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Polignano a Mare: arrestati sindaco, vicesindaco, dirigenti e funzionari
domenico vitto

C'è anche il sindaco di Polignano a Mare (Bari), Domenico Vitto, presidente dell'Anci Puglia, tra le persone arrestate dalla Guardia di Finanza nell'ambito di una indagine su presunti appalti truccati.

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Una ventina misure cautelari, tra arresti e interdizioni, nei confronti di tecnici e amministratori del Comune di Polignano. Il sindaco Vitto si trova agli arresti domiciliari. L'indagine è coordinata dal pm Michele Ruggiero.

L’inchiesta è stata stigmatizzata col nome di "Amici miei" e, insieme al sindaco, ha coinvolto il vicesindaco (con delega ai lavori pubblici) Salvatore Colella, i dirigenti e funzionari comunali Nicola Cicala, Pasquale Teofilo e Raffaele Lassandro.

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Misure interdittive (divieto di contrarre con la pubblica amministrazione) sono state notificate agli imprenditori Nicola Narracci, Hibro Hibroj, Sergio Giazzi, Vito Dentico e Vito Lo Franco. Gli altri indagati sono i dirigenti e funzionari comunali Raffaele Nicola Vitto, Domenico Matarrese, Michele Giannuzzi, Girolamo Flavio Grade, Pasquale Russo, Maria Di Palma e gli imprenditori Bartolomeo Lamanna (1976), Bartolomeo Lamanna (1960), Stefano Andresini, Saverio Giuliani, Claudio Giazzi, Giuseppe Mancini, Grazia Cassano e Consilia Lo Franco.

Sull'operazione delle Fiamme Gialle è intervenuto il procuratore della Repubblica di Bari, Roberto Rossi, presentando gli esiti dell'indagine. "La Procura di Bari cerca di essere un presidio di legalità in tutti i campi, dalla criminalità organizzata alla pubblica amministrazione. C'è la necessità che chiunque partecipi alla assegnazione di risorse pubbliche abbia gli stessi diritti, doveri e possibilità”.

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“Quando viene leso questo, non si fa solo un danno alla Pubblica Amministrazione - ha sottolineato Rossi - ma a tutti i cittadini, perché così si sviluppa un'economia non corretta, perché evidentemente chi ottiene l'assegnazione di queste risorse non lo fa per capacità ma perché 'amico degli amici”.

“Elemento centrale di questa indagine - ha cncluso Rossi - sono gravissime interferenze su gare pubbliche in un grosso comune del Barese, Polignano, dove i massimi esponenti politici e amministrativi manipolavano le gare".

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I reati, contestati a vario titolo agli indagati, sono corruzione, concorso in peculato, falso ideologico e turbativa d’asta. Gli appalti nei quali sarebbero state riscontrate irregolarità riguardano, tra gli altri, la riscossione del tributo per la refezione scolastica, la manutenzione di strade e verde pubblico, il rifacimento del lungomare e di largo Gelso. Domenico Vitto era stato riconfermato sindaco nel 2017, a capo di una coalizione di centrosinistra, dopo un primo mandato di cinque anni alla guida del Comune di Polignano a Mare.

Immediata la nota solidale dall'ANCI Puglia: "I vicepresidenti ANCI Puglia Ettore Caroppo, Massimo Colia e Francesco Zaccaria esprimono vicinanza umana al presidente Domenico Vitto, certi che saprà dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati. Anci Puglia ripone massima fiducia nell'operato della Magistratura affinché possa fare chiarezza in tempi brevi sui fatti".

"Ho appreso con stupore la notizia del coinvolgimento di Domenico Vitto, Sindaco di Polignano a Mare e Presidente dell’ANCI Puglia, nell’indagine su presunti appalti truccati che ha portato questa mattina all’esecuzione di alcune misure cautelari. Conosco Domenico e la sua integrità - ha dichiarato Marco Lacarra, deputato e Segretario del PD pugliese - e per questo sono certo che dimostrerà presto la sua piena estraneità ai fatti contestatigli. 

"Rimettiamo come sempre tutta la nostra fiducia nell’operato della magistratura - ha aggiunto Lacarra - auspicando che da più approfondite verifiche possa emergere la condotta retta che ho sempre riconosciuto al Sindaco Vitto dentro e fuori l’ambito istituzionale. Dispiace, infine, costatare che alcuni noti esponenti del centro-destra pugliese non abbiano perso tempo nel commentare la vicenda, vestendo inopportunamente i panni della giustizia sommaria. Restano deprimenti speculazioni che ancora una volta, malgrado non ne avvertissimo affatto il bisogno, rimarcano le differenze tra noi e certa politica".

gelormini@gmail.com
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