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'La Nuova Via della Seta' opportunità imperdibile per la Puglia

L'assessore regionale allo Sviluppo Economico Mino Borraccino:"La Nuova Via della Seta è una grande opportunità per la Puglia, sarebbe incomprensibile perderla"

In una nota diffusa, l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia,  Mino Borraccino, a proposito degli accordi commerciali tra Italia e Cina ha dichiarato: “Almeno dal 2017 si sa che la Cina intende mettere in campo un piano di investimenti plurimiliardario in Italia per la nuova “Via della Seta”, il maxi progetto di collegamento infrastrutturale, marittimo e terrestre, tra Asia e Europa".

borraccino cosimo

"Ora, nell’imminenza dell’arrivo a Roma del Presidente Xi Jinping per siglare l’adesione dell’Italia al progetto - ha aggiunto Borraccino - si rinnova il nostro rammarico  per l'esclusione dei porti pugliesi, inspiegabilmente esclusi dall'itinerario".

"La Regione Puglia già da tempo ha costruito e rafforzato una serie di rapporti commerciali e di partenariati con la Cina, perfettamente inquadrabili nel quadro strategico della "Nuova via della Seta", con reciproci vantaggi per il mondo imprenditoriale e della ricerca".

"In coerenza con quanto più volte segnalato al Governo - ha ribadito Borraccino - ritengo di dover ricordare che non comprendiamo perché gli approdi della "Nuova via della Seta" debbano essere i porti del Nord, saltando i porti pugliesi, e segnatamente quello di Taranto, prospiciente al Canale di Suez, dotato di infrastrutture in grado di affrontare gli impegni derivanti dai traffici navali previsti, e fulcro della Zona Economica Speciale già avviata dal Governo".

via della seta
 

Sono tantissime le partnership strategiche fra aziende italiane e cinesi, che creano opportunità di crescita per le eccellenze del made in Italy contribuendo a sviluppare nuovi mercati in Cina."Faccio appello, pertanto, al premier Conte e alla Ministra per il Sud, Barbara Lezzi - ha concluso Borraccino - entrambi pugliesi, ad approfondire la questione, nell’interesse della Puglia”.

Spicca in questi giorni il settore delle crociere, che si presenta come uno degli esempi più promettenti. Costa Crociere, infatti, ha preso in consegna una nuova nave progettata appositamente per il mercato cinese, mentre Carnival Corporation ha sottoscritto una joint venture con CSSC, una delle più grandi aziende cinesi di costruzioni navali.

Seta Taranto

Dal forum tenutosi presso il Palazzo dei Congressi della Stazione Marittima Trieste, dal titolo “The China-Italy business relationship - partnerships building the future”, promosso dalla Fondazione Italia Cina e dal Gruppo Costa Crociere, in collaborazione con PwC Italia, è emerso come stiano crescendo le relazioni commerciali sull’asse Italia-Cina e le partnership strategiche quale modello di sviluppo vincente per entrambi i Paesi.

costa crociere ape (6)

I dati parlano chiaro: nel periodo 2000-2017 il Paese del Dragone ha investito in Italia 13,7 miliardi di euro posizionandoci al terzo posto quale nazione europea di destinazione delle risorse cinesi dopo UK e Germania. Non solo. Secondo i dati elaborati dalla Fondazione Italia Cina sono oltre 600 le aziende italiane a capitale cinese principalmente nei settori chiave del Made in Italy. Queste aziende generano quasi 18 miliardi di euro di fatturato e impiegano più di 30 mila dipendenti.

cina italia

Ma ben superiori sono le aziende cinesi a capitale italiano: oltre 2000 per un totale di 160.000 dipendenti in Cina e giro d’affari complessivo di 25 miliardi di euro. Non vanno poi sottovalutati i benefici derivanti dall’interscambio commerciale tra i due Paesi, consolidato ormai sopra la soglia dei 50 miliardi di dollari annui e contraddistinto da un trend di crescita delle esportazioni italiane maggiore rispetto all’aumento delle importazioni dalla Cina.

(gelormini@affaritaliani.it)

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Pubblicato sul tema in precedenza: De Sarlo: 'Le vie della seta e il Porto di Taranto perduto'

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