Latiano (Br), studenti del Politecnico
di Bari riprogetteranno la città
Saranno gli studenti del Politecnico di Bari a riprogettare la città di Latiano (Br)
Saranno 20 studenti del Politecnico di Bari, 10 di Ingengeria e altrettanti di Architettura, a occuparsi del progetto di rigenerazione urbana di Latiano (Brindisi), comune che dal 3 al 14 luglio prossimi ospiterà "'Re-think Latiano', laboratorio innovativo dedicato alla riprogettazione del proprio territorio".

Lo hanno annunciato, a Bari, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano; l'assessore regionale all'Urbanistica, Anna Maria Curcuruto; il rettore del Politecnico di Bari, Eugenio Di Sciascio; e il sindaco di Latiano, Cosimo Maiorano.
L'iniziativa è stata promossa dall'associazione culturale 'L'Isola che non c'è' in collaborazione con Federalberghi Brindisi, con l'obiettivo di raccogliere idee e trasformarle in progetti per modernizzare la città, arricchendola di nuove strutture e spazi sul modello delle 'Smart cities'.

"E' una bella occasione per i giovani - ha detto Emiliano - che ci ricordano che si può costruire diversamente e progettare l'urbanistica in modo differente. Quelli che sembrano interessi irrinunciabili in realtà non contano nulla. Ciò che conta è la memoria che viene tramandata".
Curcuruto ha ricordato che Latiano "Sta elaborando il programma insieme alle città di Oria e Mesagne: tutti questi elementi, la partecipazione dell'associazione culturale e della Federalberghi - ha rilevato - danno premialità perché il bando è stato concepito proprio per avere la partecipazione attiva della popolazione, e in questo caso l'elemento fortissimo è anche la presenza del Politecnico".
"Supportiamo volentieri questa iniziativa sul piano scientifico - ha commentato Di Sciascio - perché ci consente di dare un contributo allo sviluppo del territorio mettendo a frutto le capacità e l'inventiva dei nostri giovani talenti: come unico Politecnico nel Sud siamo fortemente impegnati nella costruzione e nel rafforzamento di un rapporto anche con gli enti e le istituzioni che vogliano fare innovazione".

"Latiano ha bisogno di un piano urbanistico che la proietti verso il futuro - ha concluso Maiorano - ma che allo stesso tempo sia saldamente ancorato alla sua identità e ne rispetti la memoria".