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'La Musica contro il Silenzio' anche a Bari per cantare esortando la Pace
Anche da Bari, la musica si alza contro il silenzio. Un’orchestra spontanea di voci, strumenti e cuori uniti per la Palestina.

Anche da Bari, la musica si alza contro il silenzio. Un’orchestra spontanea di voci, strumenti e cuori uniti per la Palestina, in una piazza che oggi ha scelto di non voltarsi dall’altra parte.
Lunedì 16 giugno la manifestazione fa tappa a Bari, in Via Sparano (nei pressi della chiesa di San Ferdinando) alle ore 18. Circa 150 musicisti per liberare la musica contro il silenzio.

La nota degli organizzatori: "La nostra MUSICA per rompere il SILENZIO omertoso e complice delle Istituzioni di fronte al genocidio perpetrato dal sistema sionista nei confronti del popolo palestinese.
L’idea nasce a Firenze pochi giorni fa, da un messaggio e un passaparola tra i corridoi del Teatro del Maggio Fiorentino e dell’Orchestra della Toscana. Qualche scambio su WhatsApp, un incontro in un bar e, nel giro di poche ore, viene elaborato il primo comunicato, aperto il profilo instagram e quello facebook, vengono coinvolti amici e colleghi a Genova, Palermo e Bologna, poi si aggiungono da Torino, Milano, Roma.
All’inizio doveva essere un semplice flashmob, ma diventa subito un Movimento il cui motto recita “Basta stare in silenzio, facciamoci sentire!”: nasce così “LA MUSICA CONTRO IL SILENZIO”. Viene deciso di proporre una manifestazione musicale nazionale, in cui musicisti, cantanti, strumentisti, professionisti, dilettanti, amatori e chiunque voglia partecipare con la propria voce e il proprio ritmo, potrà intonare insieme agli altri i brani selezionati unitariamente o in funzione delle necessità di ogni piazza: canti popolari palestinesi, estratti dal Requiem di Mozart (in onore delle vittime del massacro), Bella Ciao (come canto di Resistenza), etc...
Vuole essere sì una manifestazione apartitica, che accoglie il supporto soltanto dalle associazioni umanitarie e nate a sostegno della causa palestinese, ma anche una manifestazione assolutamente politica, nel senso più classico e genuino del termine. Si canterà contro il silenzio delle nostre istituzioni, si suonerà contro il massacro che sta subendo il popolo palestinese: saremo un'unica voce per la libertà, per la giustizia e per il diritto sacrosanto di ogni popolo a resistere contro ogni forma di oppressione, sopruso e violenza. In un paio di giorni l’iniziativa è diventata virale nel mondo musicale italiano, ma non solo.

Se ne parla in tutti i luoghi di musica. Le persone si aggiungono a centinaia sui vari gruppi whatsapp. Migliaia di contatti, visualizzazioni, followers, nuove città aderiscono ogni giorno e tutti si prodigano per organizzare, chiedere le autorizzazioni, divulgare, cercare gli spartiti musicali e contribuire all'organizzazione di questo evento, ognuno con la propria esperienza.
Firenze, città da cui è partita l'iniziativa, che crea unità di intenti, azioni e concetti chiave, è stata la prima a manifestare l'1 giugno in Piazza Santa Maria Novella. Nella stessa giornata Palermo e Torino; a seguire Genova, Bologna, Roma, Milano, Cagliari, e poi anche a Bari, Brindisi, Napoli, Como, Bolzano, Trento, Salerno, Sassari... Venite a suonare con noi! Non serve essere musicisti, serve esserci!
Restiamo umani!"
Per info: SETTANNI GIUSEPPE (referente Bari) 3475719812
(gelormini@gmail.com)