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PD, Emiliano resta: ‘Destinati a soffrire’

Fuori dal Partito Democratico non c’è storia per un battitore libero come Michele Emiliano. Alla fine, come aveva preannunciato - sperando di non doverlo fare davvero - il passo indietro ha dovuto farlo lui. Ha deciso di restare, di raccogliere la sfida e di dar battaglia a Matteo Renzi, o chi per lui, nella corsa alla segreteria del partito.

Renzi Emiliano ASS
 

Il segretario dimissionario c’ha provato ad avere ‘campo libero’, spingendo alla scissione con la fuoriuscita dal PD dell’intero pacchetto di candidati concorrenti - almeno quelli fino ad oggi dichiarati - ma l’inciampo più fastidioso non è riuscito a evitarlo. Nonostante avesse provato, già prima dell’appuntamento assembleare, a intralciarne il percorso con la richiesta di procedimento disciplinare avanzata dal precedente ministro di GG.GG. al CSM.

La sfida elettorale è di quelle che piacciono al Governatore pugliese. Decisamente non facile, ma proprio per questo più stimolante, come già successo in occasione della sua prima vittoria elettorale, quando letteralmente “scalò” l’improbabile gradinata verso Palazzo di Città a Bari. Ma Michele Emiliano resta anche per mantenere in vita l’unico appiglio valido, per provare a tenere dentro anche il resto del gruppo di minoranza.

Emiliano
 
2017 02 16 emiliano a taranto per assemblea cgil   00001
 

Emiliano raccoglie la sfida: “Avete il diritto di sconfiggerci, non di eliminarci”. Ecco, per sconfiggerlo bisognava restare. Andando via, ad essere eliminati sarebbero stati gli stessi oppositori. Forse Matteo Renzi, come ha ribadito più volte Gianni Cuperlo, non ha ben presente contro cosa rischia di andare a sbattere, in questo suo tirare la volata fino ai limiti estremi della tenuta.

C’è da immaginarselo: Emiliano lo spingerà a correre ancora più forte e veloce; non gli darà tregua e il gioco d’anticipo sarà costante e insidioso. La situazione che già oggi si presenta agli occhi degli elettori: di una lepre che continua a fuggire di fronte al mastino che la punta, si ha l’impressione che sarà una sceneggiatura destinata a ripetersi sistematicamente.

Boccia Camera Deputati
 

La fuga, quando le parole ci si mettono anche loro, sta diventando la cifra identitaria di Matteo Renzi. Michele Emiliano ha deciso di tenere il “verso” contrario: ha deciso di restare. E’ un po’ come i cavalli della quadriga di Ben Hur, Aldebaran - il cavallo più lento - diventa quello determinante per la stabilità in curva e la corsa verso la vittoria.

E mai come in questi settimane il Paese è in piena curva critica per tutta una serie di indici, in controtendenza rispetto al trend internazionale. Lo sa bene Francesco Boccia che, come nella prima scalata, si appresta a fissare i chiodi adatti per il percorso più sicuro verso l’altopiano. La scelta della vetta sarà subordinata al primo non facile successo.

(gelormini@affaritaliani.it)

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