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Giornata della Memoria 2021, la Puglia ricorda con Trudy Bandler e la musica

Quando è la storia a impartire lezioni: la testimonianza esclusiva della signora Trudy Bandler, sopravvissuta bambina all’Olocausto e ricongiunta ai genitori a Bari nel 1946, è stata al centro del seminario sulla Shoah, rivolto agli insegnanti e studenti delle scuole pugliesi e trasmesso on-line sulla piattaforma del Consiglio regionale della Puglia, alla vigilia della Giornata della Memoria.

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Alla presenza del prefetto di Bari, Antonia Bellomo, e della presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, dopo l’introduzione storica a cura dell’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea (Ipsaic), sui temi della persecuzione razziale in Europa e dell’accoglienza dei profughi a Bari nel dopoguerra, le parole della protagonista hanno fatto luce sulla vicenda personale e dei bambini salvati nei Kindertrasport da Praga a Bari 1939-1946.

Nel maggio 1939, Trudy Bandler, ebrea cecoslovacca di appena cinque anni, riuscì a sfuggire alla persecuzione razziale, messa in salvo con uno dei sei treni, affollati di bambini ebrei, che da Praga raggiunse Londra. L’ultimo convoglio della cosiddetta “fuga degli angeli” venne invece bloccato e i nazisti deportarono i bambini nei campi di annientamento. Il resto della famiglia Bandler riuscì a raggiungere Trieste, ma non sfuggì all’internamento in diversi campi di concentramento della penisola.

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Alla fine della guerra, l’intera famiglia riuscì a ricongiungersi a Bari, diventata sotto sotto il controllo delle autorità alleate, uno dei centri più attivi dell’accoglienza dei profughi ebrei.

La Regione Puglia in occasione della Giornata della Memoria 2021 sostiene le iniziative del Treno della Memoria e quelle promosse dai Presidi del Libri.

Dal 22 gennaio al 2 febbraio, TDM Mediterranea, in collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese e Apulia Film Commission, organizza “Living Memory” e “Virtual Train” (comunicato stampa in allegato). Due programmi che focalizzano l’attenzione sui luoghi feriti storicamente dalla piaga della Shoah.

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"L’Olocausto - ha commentato il presidente Emiliano - è una delle vicende più drammatiche della storia dell’umanità. L’unico dovere che ci rimane, dopo questa scelleratezza infinita, è quello di ricordare. La Regione Puglia segue il treno della Memoria, lo fa da tanti anni insieme ad altri enti e ad altre Regioni e questo ci riempie di orgoglio. Importante che i nostri ragazzi possano vedere con i propri occhi e sentire quella voce che non c’è più fisicamente ma che registrata resta nelle cose, negli eventi, nei luoghi che sono stati conservati, per evitare che qualcuno dica che la Shoah in realtà non c’è mai stata".

"Ricordare oggi è più difficile a causa delle regole anti covid e quindi il Treno della Memoria quest’anno riparte, rimanendo fermo ma facendo viaggiare la mente, attraverso documenti, incontri, dibattiti. Io sono grato a tutti gli organizzatori di questa straordinaria avventura che da tanti anni rende migliore la Puglia".

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”Non mandate i figli in gita ai campi di sterminio. Lì si va in pellegrinaggio. Sono posti da visitare con gli occhi bassi, meglio in inverno con vestiti leggeri, senza mangiare il giorno prima, avendo fame per qualche ora. Ho sempre pensato a un progetto educativo come “Il treno della memoria” come a una delle applicazioni migliori di queste parole della Senatrice Liliana Segre - aggiunge l’Assessore alla Cultura e Turismo Massimo Bray - a partire dal 2004 “Il treno della memoria” ha dato a migliaia di ragazze e ragazzi la possibilità di vivere un viaggio esperienziale, fondamento di nuova idea di cittadinanza, attiva e circolare, grazie alla quale i giovani partecipanti, negli anni, diventano prima animatori e poi organizzatori, in una catena di trasmissione dell’impegno". 

Liliana Segre

"La Regione Puglia sosterrà le associazioni promotrici di questa encomiabile iniziativa anche quest’anno, per un’edizione segnata sì, inequivocabilmente, dalla pandemia ma che continuerà a tenere fede all’obiettivo di mettere in movimento le coscienze affamate di cultura, di rispetto reciproco, di solidarietà".

Dal 27 gennaio al 10 febbraio, inoltre i Presidi del Libro, in collaborazione con Pugliapromozione, organizzeranno “Il tempo della memoria (comunicato stampa in allegato), altra importante iniziativa che volge particolare attenzione alle tematiche legate ai crimini del Nazismo così come a quelli dell’esilio giuliano-dalmata.

Memoria in scena

Tra le numerosissime iniziative organizzate da enti pubblici e privati in tutta la Puglia, per contribuire a fare degna memoria della Shoah, da segnalare quelle in programma a Taranto.

La Giornata della Memoria ricorda a tutti che c’è un passato, un orrore che è stato un pezzo della storia umana. Da Primo Levi a Liliana Segre, passando per la tarantina d’adozione Elisa Springer, il messaggio unanime a rendere viva la memoria e il ricordo perché non si ripetano le ingiustizie che i libri e la cinematografia riportano su una pagina di dolore e disumana concezione.

"E se provassimo a entrare nel ricordo modificando il paradigma della decodificazione, passando dal dolore a un inno all’amore?" è la domanda, ma anche la provocazione, che propone l’assessore alla Cultura del Comune di Taranto Fabiano Marti, che per onorare quel ricordo, che si ripete il 27 gennaio di ogni anno, ha promosso una serie di appuntamenti che partono dal racconto e che parlano ai bambini e alle coscienze degli adulti.

Sarà la parrocchia Santa Teresa del Bambin Gesù la sede dell’incontro di lettura a cura del teatro Crest. Una narrazione dal titolo Le farfalle di Terezin, liberamente tratta dal libro di Matteo Corradini “La repubblica della farfalle”, spettacolo che la cooperativa Crest da anni porta nelle scuole di ogni ordine e grado per sensibilizzare ragazzi e giovani sui temi della Shoà, della pace, dell'accoglienza e della diversità. L’incontro rientra nelle attività in collaborazione con l’associazione Italia-Israele-Puglia, la cui vicepresidente è la tarantina Eugenia De Mattei Graubardt, che per l’occasione sarà rappresentata da Nico Guzzonato.

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L’attività avrà inizio alle 18 di mercoledì 27 gennaio e sarà trasmessa in streaming attraverso i canali del progetto Base Quà, attività promossa dal Crest nell’ambito del progetto dall’Io al Noi del quale fa parte, e presentato dalla Biblioteca Comunale Acclavio in collaborazione con CSV, KIMA Mobilità, Libreria Ciurma, Associazione Plastica Quà e finanziata al Mibact .

E riprendendo proprio le parole di Matteo Corradini nella postfazione di “La repubblica delle Farfalle”, da cui è tratta l’opera che sarà proposta dal teatro Crest, l’assessore Fabiano Marti ha sottolineato come sia importante "Ricordare l’esistenza più della distruzione, il coraggio più dell’abbandono, la vita più della morte".

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Ed è nel rispetto del ricordo che sarà il palco del Teatro Comunale Fusco ad ospitare il concerto con Barbara Eramo, Gabriele Coen, Stefano Saletti & Banda Ikona con un progetto che si rifà alla tradizione dei canti ebraico sefarditi che, anche a causa delle tante diaspore, hanno incontrato le altre culture costruendo un percorso comune fatto di storie, melodie, suggestioni e modi musicali che attraversano le sponde del Mediterraneo e costituiscono un ponte sonoro basato sul dialogo, la conoscenza e il rispetto dell’altro. 

"La musica, con il suo linguaggio universale e democratico - ha concluso Marti - fa sì che il passato connotato da un disumano orrore, non l’abbia vinta e diventi monito verso le nuove generazioni».

Il concerto sarà trasmesso, subito dopo la perfomance del Crest, in streaming a partire dalle 19,30 e sarà visibile sulle pagine facebook del Teatro comunale Fusco e di Ecosistema Taranto e sarà messo in onda da Radio Cittadella.

(gelormini@gmail.com)

L'opera riproposta in apertura e dell'artista Jack Poliseno

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