Mongolfiera dell'illegalità
Curia di Bari, nota dura
La dura nota della Curia Arcivescovile di Bari-Bitonto sulla mongolfiera dell'illegalità a Valenzano
L'incresciosa vicenda della cosiddetta "mongolfiera dell'illegalità" di Valenzano (Ba) continua a registrare prese di posizione e interventi di censura. A quelli di Dario Ginefra (Pd), che per primo ha denunciato quanto accaduto durante la festa patronale alle porte di Bari, e del senatore Dario Stefàno, si aggiunge la dura nota della Curia di Bari.
"In riferimento alla deprecabile vicenda accaduta durante la recente festa del Santo Patrono in Valenzano - recita la nota - la Curia Arcivescovile di Bari-Bitonto, nel manifestare dolore e condanna, unitamente alla propria totale estraneità all’accaduto, insieme a quella del parroco, esprime piena fiducia negli organi inquirenti affinché sia fatta piena luce sulla triste vicenda. Auspica che la magistratura possa poi intervenire secondo giustizia".
"Nel ribadire che è sempre un atto blasfemo e motivo di scandalo quello di infiltrare messaggi criminali in manifestazioni religiose - si precisa con fermezza dalla Curia - la Chiesa di Bari-Bitonto si dissocia fermamente dall’opera di chi non ha nulla a che vedere con la sana religiosità popolare. Dio abbia misericordia di quanti sbagliano e sostenga i sani propositi delle persone buone".
Così commenta la nota l'onorevole Dario Ginefra: "Il comunicato di condanna per i fatti di Valenzano - diramato dall'Arcidiocesi di Bari-Bitonto - con il quale non solo si sono prese le distanze per l'accaduto, ma si è definito 'blasfemo e motivo di scandalo quello di infiltrare messaggi criminali in manifestazioni religiose', è di conforto per tutti coloro che si battono per la legalità e per il contrasto alle nostre mafie".
"Sarà mia cura chiedere alla Presidente Rosy Bindi - aggiunge Ginefra - di assumere la vicenda valenzanese come esemplare per un approfondimento della Commissione Antimafia, per valutare l'opportunità di prevedere nuove misure che possano corresponsabilizzare i comitati feste patronali a svolgere una funzione attiva e collaborativa, per prevenire il reiterarsi di tali episodi che, oltre a rappresentare un messaggio di potere delle nostre mafie nelle comunità, offendono il sentimento dei tantissimi che in modo inconsapevole vengono coinvolti in simili iniziative blasfeme e illegali".
Incisiva e lucida anche la riflessione di don Rocco d'Ambrosio, dell'Asspociazione Cercasi un fine: "La recente vicenda di Valenzano (Ba) pone seri interrogativi alle comunità, ai pastori e ai fedeli laici. Il magistero ecclesiale, da ultimo quello di papa Francesco, non lascia ombra di dubbio sul dire un NO fermo e deciso a ogni forma di collaborazione, collusione e finanziamento della criminalità organizzata. Tuttavia il ripetersi di certi eventi ci sprona a essere sempre vigili con una presenza profetica che dice NO a tutte le mafie e con un impegno formativo serio nell'educare a testimoniare il Vangelo della giustizia e della legalità".
(gelormini@affaritaliani.it)
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Pubblicato sul tema: Valenzano, Ginefra (Pd) e la mongolfiera dell'illegalità