Per la seconda volta il Piano riordino della Sanità pugliese non passa in Commissione, in questo caso anche per il "fuoco amico" proveniente dal PD, e il presidente della Regione Puglia - nonché Assessore ad interim per la Sanità, Michele Emiliano, tuona contro le cosiddette lobby dei Primari.
“La protesta contro il piano di riordino, da parte del Sindaco di Manfredonia, ha oggi indotto il consigliere regionale della città a votare in Commissione contro il suddetto piano", dichiara visibilmente contrariato Emiliano, "Entrambi chiedevano che le strutture complesse (in pratica l'esistenza dei primariati) fossero rese compatibili con gli ospedali di base, in modo da poter istituire in futuro nuove strutture di tal tipo".
"Purtroppo la legge nazionale, non il piano di riordino, non consente per il futuro agli ospedali di base di istituire nuove strutture complesse, ma al massimo di semplici o dipartimentali assegnate a primari aventi sede in diverse città", precisa il Governatore.
"Tuttavia, è stato spiegato in commissione dal dott. Ruscitti, è possibile lasciar sopravvivere le strutture complesse esistenti (anche se l’ospedale è di base) a seguito dell’adozione dell’atto aziendale che opera una ricognizione del fabbisogno decretando la necessità del permanere delle strutture complesse. Questa disponibilità a precisare il piano di riordino anche mediante l’atto aziendale è stata verbalizzata in commissione".
"È dunque incomprensibile - sottolinea Michele Emiliano - la decisione del consigliere Paolo Campo di votare, solo per questa ragione, contro un provvedimento di ben più vasta portata e importanza. Tale voto del consigliere Campo non cambierà nulla del piano di riordino.
Le esigenze localistiche, pur apprezzabili, non possono cambiare una legge nazionale che il nostro piano di riordino deve rispettare”.
Non si lascia sfuggire l'occasione Nicola Ciracì (CoR), deputato impegnato in un tour nel brindisino e in Puglia - sul tema Sanità - insieme ai consiglieri regionali di partito e al capogruppo Ignazio Zullo: "È evidente - dichiara Ciracì - come il presidente della Regione Puglia debba dimettersi da assessore regionale alla Sanità, delega che ha mantenuto per sé, e dare a tutti i pugliesi un assessore competente che riesca finalmente a tener conto delle istanze e delle esigenze del territorio
"Il gruppo dei Cor - aggiunge - ha presentato un documento in Commissione Sanità nel quale denunciava tutte le deficienze e le ingiustificate penalizzazioni in danno dei presìdi sanitari del brindisino. Se una cosa del genere fosse successa con Raffaele Fitto governatore - commenta ancora Ciracì - sarebbero stati in molti a fare le barricate, e invece al momento tutto sembra tacere. Mi auguro - conclude - che si prenda atto dell'inadeguatezza dell'attuale guida politico-amministrativa della Regione e che ciascuno, in primis i diretti responsabili, ne tragga le dovute conseguenze".
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