Ilva, Emiliano è pronto a incontrare Gentiloni per chiarire le ragioni ricorso - Affaritaliani.it

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Ilva, Emiliano è pronto a incontrare Gentiloni per chiarire le ragioni ricorso

Michele Emiliano risponde al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, dicendosi a disposizione per chiarire le ragioni del ricorso sulll'Ilva

Il presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, chiede a tutti i partecipanti - Regione Puglia e Comune di Taranto compresi - a riprendere il dialogo al tavolo per l'Ilva. E nel contempo esorta gli attori dinanzi al TAR a ritirare il ricorso, per dar modo a chi di dovere di intraprendere l'azione di risanamento ambientale "vitale" per la città di Taranto, facendo appello “Alla responsabilità e alla sensibilità istituzionale” del governatore pugliese, Michele Emiliano, e del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci.

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Immediata la risposta del Presidente della Regione Puglia che si dice: "A disposizione del presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, ove voglia incontrarlo per illustrargli le ragioni del ricorso e il punto di vista della Regione Puglia sul piano industriale e sul piano ambientale dell'Ilva di Taranto".

"Il ricorso - ribadisce il Governatore - ha il fine esclusivo di tutelare la salute dei cittadini e dei lavoratori da uno stabilimento per il quale è attualmente in corso un processo penale per disastro ambientale e avvelenamento di sostanze alimentari davanti alla Corte d'Assise di Taranto e per il quale occorre impedire che le condotte di reato siano reiterate".

L'intervento del presidente del Consiglio si è reso necessario anche per la 'piega tendente a deriva' che gli eventi stavano prendendo, dopo la convocazione al MISE, il 10 gennaio, di un secondo tavolo - di nuovo senza Regione Puglia e Comune di Taranto, con minaccia di chiusura dell'Ilva dal 9 gennaio - per avviare il confronto sulle unità produttive. Interviste a margine. A cui aveva fatto seguito altra convocazione a Taranto di un tavolo di discussione senza il ministro Calenda.

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Nel frattempo il consigliere regionale e Segretario regionale pugliese del PD, Marco Lacarra, dichiara in una nota diffusa: “Appoggio e condivido l’appello del premier Gentiloni al presidente Emiliano e al sindaco Melucci a ritirare il ricorso al Tar sul decreto Ilva, nel solo ed esclusivo interesse dell’ambiente e dei lavoratori. Credo che sia ora di mettere fine al dissidio tra governo regionale e nazionale sulla questione e, in tal senso, il presidente del Consiglio è la migliore garanzia per l’avvio di un confronto sulle questioni che la Regione Puglia ha sollevato e che sono alla base del ricorso davanti al tribunale amministrativo di Lecce”. 

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Mentre dal centrodestra fa sentire la sua voce Luigi d'Ambrosio Lettieri (Noi con l'Italia): “Questo non è solo un Paese dove non esiste una visione industriale. È anche un Paese dove è possibile che i litigi interni al partito di maggioranza relativa al governo, cioè il Pd, tengano in scacco la vita di lavoratori e famiglie, nonché la salute di tante persone".

"Se non fosse stato così - aggiunge Lettieri - a quest’ora la questione Ilva, sotto il profilo sanitario-ambientale quanto produttivo e occupazionale, avrebbe trovato una sintesi equa e rispettosa dei diritti di tutti. Siamo alla follia".
 
"All’Ilva, ai lavoratori, alla città di Taranto, al Paese, al Sud non servono governi ostaggio delle beghe interne - ​conclude d'Ambrosio Lettieri - né presidenti di Regione che giocano a braccio di ferro. Servono serietà, buonsenso e responsabilità”.

​(gelormini@affaritaliani.it)

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Pubblicato sul tema: Ilva, Giustizia per Taranto: 'Governo, i ricatti a favore dei creditori'