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Ostuni, l'Europa dei FESR e FSE e le opportunità per la Puglia

Iniziata ad Ostuni la tre giornate di lavoro (23/24/25 novembre) dedicate alla riunione annuale 2016 tra la Commissione Europea e le Autorità di gestione dei Programmi Operativi FESR e FSE 2014-2020.

L'incontro, alla cui fase d'avvio ha partecipato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, riveste particolare rilievo sia per fare il punto su quanto già svolto nella programmazione 2007-2013, sull’impegno profuso dai vari attori e interlocutori coinvolti, sia per proseguire il confronto strategico sugli obiettivi e traguardi della programmazione 2014-2020 in coerenza con gli obiettivi di Europa 2020.

Foto3 Eemiliano a incontro commissione europea e autorità di gestione PO FESR e FSE 14 20 1
 

Presenti alla tre giorni di riunione annuale 2016, i rappresentanti dello Stato Italiano con i vertici del Dipartimento per le politiche di coesione e dell’Agenzia per la Coesione territoriale, i rappresentanti delle Amministrazioni centrali e regionali e le Autorità di Gestione dei Programmi operativi regionali e nazionali.

“E’ emozionante ospitare questa riunione - ha detto il Presidente Emiliano - è un’occasione di incontro tra tutti coloro che si occupano di FESR e di FSE per definirne la strategia complessiva. Osservare questa mattina i rappresentanti delle regioni italiane che sono dentro l’Unione europea con convinzione, determinazione, passione e consapevolezza è stata una immagine per me meravigliosa. Una immagine contemporaneamente solenne, amichevole e determinata. Avere l’onore e la felicità di ospitarvi dunque è una motivazione in più per continuare il nostro lavoro”.  

“La gran parte del programma della Regione Puglia, Una lunga vita felice – ha sottolineato Emiliano - si regge e ha possibilità di essere realizzato grazie ai programmi d investimento dei fondi europei. Ecco perché il mio ringraziamento non è formale ma sostanziale. Voi rappresentate un esempio della riduzione della complessità senza banalizzazioni. Quando la complessità viene risolta banalizzando il reale si ottengono effetti perversi che i paesi dell’Unione europea purtroppo tristemente conoscono”.

“Grazie agli investimenti europei - ha continuato il Presidente - abbiamo attutito negli anni scorsi gli effetti della più grave crisi economica, crisi tuttora presente perché siamo ancora il paese con la maggiore difficoltà e con il differenziale più ampio tra nord e sud. Per il mezzogiorno, ma anche per l’Unione europea, il superamento di questo differenziale è un elemento strategico. Noi ci stiamo impegnando al massimo utilizzando tutte le occasione che l’Unione europea ci concede. Ad esempio oggi noi ci siamo impegnati nella definizione di una misura che si chiama RED che tende a favorire occupazione, innovazione e soprattutto è una misura non assistenziale ma di politica attiva del lavoro per reinserire nel mondo del lavoro soggetti che, a causa della crisi economica, estromessi dal lavoro”.

“Noi stiamo provando ad avere una connessione forte e chiara tra Fesr e Fse - ha detto Emiliano - cercheremo da fare in modo che l’attacco sia coerente con la difesa e che quindi costituisca una squadra nel suo complesso. È una nostra ambizione che noi pensiamo di poter realizzare, anche in una regione del sud”.

Emiliano poi si è chiesto cosa succederebbe “Se nel Mezzogiorno d’Italia riuscissimo a limitare la pressione della criminalità organizzata e a consentire l’attrazione degli investimenti come sta avvenendo in qualche regione attraverso la grande convinzione della utilità delle istituzioni europee”.

Ma se è vero che le istituzioni europee servono al Mezzogiorno, è anche vero che il mezzogiorno serve all’Unione europea.

Foto5 Emiliano a incontro commissione europea e autorità di gestione PO FESR e FSE 14 20 2
 

“Il mezzogiorno - ha infatti detto Emiliano - non è talmente sazio e talmente dimentico della storia da immaginare di poter fare da solo, ma sa che senza un impegno delle popolazioni del sud qualunque risultato sarà impossibile. Sappiamo che In Europa e nel resto d’Italia non aspettano altre che la nostra riscossa. Noi ci sentiamo accompagnati. Sentiamo che il tifo dagli  spalti è autentico, sincero e intelligentemente interessato. Tutti gli europei sanno che la nostra vittoria è la vittoria di tutti”.

“Noi ci aspettiamo - ha aggiunto - una spinta forte alla nostra regione, e anche alle altre regioni, verso un metodo di lavoro che implichi sempre la costruzione di una intesa tra il locale e il globale, tra il generale e il particolare. Costruire una strategia che parta dal basso per realizzare gli obiettivi di ciascuno. D’altra parte le istituzioni si salvano solo se sono capaci di coinvolgere i cittadini, quando invece si chiudono nella loro autoreferenzialità rapidamente declinano e perdono capacità di descrivere i sogni delle persone e vengono sostituite spesso da altri sistemi che ne prendono il posto e questi sistemi non hanno più controllo democratico”.

Emiliano ha concluso il suo intervento ricordando il manifesto di Ventotene, intitolato Per una Europa libera e unita.

“Il manifesto di Ventotene – ha concluso il Presidente - qui nel Mezzogiorno d’Italia non è semplicemente un ricordo della storia, ma è ancora un insegnamento vivo e attuale che ci fa venire i brividi e che ci rende orgogliosi di appartenere al nostro paese e anche all’Unione europea. Ci ricorda anche che tutto questo non può camminare senza l’impegno fortissimo e determinato, privo di interessi personali esattamente come fu allora. Io ve lo giuro sulla Costituzione della Repubblica che ciò che mi interessa è che la mia regione, il mio paese possa riprendere il posto nella storia, anche grazie all’Unione europea nella quale crediamo e crederemo in futuro”.

(gelormini@affaritaliani.it)

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