Jannis Kounellis per
la Focara di Novoli 2015
Sarà Jannis Kounellis a modellare la Fòcara 2015. L’arte povera del noto scultore greco plasmerà la struttura portante dell’edizione 2015 del monumentale falò di legna che il 16 gennaio di ogni anno brucia nella terra di Novoli, nel cuore del Salento.
Kounellis si occuperà, sotto la direzione artistica di Giacomo Zaza, del progetto di installazione del falò, di una serigrafia e di un multiplo d’autore, ossia un’opera progettuale in tiratura limitata il cui contenuto farà stretto riferimento all’evento novolese. Inoltre, il Palazzo Baronale di Novoli accoglierà, nei “giorni del fuoco”, una sua installazione site-specific, mentre un libro realizzato ad hoc raccoglierà tutti i dettagli dell’intero progetto.
La festa del fuoco, dedicata a Sant’Antonio Abate e dove a fare da padrona è da secoli l’accensione della montagna di legna, sceglie, da alcuni anni, di legarsi in maniera diretta con l’arte contemporanea, venendo rilanciata anche come “FocarArte”, per tramite di un ricco progetto coordinato da Toti Carpentieri, e che ha visto nella passata edizione l’architetto e scultore giapponese Hidetoshi Nagasawa impegnato nel ruolo che il prossimo gennaio sarà di Kounellis.

Per lo scultore greco la maestosità dell’opera che andrà a progettare è la forza della vita, simbolo emblematico della grandezza dell’uomo, il cui fuoco non interpreta la morte ma la rinascita. A comporre il monumentale falò dalla forma conica, sono circa 80 mila fascine di legna, posizionate ad una ad una per tramite del solo agire umano, da parte di volontari del posto che, mossi dallo spirito della devozione cristiana, per mesi lavorano alla realizzazione dell’opera. Su scale di legno poggiate sul falò che cresce, e che giocoforza si allungano con l’avanzare del lavoro, decine di volontari, nei giorni antecedenti alla festa, si predispongono in una sorta di fila indiana, mettendo in atto il “passamano” infinito delle fascine di legna.
Esempio emblematico di quel poco di ognuno che contribuisce a realizzare quel grande e maestoso che ogni anno è la Focara, entrata ormai nel patrimonio Unesco. Il suo fuoco è per i novolesi un atto propiziatorio, che prendendo forma nei primi giorni dell’anno, accoglie le speranze di un futuro di salute e prosperità. Raccogliendo a sé storia, tradizione, religione e folklore, l’evento è destinato a lasciare, ogni anno, un segno indelebile tra le più belle pagine della storia del Salento.