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‘My Name is East, My Name is West’
L’arte duale di Dario Cufaro Petroni
My Name is East, My Name is West" la Mostra a Bari di dipinti, schizzi e liriche di Davide Cufaro Petroni

"My Name is East, My Name is West": è tutta in questa sorta di Viaggio artistico tra Oriente e Occidente, la Mostra di dipinti, schizzi e liriche di Davide Cufaro Petroni, che è anche testimonianza al contempo concreta e metaforica del ciclo della vita, nonché del percorso planetario terrestre: movimento contemporaneamente rotatorio (sul proprio asse) e rivoluzionario (tracciando l’orbita intorno al sole), che ispira lo spaesamento mistico dei danzatori dervishi e le loro roteanti coreografie senza tempo e senza confini.

La Mostra a cura di Marina Corazziari, CEO di Spazio Art d'Or (Associazione per la promozione delle Eccellenze del Made in Italy) - dopo il successo riscosso a Palazzo Valentini a Roma - è approdata in una veste rinnovata, nell’Auditorium ANMIG Casa del Mutilato a Bari, dove resterà aperta fino al 31 ottobre 2025.

L’esposizione presenta una serie di disegni a matita in bianco e nero che catturano l'essenza di Istanbul, una città profondamente amata dall'artista. Avendo vissuto lì per diversi anni, Cufaro Petroni ha trovato in essa un'inesauribile fonte di ispirazione, affascinato dal suo mistero e dalla sua storia millenaria. Ma anche dalla luce dorata che accende tramonti da ‘Le mille e una notte’, per poi brillare come il diamante di Topkapi nei riverberi del mattino successivo. La stessa si arricchisce, inoltre, di un autentico abito antico turco, completo di copricapo e di un mantello di seta rosso firmato dalla stilista Sladana Krstic, impreziosito dalle creazioni orafe di Marina Corazziari.












La performance messa in scena nel week-end centrale di ottobre, al centro della Mostra, ha presentato una suggestiva interpretazione del reading teatrale “Breviario Mediterraneo” a cura di Paola Martelli (ispirato alle pagine di Predrag Matvejević), declamato a due voci con Davide Cufaro Petroni. Preceduta da un “dialogo a tre” su Istanbul, la Turchia e il Mediterraneo tra il Direttore di Affaritaliani.it/Puglia, Antonio V. Gelormini - Scrittore e divulgatore; l'Avv. Angela Maria Bitonti - Presidente Nazionale ADU Diritti Umani e Avvocato immigrazionista specializzata in Protezione internazionale, nonché in Tutela dei Diritti dinanzi alla Corte Europea di Strasburgo; e l’Autore.












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Un’occasione per rivivere la dualità di un Paese e di una capitale ammirati, ma alla lunga trascurati dal Vecchio Continente, nonostante gli antichi legami con un profugo che segnò le origini della grande Roma (Enea); le simmetrie storiche tra la sua Truva e la Troia in Puglia; il filo d’Arianna che legava Roma, Costantinopoli e Bisanzio, fino all’inimmaginabile avventura devozionale che portò il Vescovo Nicola di Myra - tra i protagonisti del Concilio di Nicea (325 d.C.) - a diventare il patrono di Bari: destinato a tener saldo "da migrante" il vincolo con la tradizione ortodossa: incrinato dallo Scisma del 1054.

Vivere e perdersi lungo l'esposizione significa intraprendere un viaggio affascinante attraverso le immagini accattivanti realizzate dall'artista, immergendosi nello splendore di una città secolare che testimonia la grandezza di una civiltà con quanto è stata capace di creare. Il visitatore, infatti, è invitato a vivere la bellezza urbana attraverso un ventaglio di prospettive – siano quelle del pilota di aereo, del cittadino turco o del turista pellegrino di bellezza - quasi percependo la sensazione di navigare sul Bosforo o di passeggiare tra le sue strade storiche, in un'armoniosa fusione tra Oriente e Occidente.

L'iniziativa ha trovato accoglienza grazie a Nico Bufi, Presidente Regionale ANMIG Puglia, e Anna Dentamaro, Presidente della Sezione di Bari. L'evento vanta la collaborazione di partner d'eccellenza, tra cui Emanuele Ventura (Presidente di Cultura e Armonia) e Giovanna D'Andrea (Presidente di Willy Tecnology).
(gelormini@gmail.com)