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Mons. Giuseppe Giuliano Neo vescovo di Lucera-Troia

Il Papa ha nominato vescovo di Lucera-Troia monsignor Giuseppe Giuliano, del clero della diocesi di Nola, parroco e docente di teologia morale. La comunicazione è stata letta dall'Amministratore diocesano, Mons. Ciro Fanelli, nella Cattedrale di Lucera - in cui erano stati convocati Clero e Comunità Diocesana - insieme alla lettera del nuovo Pastore ai fedeli del Subappennino Dauno.

Mons. Giuseppe Giuliano è nato a Napoli il 28 giugno 1951. Dopo la maturità classica, ha intrapreso gli studi di medicina, interrotti per entrare in Seminario. Come alunno del Collegio Capranica ha frequentato la Pontificia Università Gregoriana, dove ha conseguito la licenza in teologia morale.

È stato ordinato sacerdote il 16 maggio 1982 per la diocesi di Nola. Dopo l’ordinazione presbiterale, è stato tra l’altro assistente diocesano del settore giovani di Azione Cattolica, incaricato diocesano della pastorale giovanile, direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “G. Duns Scoto” di Nola, rettore del Seminario vescovile e direttore del Centro diocesano vocazioni, assistente diocesano unitario di Azione Cattolica e del Movimento ecclesiale di impegno culturale, assistente nazionale dell’Azione Cattolica Ragazzi (1996-2002), direttore dell’Ufficio catechistico diocesano.

Lucera Troia
 

Dal 2000 è cappellano di Sua Santità. Attualmente è parroco della parrocchia San Giorgio in Somma Vesuviana (dal 2003), assistente spirituale diocesano dei Medici Cattolici (dal 1995), docente di teologia morale fondamentale all’Issr di Nola. Ha scritto articoli di teologia morale ed ha pubblicato libri di devozione e di omelie.

La consacrazione episcopale è stata fissata per il 27 dicembre 2016 nella Basilica Cattedrale di Nola, come sottolineato con commozione dallo stesso monsignor Giuliano, e sarà presieduta dall'Arcivescoso ad personam, S.E. Mons. Beniamino DEPALMA, Vescovo di Nola e già Arcivescovo di Amalfi-Cava de' Tirreni. Membro della Commissione episcopale per la Liturgia, pugliese: nativo di Giovinazzo (Ba).

"Esultante la Chiesa di Nola - ha dichiarato lo stesso Mons. Depalma - ringrazia Papa Francesco per aver pensato ad un suo figlio, monsignor Giuseppe Giuliano, come Vescovo e Pastore della Chiesa sorella di Lucera-Troia. Al confratello, chiamato ad esercitare il ministero episcopale, assicuriamo la preghiera e l’affetto e lo ringraziamo per il ministero svolto per la nostra Chiesa locale".

"Questi ultimi giorni - ha commentato monsignor Giuliano dopo l’annuncio - sono stati di rigoroso segreto. Così il silenzio ha favorito la memoria ed anche il rendimento di grazie. La memoria dei volti incontrati in questa Chiesa di Nola, la mia Chiesa da sempre amata. La mia Chiesa, la Chiesa di Nola, popolo impegnativo e scarnificante: a tutti i suoi figli chiedo scusa per le negligenze e le deficienze. Per tutti non cesserò di rendere grazie al Signore, invocando per ciascuno tempi di pace e di misericordia".

Giuliano Vescovo2
 

 

La lettera ai fedeli della Diocesi Lucera-Troia

 

Alla santa Chiesa di Dio che è in Lucera-Troia
 
 
"Era Alfonso in età di sessantasei anni. Quando credeva ... esser prossimo alla morte, e disporsi per quel passaggio, Iddio, con un tratto di provvidenza, lo richiama a nuova vita, e l'investe di nuovo zelo, per altre opere di sua maggior gloria" (Antonio M. Tannoia).
        
         Fatte le debite proporzioni tra la mia personale pochezza e la sua gigantesca santità, mi conforta un possibile accostamento a sant'Alfonso Maria de' Liguori. E mi conforta, altresì e ancora di più, la certezza che il passaggio episcopale della mia vita è stato voluto dalla Sapienza divina insistentemente invocata e quasi costretta dal popolo di Dio che con il suo fiuto di fede mi ha, sempre e molto, avvolto e sostenuto in tanti, non facili, anni di silenzioso ed impegnativo lavoro apostolico.
        
         Così mi presento a voi, amici e figli già carissimi, certamente intimidito ma anche fiducioso di poter servire la vostra gioia e prendere parte alle fatiche generose dei molti testimoni che hanno assecondato la grazia divina nel costruire la santa Chiesa di Lucera-Troia.
        
         Non sono giovane, anche se ho sempre lavorato con i giovani. Non sono dotto, anche se ho da sempre insegnato. Non sono santo, anche se ho incontrato lungo la mia non breve esistenza molteplici prodigi di santità e numerose persone e situazioni che mi hanno ricordato, con decisione, l'unica cosa che davvero conta: l'assoluto di Dio che con la sua misericordia dona la vita e la fede, sostiene la speranza e dilata la carità, fascia le ferite e asciuga le lacrime, rialza dalle cadute e conduce con infinta tenerezza verso la pienezza dell'amore.
 
         Sia dunque benedetto Dio che ci ha scelti e benedetti – scelti e benedetti voi per me, scelto e benedetto me per voi – con ogni benedizione nei cieli in Cristo e ci consola in ogni nostra tribolazione perché anche noi possiamo consolare quelli che si trovano in ogni genere di afflizione con la consolazione con cui noi stessi siamo consolati da Dio.
 
         Sia benedetto il Pastore dei pastori per questa nostra Chiesa, per i suoi vescovi – tra cui in ultimo, ma non da ultimo, il venerato monsignor Domenico – per i presbiteri e i diaconi, dedicati come sono al servizio del Vangelo nella comunità cristiana e nel territorio umano.
        
         Sia benedetto il Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso, per le famiglie che vanno d'accordo nel vicendevole amore degli sposi e nel servizio alla vita dei loro figli. E per i giovani che, con le loro inquietudini e le loro domande inespresse, rendono la vita meno facile a chi è tentato dalla sazietà delle cose. E per i consacrati nella evangelica povertà-castità-obbedienza, segno del Regno che apre il tempo al compimento della storia, oltre il tempo.
        
         Sia benedetto il Padre della gloria che ha voluto la Chiesa – la bella Chiesa di oggi, la Chiesa di Papa Francesco! – quale casa di misericordia e ospedale da campo per le tante fragilità e le piaghe dolorose nostre e dei nostri contemporanei.
 
         Al Padre che è infinitamente benevolo e provvidente, al Figlio primogenito di quelli che sono chiamati alla risurrezione, allo Spirito di santità e di grazia ogni onore e gloria nei secoli dei secoli.
         Amen. Amen.
 
 
Nola, 20 ottobre 2016
                                                                 
                                                                           Giuseppe Giuliano
                                                                           vescovo eletto

 

(gelormini@affaritaliani.it)

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