attenzione dei vari governi. Cosa serve a Taranto per il suo auspicato riscatto?

Una giusta e autorevole rappresentanza. È per questo che ho deciso di candidarmi. Serve riannodare il filo della politica con il territorio. Soprattutto in questo momento storico che probabilmente sarà irripetibile. È di pochi giorni fa la firma del contratto per la realizzazione dell’Ospedale San Cataldo; siamo alle soglie dell’apertura della Facoltà di Medicina e chirurgia; Taranto è la città dei Giochi del Mediterraneo. E ancora, bisogna creare le condizioni per attrarre investimenti e investitori. Per contare oggi in Regione e in Italia, Taranto ha bisogno di una rappresentanza qualificata e autorevole.

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La sua esperienza alla guida del GAL potrebbe tornare utile in Consiglio Regionale su un fronte strategico per lo sviluppo dei territori e, in particolare, di quello delle aree interne. I GAL hanno ancora un futuro?

Il GAL Terra delle Gravine è stato un ottimo esercizio di collaborazione inter-istituzionale. Abbiamo raggiuto risultati importanti. Abbiamo messo allo stesso tavolo il pubblico con il privato e insieme si è programmato il futuro, si è fatto davvero un concreto lavoro di squadra. Pensi che siamo passati da 20 a ben 220 posti letto. Ha presente cosa significa? Questo metodo di cooperazione fattiva ovviamente lo porto con me in Regione. La politica deve essere una questione di metodo e di modelli virtuosi. I tavoli di lavoro come il Gal sono un arricchimento in termini di relazioni e di strategie, di visione e di individuazione di risposte. In una parola è una palestra per la condivisione. Cos’altro è la politica?

pane di laterza

Per essere stato Sindaco di Laterza (circa dieci anni) e chiamarsi Lopane la mette nell’adeguata posizione per chiederle qualcosa circa uno degli attrattori più potenti della destinazione Puglia. Come vede lo sviluppo di un “Cammino profumato dal Pane”, per esaltare la destinazione plurale Puglia, attraverso i presidi dell’alimento più antico del mondo: Monte Sant’Angelo, San Marco in Lamis, Altamura, Triggiano, Laterza, Pulsano e Lizzano, specchio di quella che Pedrag Matvejevic chiamava l’identità plurale mediterranea?

Dobbiamo puntare su esperienze uniche e irripetibili che rendano assolutamente esclusiva la nostra offerta turistica. Dobbiamo valorizzare ogni talento della nostra Regione e metterlo in connessione con il mercato. Oggi sappiamo che il turista ci chiede l’esperienza e in linea con le indicazioni di Puglia365 sarà importante mettere a sistema le attitudini comuni dei diversi comuni e creare una grande rete del turismo. Quindi ben venga la strada del pane e l’emozione che si dona a chi resta affascinato guardando i forni storici mentre il pane si trasforma e prende forma; e con essa anche tutte le possibili valorizzazioni del nostro artigianato come la ceramica che diventa racconto e interazione, umanizzando così l’offerta turistica.

Lopane Emiliano Capone

Dobbiamo recuperare la tradizione artigianale, enogastronomica, culturale e fare in modo che messe a sistema con un impianto di comunicazione e marketing territoriale diventino elemento di ulteriore attrazione turistica. Se le comunità capiscono che insieme è possibile programmare in maniera più ampia e più a lungo termine con effetti di ritorno molto più massicci, abbiamo fatto un ottimo servizio in termini di incoming e sviluppo della rete turistica. Quindi ben venga il cammino del Pane e accanto a questo un potenziamento di tutte le identità enogastronomiche che caratterizzano la storia della Puglia.

Lopane Con

La riqualificazione di Palazzo Marchesale e l’istituzione del Museo della Maiolica (MuMa) a Laterza, le sono valsi il titolo di Sindaco dei sogni impossibili. Quale il suo sogno per la Puglia?

Ho il sogno di continuare a realizzare progetti che altri ritengono impossibili. Ho dimostrato di poterlo e saperlo fare. Nessuno credeva che avrei aperto quei contenitori abbandonati. Oggi parlano i numeri, ovvero quelle 30mila persone che sono passate a visitare il Palazzo Marchesale che ospita e ha ospitato importanti collezioni.

Voglio proseguire su questa strada. Con professionalità, con serietà. Se in questi dieci anni il mio interlocutore era una comunità localizzata, oggi, forte dell’esperienza amministrativa da sindaco, sono pronto a mettermi a disposizione di una storia ancora più ampia.

(gelormini@gmail.com)

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