Lunetta Franco - Legambiente: "Attivare i controlli"

Dott.ssa Lunetta Franco, si aspettava l'arresto del presidente Florido o, immaginava ci fossero problemi ed abusi nella discarica Mater Gratiae?
Negli ultimi tempi correvano voci, per cui: no, l'arresto non mi ha sorpreso.
In cosa consiste il problema di questa discarica?
La questione è complessa. Noi già nell'agosto del 2011 avevamo segnalato il problema dell'uso errato delle discariche ma in quell'anno l'Ilva ottenne l'AIA (ovvero la certificazione ambientale integrata) perché in questa non vennero comprese proprio le discariche. Problema risolto con la seconda AIA e qui intervengono i controlli “inquisiti”. Dopo la nostra sollecitazione per una verifica sulle discariche, ci avevano assicurato che avrebbero effettuato controlli entro gennaio 2013, ma sono passati mesi dalla scadenza.
Nel maggio 2011 l'assessore regionale Nicastro ha parlato in commissione di un “Piano regionale per la bonifica delle aree inquinate”: un documento dove si attestava il grave inquinamento delle falde acquifere pugliesi. Il problema potrebbe riguardare anche quelle di Taranto con infiltrazioni dalla Mater Gratiae?
No, non credo per la qualità dei rifiuti. Parliamo di rifiuti speciali come rottami di ferro, non di rifiuti altamente tossici o peggio. La discarica deve essere controllata, monitorata, ma non ci sono pericoli per la salute.
Come se ne esce?
Con controlli seri. Sembra che Florido abbia esercitato pressioni su dirigenti del settore Ecologia e Ambiente della Provincia di Taranto, per il rilascio delle autorizzazioni per la discarica, anche se mancavano i requisiti tecnico-giuridici e questo perché l'Ilva si era rifiutata di pagare la fideiussione richiesta dalla Provincia, come garanzia per i lavori di bonifica ambientale. Garanzia da far valere nell'eventualità che lo stabilimento venga dismesso.