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PugliaItalia
Il protocollo d'intesa tra Regione Puglia, Comune di Trani e Asl BAT

PROTOCOLLO D’INTESA  -  tra
Regione Puglia in persona del Presidente protempore Dott. Michele Emiliano
Comune di Trani in persona del Sindaco protempore Avv. Amedeo Bottaro
ASL BAT in persona del Direttore Generale Dott. Ottavio Narracci

Trani, porto ph. Anna Tronci
 

i quali

 esaminati il Decreto Ministeriale n. 70 del 2015 e la Legge di Stabilità 2016 che individuano i nuovi standard qualitativi, quantitativi e tecnologici delle reti ospedaliere nazionali e i parametri omogenei di sicurezza, efficacia di cura ed efficacia gestionale

 considerato che, in ottemperanza alle suddette normative nazionali, la Regione Puglia con il riordino della rete ospedaliera ridefinisce, a parità di posti letto totali, la rete ospedaliera in Ospedali di II° livello (Hub), Ospedali di I° livello (Spoke) e Ospedali di Base

 considerato che per quanto riguarda il territorio ricadente nell’ambito territoriale delle città di Bisceglie e Trani è stato previsto un Ospedale di Base nel Comune di Bisceglie, determinando così il conseguente definitivo superamento del Presidio Ospedaliero di Trani

 ritenendo di voler caratterizzare in senso territoriale l’offerta sanitaria diretta alla Città di Trani e volendo attuare, in questo senso, una profonda riorganizzazione di tutta l’assistenza, rivolta non solo al territorio di Trani ma anche in una proiezione di servizi su scala aziendale, aumentando la capacità di intercettare, prendere in carico e dare una risposta adeguata in termini temporali, qualitativi ai bisogni assistenziali dei cittadini

 consapevoli che tale trasformazione costituisce una opportunità di cambiamento della cultura sanitaria perché prevede la riqualificazione e il potenziamento di tutti i servizi diagnostici e terapeutici e di cura offerti, al fine di poter meglio soddisfare i reali bisogni assistenziali

 concordi nel ritenere che il cambiamento della cultura sanitaria passa attraverso il superamento dell’idea di sanità centrata sulla presenza di un Ospedale in ogni centro abitato e punta a una politica della sanità centrata sui cittadini e sulla promozione della salute e sul diritto al benessere psicofisico
convengono quanto segue:
-A-
La Regione Puglia e la ASL BAT si impegnano ad effettuare i necessari investimenti economici, sia di tipo strutturale che funzionale, in favore del sistema di servizi sanitari della Città di Trani che sarà riconfigurato complessivamente e sarà caratterizzato in senso, non solo fortemente territoriale e di promozione della salute, con un significativo aumento dell’offerta complessiva di salute a favore dei cittadini, ma anche di grande innovazione e sperimentazione.

-B-
Il Comune di Trani aderisce in maniera convinta al progetto complessivo, alla cui definizione ha preso parte attiva, e si dichiara disponibile a collaborare attivamente per il raggiungimento degli obiettivi di cui al presente Protocollo di Intesa.

-C-
Il progetto complessivo è dettagliatamente descritto nel documento allegato al presente Protocollo di Intesa il quale si compone di cinque parti:
1. la premessa introduce il progetto esplicitando le premesse politiche e strategiche che lo ispirano e lo sorreggono
2. la prima parte relativa alla trasformazione dell’ex Ospedale in PTA e alla specificazione delle principali iniziative pilota e di eccellenza che rappresentano il valore aggiunto del progetto in termini di innovatività
3. la seconda parte relativa alla realizzazione, presso l’ex Ospedale Pediatrico, di una Cittadella Sociosanitaria a forte integrazione sociale
4. la terza parte relativa alla integrazione delle infrastrutture a disposizione della ASL sul territorio cittadino in forza di una sinergia con l’Amministrazione comunale
5. la quarta parte relativa alle schede tecniche degli investimenti strutturali e di dotazione.
Gli allegati al presente protocollo di intesa ne costituiscono parte integrante e sostanziale.

-D-
La ASL BAT si impegna a fare fronte agli impegni di cui al presente Protocollo di Intesa sia con risorse rivenienti dal Programma FESR 2014-2020 che con risorse proprie.

-E-
Per la puntuale attuazione del presente Protocollo di Intesa le parti costituiscono una Cabina di Regia che ha il compito di monitorare tempi e modalità di attuazione del Protocollo e di sovraintendere alla redazione delle schede di dettaglio.
La nomina dei componenti della suddetta Cabina di Regia avverrà con successivi e appositi atti di ciascuna amministrazione.

Letto, confermato e sottoscritto in Bari il 10 agosto 2016.

Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia
Amedeo Bottaro, Sindaco di Trani
Ottavio Narracci, Direttore Generale della ASL BAT

Trani ospedale spigoli
 

PREMESSA

Con il Decreto Ministeriale n. 70 del 2015 e la Legge di Stabilità 2016, sono stati individuati i nuovi standard qualitativi, quantitativi e tecnologici al fine di portare le reti ospedaliere nazionali dentro parametri omogenei di sicurezza, efficacia di cura ed efficacia gestionale. Il riordino della rete ospedaliera allo studio della Regione Puglia, in ottemperanza alle suddette normative nazionali, prevede un’operazione che, a parità di posti letto totali, ridefinisce l’attuale rete ospedaliera in Ospedali di II° livello (Hub), Ospedali di I° livello (Spoke) e Ospedali di Base.

Per quanto riguarda il territorio ricadente nell’ambito territoriale delle città di Bisceglie e Trani, è stato previsto un Ospedale di Base nel Comune di Bisceglie, determinando così un conseguente superamento del Presidio Ospedaliero suddiviso su due Stabilimenti Ospedalieri, uno per comune, a diversa vocazione medica e chirurgica, bensì accorpando tutte le discipline e branche e consequenziali posti letto, su un unico Presidio, insistente nel Comune di Bisceglie, destinando, in concreto, per il Comune di Trani, un’offerta sanitaria in senso territoriale.

Occorre, pertanto, attuare una profonda riorganizzazione di tutta l’assistenza nel territorio di Trani – ma anche alla luce di una proiezione di servizi su scala aziendale – aumentando la capacità di intercettare, prendere in carico e dare una risposta adeguata in termini temporali, qualitativi ai bisogni assistenziali dei cittadini, partendo dalla consapevolezza che tale trasformazione non dovrà essere vista per la popolazione tranese come una penalizzazione o una riduzione dei L.E.A., bensì essere colta come una opportunità di cambiamento della cultura sanitaria e contestualmente prevedere una riqualificazione e potenziamento di tutti i servizi diagnostici e terapeutici e di cura offerti, al fine di poter meglio soddisfare i reali bisogni assistenziali. Il cambiamento della cultura sanitaria passa attraverso il superamento dell’idea di sanità centrata sull’Ospedale e su un Ospedale in ogni centro abitato e approda a una politica della sanità centrata sui cittadini e sulla promozione della salute e sul diritto al benessere psicofisico. Perché in una logica di sanità sistemica e complessa, il territorio costituisce fattore di salute e non solo bacino di riferimento di un Ospedale piuttosto che di un altro: in questo senso la comunità cittadina tranese considera propri riferimenti ospedalieri non solo l’Ospedale di Bisceglie, ma anche quelli di Andria e Barletta.

In questa ottica, un processo di rifunzionalizzazione e riconversione della offerta complessiva di servizi di salute sul territorio di Trani secondo le proposte di seguito esplicitate, non solo non determinerà una frammentazione del percorso di diagnosi e di cura, ma al contrario favorirà l’implementazione di percorsi sanitari integrati sul territorio, finalizzati alla soluzione di specifiche problematiche quali l’accessibilità alle cure (tempi di attesa) oltre che la condivisione di una fattiva integrazione delle strutture/servizi (MMG e Pediatri, Medici specialisti ambulatoriali) interessati nell’erogazione di prestazioni.

Il presente documento si divide in quattro parti:
 Nella prima parte è illustrato sinteticamente il progetto di trasformazione dello stabilimento ospedaliero di Trani in Presidio Territoriale di Assistenza (PTA).
 Nella seconda parte si formula una proposta organica e complessiva di riconversione della struttura dell’ex Ospedale Pediatrico di Trani in Cittadella Sociosanitaria.
 Nella terza parte si formula una ipotesi di integrazione delle strutture a disposizione della ASL in forza di un accordo quadro con l’Amministrazione comunale.
 Nella quarta parte sono contenuti gli allegati tecnici con le indicazioni progettuali necessarie per dare attuazione al presente protocollo, le quali trovano copertura finanziaria all’interno della programmazione FESR 2014-2020, e che pertanto saranno oggetto di apposito accordo tra Regione Puglia e ASL BT.

Trani Bottaro
 

PARTE PRIMA – Il PTA presso l’EX OSPEDALE

Il PTA è la porta di ingresso del cittadino ai servizi territoriali di assistenza, dalle cure primarie alla cronicità; esso si pone l’obiettivo di fornire una risposta integrata ai bisogni di salute della popolazione aggregando e/o integrando funzionalmente le diverse componenti dell’assistenza territoriale e/o ospedaliera.

Il PTA di Trani, come previsto dalle normative nazionali e regionali vigenti in materia, in tutta la struttura ed in ogni sua parte, a seconda della destinazione d’uso, avrà come azione primaria (ove non presenti), non solo i requisiti minimi per l’autorizzazione all’esercizio ma anche quelli previsti per l’accreditamento istituzionale, del resto necessari per un processo di totale riconversione e rifunzionalizzazione che si sviluppa concentrando tutti i servizi distrettuali e tutte le attività sanitarie che possono contribuire a realizzare una copertura assistenziale nell’arco delle 24 ore, andando a rappresentare una ben codificata articolazione nell’ambito della organizzazione del Distretto Sociosanitario.

Infatti il Distretto Sociosanitario rappresenta il centro di governo clinico oltre che di organizzazione e di erogazione di servizi, il polo d’integrazione sanitaria e sociosanitaria, il punto di riferimento unico per il cittadino per l’accesso a tutti i servizi sanitari e socio-sanitari nell’ambito territoriale.

Tra servizi già esistenti e servizi da implementare, il PTA di Trani sarà dotato di:
 Farmacia Territoriale
 Servizio di Medicina di Laboratorio Territoriale
 Centro Polifunzionale Territoriale con 10 MMG
 Area di Servizi di Emergenza/Urgenza composta da:
o Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica)
o Ambulatorio SCAP
o Punto di Primo Intervento Territoriale (PPIT)
o Servizio di 118
 Area di Front-Office con Info-Point e servizio di CUP-Ticket
 Servizio Dialisi/Punto Rene
 Unità di Raccolta Fissa
 Servizio di Radiologia con RMN
 Polo Didattico Universitario per la Medicina di Comunità con Salone Congressi
 Piastra Operatoria a valenza Aziendale
 Attività Specialistica di 1° e 2° livello – Piastra Ambulatoriale con:
o Ambulatori Distrettuali di:
 Cardiologia e Cardiologia Pediatrica
 Chirurgia
 Dermatologia
 Endocrinologia/Diabetologia
 Medicina dello Sport
 Neurologia
 Oculistica
 Otorinolaringoiatria
 Ortopedia
 Odontoiatria
 Urologia e
o Ambulatori a gestione ospedaliera di:
 Cardiologia
 Chirurgia
 Endoscopia/Gastroenterologia e Nutrizione
 Ginecologia
 Pneumologia e Medicina Interna
 Ortopedia
 Urologia
 Terapia del dolore
 Diabete Mellito e Malattie Cardio-Metaboliche
 Malattie dell’Apparato Respiratorio
 Allergologia
 Servizio di Medicina pre-natale con:
o Endoscopia ginecologica (istero-resettoscopia)
o Attività ambulatoriale di Ostetricia e Ginecologia
o Screening oncologico e ginecologico di 2° livello (colposcopia)
o Attività ambulatoriale di 3° livello (conizzazione)
 Ambulatorio Infermieristico
 Servizio di Oncoematologia
 Servizio di Pneumotisiologia
 Ospedale di Comunità con 10 posti letto
 Sistema complesso di Telemedicina
 Area di riabilitazione specialistica pediatrica ex art. 26.
In quanto esperienze pilota in Puglia, costituiscono punti di eccellenza del PTA di Trani le seguenti unità di offerta:
 La Piastra Operatoria che, essendo a valenza aziendale, costituisce punto di riferimento per tutta la chirurgia non ospedaliera della BAT
 L’Ospedale di Comunità con 10 posti letto che, essendo a conduzione diretta dei MMG, rappresenta una pratica di eccellenza nel campo della medicina di Continuità
 Il Polo Didattico Universitario specializzato in Medicina di Comunità che si pone quale punto di riferimento regionale per questa disciplina.
Nel PTA di Trani si intende inoltre valutare la possibilità di dare vita, ai sensi della Delibera 427 dell’11 marzo 2015, a una esperienza di sinergia pubblico-privato nel campo della riabilitazione di eccellenza, con particolare riferimento alla fascia di età pediatrica, che andrebbe a colmare una lacuna nel sistema di offerta di questa e di altre AASSLL.

Nel PTA di Trani avranno sede inoltre le direzioni di Distretto e di PTA con gli uffici annessi.

Trani narracci
 

PARTE SECONDA - La cittadella sociosanitaria presso l’ex Ospedaletto

Quello che definiamo “ex Ospedaletto Pediatrico di Trani” è in realtà un insieme di cinque distinti corpi di fabbrica, completamente autonomi e distinti, tenuti insieme da un parco caratterizzato da vegetazione secolare che è esso stesso una risorsa della città.

L’idea complessiva consiste nella realizzazione, nella struttura in questione, di un complesso coerente di strutture caratterizzate dalla comune appartenenza all’area sociosanitaria.

Il suddetto comune denominatore, diventando elemento aggregatore, consente di raggiungere almeno due grandi obiettivi:
- Evitare la deleteria, se eccessiva e immotivata, medicalizzazione di quei servizi che per loro natura necessitano di una presa in carico multidimensionale e integrata e ai quali spesso afferiscono cittadini che non sono portatori di istanze di tipo sanitario in senso stretto (si pensi alle famiglie che effettuano percorsi finalizzati alla adozione di minori).
- Moltiplicare l’efficacia dei servizi in questione, grazie alla creazione di un contesto al tempo stesso protetto e mirato ma anche integrato con la dimensione normale della città grazie al parco e non solo.

Complessivamente, tra servizi già esistenti e servizi da trasferire o implementare, nell’ex Ospedaletto verranno allocati i seguenti servizi:
 Centro di Salute Mentale
 Servizio di Neuropsichiatria Infantile
 Servizio Dipendenze Patologiche
 Consultorio Familiare con
o équipe Affido e Adozione
o équipe Abuso e Maltrattamento
 Centro Disturbi Cognitivi con
o Centro per le Demenze
o Centro per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento
o Centro per i Disturbi dello Spettro Autistico
 Centro Diurno per Anziani (ex Regolamento Regionale 4/2007)
 Sala Polivalente
 Spazi per l’integrazione sociale dei pazienti dei diversi servizi
 Bar, parco sociale e orto urbano.
Presso l’ex Ospedaletto restano, inoltre, allocati i vari uffici del Dipartimento di Prevenzione nelle sue due componenti Area Veterinaria e Area Medica.

Trani ospedale
 

PARTE TERZA - Le strutture aggiuntive

- Ex Ospedale degli Agostiniani
L’immobile in questione, sito in Piazza Gradenico, è stato in passato oggetto di una vertenza di natura amministrativa legata al mancato ritrasferimento dell’immobile ai sensi dell’art. 5 del D.Lgs. n. 502/1992.

Allo stato attuale l’immobile è ancora nella piena disponibilità e titolarità del Comune di Trani e l’Amministrazione comunale si rende disponibile a procedere col ritrasferimento del bene e a metterlo a disposizione della Direzione Generale per una ristrutturazione coerente con le future determinazioni da assumersi in sede di Cabina di Regia prevista dal Protocollo di Intesa.

In quest’ottica e in relazione alla destinazione che si deciderà di attribuire all’immobile in questione, l’Amministrazione comunale si rende disponibile a creare le condizioni di natura urbanistica affinché la ASL possa realizzare un parcheggio sotterraneo in Piazza Gradenico.

- Ex Casa di Riposo Vittorio Emanuele (Cappuccini)
Sempre in funzione della possibilità di moltiplicare le strutture a disposizione dei cittadini ed anche di favorire il decentramento dei servizi e degli uffici, l’Amministrazione comunale si rende disponibile a trasferire alla ASL una porzione dell’immobile della ex Casa di Riposo Vittorio Emanuele (anche detta “dei Cappuccini”) consistente:
 nel terreno retrostante
e/o
 in una o più aree dell’immobile storico: in questo caso, in considerazione della storia e della destinazione dell’immobile, l’Amministrazione comunale porrebbe un vincolo a favore della destinazione a servizi sociosanitari per anziani, ad esempio uno o due Centri Diurni per Anziani (così come normati dal Regolamento 4/2007 della Regione Puglia).

PARTE QUARTA - Gli allegati tecnici

 

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