Lacarra: 'Sì la Puglia ha
compreso importanza riforma'
Lacarra (Pd): “La Puglia ha compreso l’importanza della riforma”
“La Puglia non delude mai ed anche in questa campagna per il referendum costituzionale si sta dimostrando una comunità matura e consapevole”. Con queste parole il segretario regionale del Partito Democratico della Puglia, Marco Lacarra, ha commentato la risposta del territorio ai numerosi eventi che si sono svolti nelle ultime settimane in tutta la regione. Incontri e confronti, per entrare nel merito della riforma costituzionale, che hanno impegnato anche - in prima persona - il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, ed il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Luca Lotti.
“La risposta dei pugliesi - ha detto Lacarra - è stata più che positiva. C’è stata grande partecipazione a Bari come anche a Foggia, Lecce, Brindisi e Taranto. In tanti sono intervenuti agli eventi organizzati dal PD regionale con l’entusiasmo e la voglia di comprendere meglio questa riforma, per un voto consapevole, informato e cosciente. Dall’altra parte della barricata ci sono, invece, coloro che sperano nell’immobilismo del Paese. Sono tutti concentrati a fare propaganda paventando ridicole quanto assurde derive oligarchiche perché è troppo difficile accettare che qualcun altro possa riuscire in quello in cui si è falliti in tanti anni di governo”.
“In queste settimane di incontri in tutta la regione - ha aggiunto Lacarra - ho visto grande entusiasmo per il sì. I cittadini hanno compreso che questa è un’occasione imperdibile per attuare quel cambiamento che aspettiamo da venti anni e che oggi più che mai è necessario per far ripartire il Paese. Perché le ragioni per votare sì al referendum sono numerosissime. In ballo non ci sono soltanto la semplificazione e la riduzione dei tempi e dei costi della politica. Con questo referendum il popolo italiano può finalmente dimostrare all’Europa che abbiamo la forza e le capacità per tenere il passo che altri Paesi meglio attrezzati ci impongono e che vogliamo le riforme perché siamo stanchi di essere considerati il fanalino di coda di questa locomotiva”.