‘Rosati sotto il Rosone’ a Troia (Fg) ‘Città del Vino’ - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 19:54

‘Rosati sotto il Rosone’ a Troia (Fg) ‘Città del Vino’

Successo e partecipazione per l'edizione pilota di "Rosati sotto il Rosone" a Troia (Fg) 'Città del Vino'.

di Antonio V. Gelormini

Stessa radice per le parole che segnano l’evento-appuntamento destinato a diventare ciclico, nel tempo, per testimoniare l’approdo del borgo daunio tra le ‘Città del Vino’; stessa ‘esplosione’ di vitalità ed estro architettonico nei germogli di grappoli autoctoni da Uva di Troia e negli arabeschi moreschi di un esempio unico di bellezza e di raffinata artigianalità: ispirato a dettami di Antico Testamento e incastonato nella facciata romanica-gotica di una Basilica cristiana d’egida pontificia.


 

La porpora episcopale del suo Vescovo, sin dal XII secolo, fu di stretta e privilegiata nomina papale, e oggi sono i riflessi di quel colore a resistere pervicacemente all’accorpamento della Diocesi locale con quella di Lucera - con conseguente trasferimento di mitria e pastorale - nei riflessi ‘Rosati’ del Nero di Troia, declinato e interpretato da moderni vignaioli: artefici del recupero di vitigni tipici e di contaminazioni virtuose.

E mentre la vendemmia si avvia a registrare gli ultimi giri di boa di una stagione particolarmente proficua, a Troia (Fg) l’edizione pilota di “Rosati sotto il Rosone” - nell’ambito del programma di iniziative previste dopo l’ingresso nel circuito delle “Città del Vino” - le Cantine locali hanno presentato i loro migliori rosati da uve Nero di Troia, ognuno accompagnato da un abbinamento gastronomico studiato per esaltarne i profumi e i sapori.


 

All’ombra del magnifico Rosone della Cattedrale troiana, le emozioni gustative sono state esaltate dai Rosati proposti, per raccontare identità del territorio e carattere daunio: da “I Pitappi” rosato 2024 - Stefano Pirro ad “AIKA” 2022 nella versione ferma e in quella bollicine - Cantine Decanto, da “Calarosa” - Cantine ELDA a “Rosone” Nero di Troia IGP Daunia 2024 - Bortone l’esperienza si è confermata unica ed esaltante: anche in coincidenza con la piacevole invasione in “Plein Air”  di camperisti in arrivo d’ogni parte d’Italia e non solo.

“Una serata speciale all’insegna della convivialità, che ci ha regalato sorrisi, calore umano e quasi 200 bottiglie di vino stappate insieme”, ha dichiarato Eleuterio Lizzi - Assessore al Bilancio del Comune di Troia, “Mi sento orgoglioso per aver visto i produttori troiani ‘gomito a gomito’ nel promuovere un prodotto identitario di qualità”.

“Questo è solo l’inizio di un percorso che ci renderà sempre più consapevoli delle potenzialità di un patrimonio locale da curare e valorizzare, insieme a una storia avvincente e a tradizioni millenarie. Ci vediamo nel 2026 per la prossima edizione!”

Tempo ne è passato da quando il vitigno diomedeo - proveniente dalle gloriose terre della Troade (Asia Minore, l’odierna Turchia) - attecchì nelle zolle di Capitanata, alla corte del Re Dauno, dando vita a una variante autoctona dal carattere temprato dal sole e dal sale di sponde e brezze adriatiche. 


 

Le prospettive moderne di questo patrimonio genetico eccellente dell’agricoltura di Puglia sono decisamente “rosee” - magari con l’accento (rosèe), come nella nobile declinazione d’oltralpe - per cui, poter rivendicarne radici salde anche negli areali della Città di Troia - in provincia di Foggia - deve renderci particolarmente orgogliosi e investirci di virtuosa responsabilità. Magari crescendo, in produzione e qualità, e coinvolgendo sempre più le altre realtà pugliesi: perchè la vera ricchezza è nella diversità!

(gelormini@gmail.com)