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Salento, 'La luna ci guardava' il singolo di Francesco Arnesano
La luna ci guardava Francesco Arnesano

“LA LUNA CI GUARDAVA è il singolo da solista di Francesco Arnesano, piacevole canzone che racconta una storia d’amore, momenti di una spensierata estate vissuta in allegria da due ragazzi, che, tornati dopo le vacanze alla loro vita di sempre, ricordano con nostalgia le corse sulla spiaggia, i giri in motoscafo, il bagno a mezzanotte. In particolare Carla, tornata a scuola, scopre di aspettare un bambino, è sconvolta e non apre più i libri, immagina lui seduto al suo fianco, che le sorride mentre lei gli sussurra che nel suo grembo batte forte un cuore. I due si amano davvero ma, a causa della giovane età, del dubbio e del timore che il loro rapporto non possa continuare a causa degli ostacoli che la lontananza provoca, si lasciano.

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Una storia parallela a quella narrata dal brano è raccontata nel videoclip che lo accompagna, regalandogli una forma ben visibile. Passano 50 anni e si vede Carla, ormai anziana, che pensa ancora a Matteo, che si diverte “con lui”, se lo immagina di fianco a lei, ci parla, lo bacia, fregandosene delle persone che la guardano come se fosse impazzita. Alla fine di questo tempo sospeso, che si nota essere passato dai volti invecchiati dei personaggi, si presenta, però, una sorpresa inimmaginabile. E come nelle favole, l’amore vince ogni cosa.

Il brano, registrato presso Auditoria Recording Studio di Como e prodotto da Antonio (Aki) CHINDAMO per l’Etichetta DischiPop, è Disconovità 2022 ed è possibile ascoltarlo su tutte le piattaforme online: http://hyperurl.co/lalunaciguardava  

Il videoclip, realizzato dalla regista Ginevra VENANZI d’intesa con Edoardo WINSPEARE e presentato a Porto Cesareo durante la cerimonia di Consegna dell’Alto Riconoscimento “Virtù e Conoscenza”, sta riscuotendo ampio consenso per il testo, la musica e le immagini ed è possibile vederlo su youtube: https://www.youtube.com/watch?v=0SxHeZHJsAk

Francesco ARNESANO, dopo essersi laureato in violino con il massimo dei voti, sta per conseguire la laurea specialistica in Musica elettronica ed elettroacustica al Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce. Più volte è stato ripreso, insieme al suo gruppo, dalle telecamere di RAI1, RAI2, RAI3, Mediaset-Infinity ed altre televisioni private.

Aveva appena 14 anni quando si esibì con il compianto padre della pizzica salentina “Uccio ALOISI”. Ad oggi, ha eseguito circa 500 concerti. Con la band pop/rock “Euphonic” ha vinto il Premio Barocco band e realizzato la colonna sonora del film-documentario “Virtù e Conoscenza”, prodotto da MediterraneaMente APS con il contributo dell’Assessorato al Diritto allo Studio della Regione Puglia. È vincitore del Disco Novità 2022.

Come violinista, si è esibito con formazioni cameristiche in duo, trio e quartetto d’archi e in concerti di musica da camera con l’Orchestra sinfonica del Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, l’Orchestra del Dipartimento d’Archi “Tito Schipa” di Lecce e l’Orchestra Accademia dei Serenati.

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L'INTERVISTA

Francesco, fai andare l'archetto del tuo violino e parlaci di te. Presentati!

Sono una persona socievole, ma al tempo stesso riservata. Riesco ad esternare poche volte i sentimenti che provo e questa parte di me non mi piace molto. D’altro canto, però, riesco ad essere molto divertente quando ho la luna ben girata.

Ho cominciato con lo studio del violino molto presto: ero un bambino, avevo 5 anni circa. Quindi, considero la musica come un genitore che mi ha accudito e mi ha aiutato a crescere; non riuscirei ad immaginare la mia vita senza di essa. È anche grazie alla musica che riesco ad esprimermi al meglio e ad esternare quei sentimenti che molto spesso tengo solo per me. Quindi che dire, della musica amo tutto in tutte le varie forme.

LA LUNA CI GUARDAVA è il tuo primo singolo, ci dici come è nato?

Sì, “La luna ci guardava” è il mio primo singolo da solista (cantante e violinista), che arriva al pubblico. Il brano nasce con una sua prima forma nel 1982, da mio padre che, all’epoca ragazzo, cantava e suonava la chitarra. Dopo 40 anni abbiamo voluto farlo riemergere. Cosi mi son messo all’opera per cercare di rielaborarlo sotto vari aspetti e modernizzarlo. Infine, grazie alla collaborazione di Antonio (Aki) CHINDAMO, sono riuscito a registrarlo presso Auditoria Recording Studio di Como e a pubblicarlo con l’etichetta Dischi Pop.

La gioia di pubblicare un proprio brano è indescrivibile. Per un artista è un po’ come far nascere “il figlio tanto desiderato”. Per non parlare del momento in cui lo ascolti in radio, o lo senti canticchiare dalla gente. È un segno che ti fa capire che in qualche modo sei riuscito ad arrivare alle orecchie e al cuore dell’ascoltatore.

Il singolo è accompagnato da un videoclip. Ce lo descrivi e soprattutto come sei riuscito a farlo realizzare?

Fare il videoclip è stato divertente, ma anche molto impegnativo. Ho realizzato questo videoclip a zero budget, nonostante le riprese richiedessero un bel po’ di comparse, oggetti, vestiti ecc.. Infatti trovare il tutto non è stato così semplice, ma fortunatamente grazie a molte persone che hanno preso a cuore il progetto, sono riuscito a raggiungere un risultato davvero pregevole. E per questo non finirò mai di ringraziare la regista Ginevra VENANZI, Edoardo WINSPEARE per i consigli e tutti coloro che si sono prestati gratuitamente a questo lavoro, in particolare gli studenti dell’Istituto Bachelet di Copertino.

Con questo brano, voglio trasmettere freschezza e spensieratezza, insieme alla riflessione sul rispetto reciproco tra due persone e sull’amore incessante senza tempo e spazio, in questo caso evidenziato da un ragazzo e una ragazza che, a causa dei timori, delle difficoltà e controversie dovute alla lontananza e alla giovane età, si lasciano ma riescono ritrovarsi da anziani, innamorati come sempre.

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Il tuo modo di fare musica risente dei trend più moderni, ma resta ancorato alle tradizioni tipiche del Salento. La formula è vincente?

Posso dire che il mio approccio nei confronti della musica è rimasto più o meno uguale nel corso degli ultimi anni. L’unica cosa che forse è cambiata nella tematica delle mie composizioni, è il voler far riflettere, tramite i miei brani, sulle azioni quotidiane che si danno per scontate, ma che non lo sono affatto.

Invece, il mio approccio verso la produzione musicale è cambiato radicalmente. Prima del Covid lavoravo e producevo nuova musica, con gruppi musicali, band ecc… Dopo tutto ciò, con le varie difficoltà incontrate, mi sono ritrovato a dover riflettere sul come poter continuare a produrre musica, e così ho deciso di mettermi in gioco come solista, da compositore, cantante e violinista.

Ed ora cosa bolle in pentola?

Nuovi progetti all’orizzonte e nuovi brani in arrivo. Non vedo l’ora di poterveli far conoscere ed ascoltare! Per il resto, essendo amante di serie tv, non amo fare molti spoiler. Vi ringrazio per l’attenzione.

(gelormini@gmail.com)

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