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Regione Puglia, passa la legge copertura disavanzo sanitario. Il Cdx critico
Consiglio regionale, ok alla legge per la copertura del disavanzo sanitario. Il centrodestra resta critico ed esprime voto contrario.

Approvato con 29 voti favorevoli, 15 contrari e un astenuto il disegno di legge contenente le disposizioni urgenti per la copertura del disavanzo del servizio sanitario regionale, risultante dal conto economico al quarto trimestre 2024.

Alla copertura del disavanzo residuo, pari a 81 milioni di euro, si provvede per l'importo di 66.212.476,71 euro a valere sul gettito derivante da manovra fiscale regionale da addizionale regionale Irpef, mediante una variazione nello stato di previsione delle entrate del Bilancio regionale 2025 e l’ iscrizione nello stato di previsione della spesa del bilancio regionale 2025 approvato con legge regionale 31 dicembre 2024, n. 43, dello stesso importo (66.212.476,71 euro), con l’istituzione del capitolo denominato "Trasferimenti alle aziende sanitarie locali a titolo di ripiano disavanzi pregressi”.
Pertanto, al fine di garantire la copertura delle spese in precedenza finanziate, mediante il gettito derivante da manovra regionale in materia di addizionale regionale Irpef, nello stato di previsione delle entrate del bilancio regionale per l’esercizio 2025 sono state apportate le seguenti variazioni:
• l’applicazione della quota vincolata dell'avanzo di amministrazione come risultante nel Rendiconto dell'esercizio finanziario 2024 della Regione Puglia approvato dalla Giunta regionale con disegno di legge regionale 17 aprile 2025, n. 90 per l'importo complessivo di 18.309.489,55 euro, di cui 14.300.745,55 euro quale residuo dei ristori, in attuazione dell’accordo ai fini delle regolazioni finanziarie infra-regionali (Accordo 8 marzo 2023 in sede di Conferenza Permanente) e 4.008.744,00 euro come importo iscritto nelle economie vincolate 2024;
• l’iscrizione delle maggiori entrate relative alle eccedenze di gettito dell’anno 2024, per 47.539.367,50 euro incassate dalla regione Puglia nell’esercizio 2025, in un capitolo di nuova istituzione denominato “Eccedenze di gettito Irap ed Addizionale regionale Irpef con contestuale accantonamento.
Nello stato di previsione della spesa del bilancio regionale per l’esercizio 2025 è stata apportata la riduzione degli stanziamenti, in termini di competenza e cassa, per complessivi 363.619,66 euro da capitoli di spesa senza obblighi giuridicamente vincolanti. Ed è iscritto per ciascuno degli anni 2026 e 2027 un apposito accantonamento pari a 23.769.683,75 euro.
In ultimo è stato previsto che la Giunta regionale, per il tramite dell’assessore al bilancio, effettui, fino al 31 ottobre 2025, un monitoraggio mensile della spesa dell’esercizio 2025 al fine di definire eventuali economie emergenti sulla spesa che siano utilizzate per ridurre l’utilizzo delle maggiori entrate relative alle eccedenze di gettito e conseguentemente gli accantonamenti per gli esercizi 2026-2027. In relazione alla riduzione degli stanziamenti sui capitoli di spesa per il 2026 e 2027, come coordinato con i singoli Dipartimenti, è precisato che si tratta di stanziamenti del bilancio autonomo per i quali non sussistono obbligazioni giuridicamente vincolanti. Sulla legge è stata votata l’urgenza.

Intervenendo in aula, il presidente della giunta regionale, Michele Emiliano, ha detto che “Siamo riusciti a non aumentare mai le tasse in Puglia in questi dieci anni, nonostante i risultati che abbiamo ottenuto in sanità".
"In Puglia abbiamo fatto una rivoluzione profonda, a partire dall’incremento del PIL che è stato il più alto d’Italia, addirittura secondo solo agli Stati Uniti negli anni post pandemia. Anche la premier Meloni ha riconosciuto che la Puglia è stata la locomotiva economica del Mezzogiorno e di Italia. Siamo primi per capacità di spesa dei fondi europei, siamo stati promotori di leggi importanti e innovative come lo screening neonatale, abbiamo raggiunto il record italiano dei trapianti di cuore, che è una operazione di massima complessità che attrae nella nostra regione anche pazienti del nord”.
“Questa legge - ha aggiunto Emiliano - è un piccolo capolavoro anche della tecnica della scienza finanziaria, perché utilizza nella maniera migliore l’extra gettito. L’extra gettito è la prova dell’incremento del nostro ciclo economico. Non ci sta regalando niente nessuno, tutto quello che c’è in questa manovra ce lo siamo guadagnato. Vorrei ricordare che quando sono diventato presidente la sanità pugliese era la Cenerentola di Italia, in piano di rientro, trattati come sorvegliati speciali".
"Se siamo riusciti ad aumentare il personale sanitario è perché siamo usciti dal piano di rientro, siamo entrati nel piano operativo e questo ci ha consentito di sbloccare le assunzioni. E abbiamo ottenuto un risultato di bilancio che è tra i migliori delle regioni italiane. In questi dieci anni abbiamo fatto cose incredibili e questi sono i risultati non di singoli ma di un’intera coalizione e di una comunità. In Italia, come dice il ministro della salute, non ci sono soldi e risorse umane sufficienti per rendere la sanità “un paradiso”.

"Ma in Puglia - ha proseguito Emiliano - siamo riusciti ugualmente a crescere in questi anni di dieci posizioni nei livelli essenziali di assistenza, seppur con circa ventimila dipendenti in meno rispetto alla Toscana e con la metà degli ospedali dell’Emilia Romagna. Noi siamo a Sud, non dimentichiamolo, e siamo i primi nella crescita sanitaria. Errori ne avremo fatti sicuramente, ma oggi abbiamo la possibilità di osservare da dove siamo partiti e dove siamo arrivati.
"Adesso bisogna fare in modo che nel 2026 e nel 2027 ci siano i soldi per coprire le poste che abbiamo individuato per il futuro senza aumentare le tasse. Ed è questo lo scopo di questa legge”.
A tal proposito, i consiglieri del M5S Marco Galante, Rosa Barone e Grazia Di Bari hanno diffuso una nota comune: "Abbiamo votato a favore della delibera per la copertura del disavanzo sanitario, perché non abbiamo ritenuto giusto che venissero aumentate Irpef e Irap, e bloccare la spesa regionale su altri settori, con i pugliesi costretti a pagare per responsabilità non loro. Continueremo a chiedere che a questi ulteriori investimenti in sanità corrispondano maggiori servizi per i cittadini e un monitoraggio costante delle spese delle Asl, perché è innegabile che servano dei correttivi e si debba intervenire per ridurre gli sprechi".
"Non può essere una scusa il fatto che ci troviamo davanti a una situazione ormai cronicizzata e che lo sforamento della spesa sia comune ad altre Regioni, sia di destra che di sinistra. Oggi abbiamo fatto una scelta di responsabilità, consapevoli che serva mantenere alta la guardia e occorrano provvedimenti strutturali per una programmazione adeguata. Tutti noi consiglieri siamo chiamati a lavorare per questo con ancora più impegno".
A margine del dibattito in Consiglio, Emiliano ha puntualizzato: “Sto concludendo con il sorriso dieci anni molto belli, nei quali abbiamo dimostrato, in maniera pacata e quasi sempre emozionante, come si possa cambiare in maniera totale la condizione di una Regione del Mezzogiorno complicata, difficile e con molti problemi: affrontandoli uno per volta, con grande determinazione".
"Oggi ho detto in aula che la Puglia è contemporaneamente la Regione che è cresciuta di più dal punto di vista economico, e che è cresciuta di più dal punto di vista sanitario. Questo non vuol dire che siamo diventati la Lombardia, o che il nostro sistema sanitario sia perfetto".
"Però tutto è relativo nella vita: quello che conta è il cammino che hai percorso nel periodo che ti viene affidato in responsabilità. Poter tracciare questo bilancio e lasciare questa eredità a chi verrà dopo di me, mi lascia il sorriso sulle labbra. Nessuno di noi - ha concluso Emiliano - è in grado di compiere miracoli, però si può fare il proprio dovere. Ed io credo di averlo fatto”.

Di tutt'altro avviso e tenore le dichiarazioni dei gruppi regionali Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e La Puglia domani nella nota congiunta diffusa: “I pugliesi non avranno l’aumento dell’IRPEF e di tutte le altre addizionali, ma avranno meno risorse per l’istruzione, per i servizi sociali, per lo sport, per l’agricoltura etc etc, perché per ripianare il deficit sanitario (174 milioni di euro) è stato saccheggiato non solo l’avanzo di amministrazione, ma anche l’extragettito e molti capitoli del Bilancio triennale. Come dire: che questo governo regionale ha scaricato sul prossimo un macigno finanziario, il prossimo governatore camminerà con una pesante palla al piede e, quindi, il rischio che l’aumento delle tasse venga rinviato dopo la campagna elettorale è un rischio concreto".
“Abbiamo convintamente votato contro perché il presidente Michele Emiliano avrebbe potuto, con atto monocratico, procedere al ripiano del debito, ma ha voluto fare una prova di forza con la sua maggioranza spalmando la responsabilità sul deficit sanitario a tutto il Consiglio, mentre per noi doveva essere tutta in capo a chi quella voragine di debiti (174 milioni) l’ha creata: ovvero Emiliano, perché è lui che ha sperperato e sprecato risorse non a favore dei cittadini, ma per alimentare la sua fame di consenso elettorale".
"Ma Emiliano, che è davvero un fenomeno sul piano comunicativo, è riuscito a far passare il messaggio che se in Puglia venivano aumentato le tasse la colpa era anche ‘nostra’, del centrodestra che ha sempre denunciato sprechi e malasanità".
“I pugliesi devono sapere come si è arrivati a questo disastro volutamente! Nel 2023, l’allora assessore alla Sanità Rocco Palese, era riuscito, d’accordo con il Governo nazionale, a mettere sotto controllo la spesa per far uscire la Regione Puglia dal Piano di rientro. Certo con una cura drastica delle spese da parte delle ASL, ma necessaria. Una delibera votata in giunta e quindi che aspettava solo di essere attuata, ma improvvisamente tutto si blocca con le dimissioni improvvise di Palese il 23 aprile dello scorso anno".
"Da quel momento scientemente c’è stato un cambio di passo: si è andati a smontare tutte quelle delibere di Giunta che l’assessore Palese aveva fatto in materia di spesa sanitaria, in materia di acquisto di beni e servizi, in materia di investimenti, per dare mano libera ai direttori delle ASL. E la spesa è impazzita non perché si sono spese risorse per migliorare l’assistenza, ma perché avvicinandosi la campagna elettorale le maglie si sono allargate e ai direttori generali è stato detto: lavorate, procedete, noi vi copriamo le spalle, abbiamo la campagna elettorale, potete fare tutto quello che volete. E per agevolare questo percorso si è anche modificata una delibera che prevedeva il controllo dell’operato dei DG ASL con il benestare dell’assessore al Bilancio Fabiano Amati, che si proclama il paladino del controllo della spesa, ma poi in giunta vota per togliere i controlli!

“Oggi per tentare di coprire il buco si sta utilizzando non solo l’avanzo di amministrazione, cosa che il Governo nazionale aveva dato la possibilità di utilizzare, ma anche l’extra gettito di 47 milioni, che la Regione dovrà restituire allo Stato nel 2026 e nel 2027, come dire che se non mettiamo quest’anno le mani nelle tasche dei pugliesi lo faremo nei prossimi anni. Una manovra squallida con la quale si prendono in giro i pugliesi, sbolognando al prossimo governatore e alla sua maggioranza la responsabilità di coprire un debito prodotto esclusivamente dalla malagestio di Emiliano e la sua maggioranza".
"Intanto dal Bilancio 2025, approvato solo quattro mesi, vengono tagliati per il 2026 e 2027: 6 milioni per le politiche sociali verso gli ultimi; 4 milioni di euro per il diritto allo studio ; 3 milioni alla cultura; 2 milioni per i finanziamenti aggiuntivi per gli extra LEA; 1,4 allo sport; oltre 600mila al turismo; 400 mila all’agricoltura; 300mila ai trasporti. Ma ci sono tagli notevoli all’urbanistica, all’ambiente, ai rifiuti, ai parchi, ai Comuni".
“Ecco, questa oggi è la plastica dimostrazione del fallimento del centrosinistra in materia sanitaria. Un governo regionale che più che pensare alla salute dei cittadini pugliesi, ha utilizzato la sanità come un bancomat per risolvere problemi clientelari ed elettorali”.
(gelormini@gmail.com)