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Salento, sistema Puglia: fusione
di Presicce e Acquarica del Capo
Fusione in Salento dei comuni di Presicce e Acquarica del Capo, Emiliano: “Un laboratorio che ci rende orgogliosi”.
“Acquarica e Presicce stanno dando un esempio al Salento e a tutta la Puglia. Un esempio di come si possono utilizzare al meglio le risorse per i cittadini, unendo i comuni senza perdere la propria tradizione e la propria identità”.

Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo nel Palazzo Ducale di Presicce (Le) all'incontro pubblico per la presentazione del progetto di fusione dei Comuni di Acquarica del Capo e di Presicce.
“Saranno due comuni - ha aggiunto il Governatore - che funzioneranno meglio, con minore spreco di denaro pubblico e ottimizzando risorse e servizi”.

Secondo Emiliano “Si tratta di un esempio di buona politica, perché in questo modo si dimezzano anche le poltrone dei politici. La Regione Puglia, quindi, non solo sosterrà questo processo, ma lo incoraggerà e non solo per Acquarica e Presicce, che logicamente sono i comuni capofila, ma anche per i comuni limitrofi che si vorranno aggregare e per tutti quei piccoli, piccolissimi comuni pugliesi che volessero seguire l’esempio dei due centri del basso Salento”.
All’incontro hanno partecipato Riccardo Monsellato e Francesco Ferraro, sindaci di Acquarica del Capo e Presicce, Rocco Palese, Vice Presidente della Commissione Bilancio della Camera, Antonio Decaro, Sindaco di Bari Metropolitana e presidente ANCI e Luigino Sergio, Redattore dello Studio di Fattibilità.
Commenta in una nota la fusione anche il consigliere regionale del Pd Sergio Blasi: “La fusione dei Comuni di Acquarica del Capo e Presicce sarà un passo importantissimo verso un percorso virtuoso di riorganizzazione istituzionale del nostro territorio che possa rispondere a principi di efficienza della pubblica amministrazione e di contenimento dei costi. Un bel segnale per un territorio fortemente frammentato nelle sue istituzioni".

"L’istituto del referendum come forma di partecipazione popolare, imprescindibile nella procedura di fusione dei comuni in Puglia - prosegue Blasi - è stato possibile grazie ad una mia legge regionale, la Legge Regionale n. 34 del 2014. Le comunità interessate saranno consapevoli e protagoniste, pur nella loro specifica identità, della propria determinazione in un nuovo ed efficiente ente che affronterà al meglio le sfide del futuro”.
(gelormini@affaritaliani.it)


