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Scorporo Ospedale Giovanni XXIII la confusione regna sovrana, Lopalco: 'Solo propaganda'
Aumentano confusione e pareri discordi sull'iter in atto relativo allo scorporo dell'Ospedale Pediatrico 'Giovanni XXIII' Bari dal Policlinico di Bari.

La nota del consigliere rergionale Pieluigi Lopalco (Pd) sulla cvicenda Ospedale Pediatrico 'Giovanni XXIII' di Bari è inclemente: "Sull’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII, in III Commissione, sono emersi tutti i danni della politica. Nello specifico, di una scelta politica populista e cialtrona".

"Perché populista? Perché dire che con una legge regionale si sarebbe avviato un processo di creazione di un polo di eccellenza è populismo puro. Le eccellenze si creano con il duro lavoro di donne e uomini che operano in un ambiente ospedaliero favorevole. Ricco di tecnologia, strutture confortevoli, organizzazione efficiente. I politici che hanno varato la legge di scorporo del Giovanni XXIII dal Policlinico di Bari, invece, non hanno neanche accennato (perché non hanno idea di come fare) ad un percorso di questo genere".
"In virtù di quale miracolo lo scorporo di un ospedale dovrebbe convertirlo in un centro di eccellenza? Oggi abbiamo scoperto che gran parte del personale medico NON vuole trasferirsi nella ASL e abbandonare il Policlinico. Con quali medici si farà questa eccellenza? Se non è populismo questo… Della peggiore specie, quello che tira in ballo la salute dei bambini. Disgustoso!"

"Una politica cialtrona perché impone scelte che tutti quelli che ne capiscono un briciolo di sanità sanno essere non realizzabili. Una azienda autonoma? Di che tipo? Per fare un IRCCS ci vogliono anni e anni di transizione. Cos’altro si vuole fare? Quali specialità inserire? Cardiochirurgia ci sarà? Neurochirurgia ci sarà? Oncoematologia pediatrica ci sarà? Con quali uomini? Raddoppieremo magicamente gli specialisti che già operano nel Policlinico? O li chiameremo da Cuba?"
"Ultimo piccolo particolare che nessuno dice: la struttura attuale del Giovanni XXIII non è adatta ad ospitare un ospedale di eccellenza. Bisogna ingrandirla (considerevolmente) o costruire un nuovo ospedale da qualche altra parte. In quanti anni si potrà realizzare questo?
"Sentire oggi i politici che incalzano chiedendo “date certe” fa ridere. Anzi fa piangere, perché in questo caos che è stato generato dalla cattiva politica a pagarne sono davvero i piccoli pazienti e le loro famiglie".

Molto duro l'intervento sul tema del consigliere Fabio Romito (Lega): “Le inadempienze di Regione Puglia hanno prodotto una ingiustificata perdita di tempo. Sono passati 231 giorni dall’approvazione della Legge sullo scorporo - ha sottolineato il consigliere regionale - e ad oggi Regione Puglia non ha prodotto lo stralcio del Piano operativo regionale, né la relazione necessaria a procedere verso lo scorporo".
“L’assenza dell’assessore Piemontese, appositamente convocato in Commissione è - ha continuato Romito - il sintomo della mancata attenzione che la maggioranza sta dedicando a questa fondamentale vicenda. Non si comprende la ragione dei ritardi, non si comprende perché sia intervenuta una opzione diversa da quella prevista dalla Legge Regionale (il passaggio in Asl), cioè l’autonomia diretta, quasi si cerchi una ipotesi per sabotare e allungare i tempi di applicazione di una Legge approvata del Consiglio Regionale".
"Sono più di 8000 - ha aggiunto il consigliere - le famiglie pugliesi costrette a odiosi viaggi della speranza. C’è il nostro personale medico sanitario che chiede certezze, ci sono le famiglie pugliesi che meritano un centro pediatrico di eccellenza che possa essere un punto di riferimento in tutto il Mediterraneo. Questo per me è un obiettivo di vita, non una semplice proposta politica".
“Non accetteremo altre perdite di tempo ha concluso Romito - e, qualora si dovesse ignorare quanto deciso dal Consiglio Regionale, percorreremo tutte le strade a nostra disposizione per tutelare le prerogative della Puglia e dei pugliesi”.

In precedenza, con altra nota, anche il capogruppo del M5S Marco Galante, ha commentato la seduta in III Commissione Sanità, con l’audizione per avere aggiornamenti sullo scorporo dell’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari.
“L’articolo 6 della legge regionale 42/2024 - ha dichiarato Galante a margine dell’audizione - sancisce la volontà del consiglio regionale di arrivare alla costituzione dell’ente autonomo Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII e per farlo stabilisce che con decorrenza dal 1°gennaio 2025 e nelle more della costituzione dell’ente autonomo ‘è autorizzato il trasferimento in via transitoria delle unità operative riferite alle discipline ospedaliere del plesso pediatrico Giovanni XXIII all’azienda ospedaliera Policlinico di Bari all’azienda sanitaria locale di Bari’."
"Sono trascorsi 7 mesi dalla pubblicazione della legge sul Bollettino Ufficiale della Regione, e oggi scopriamo che nel corso dell’ultima riunione dello scorso aprile al ministero della Salute si è pensato di accorciare i tempi con una transizione diretta al nuovo ente autonomo, bypassando il ‘passaggio alla Asl’. Il dipartimento regionale Salute sta quindi lavorando su questo doppio binario e a breve il documento con la valutazione delle due ipotesi sarà trasmesso al presidente della Giunta che lo presenterà poi al ministero".
"La domanda che più volte ho posto oggi in commissione, a cui però non ho ricevuto alcuna risposta è se esista un verbale di questa riunione e chi abbia preso la decisione di tentare la strada dell’autonomia diretta, chiedendo agli uffici di lavorare anche su questa seconda via. Emerge quindi una confusione, che ha ripercussioni anche sul personale di comparto e sulla dirigenza medica. Il Policlinico sta facendo il suo e ha offerto gli elementi per entrambe le opzioni. Sono state deliberate nuove unità operative dipartimentali, come ad esempio oculistica pediatrica e sono stati banditi concorsi per le figure apicali, per fornire al momento del passaggio massimo risultato ottenibile con la transizione".
"Qualsiasi percorso si deciderà di seguire, una cosa deve essere chiara: l’autonomia dell'ospedale pediatrico Giovanni XXIII deve diventare realtà e va fatta in tempi brevi, visto che se ne parla concretamente dal 2019. Ci è stato detto che la relazione degli uffici è pronta e sarà consegnata in pochi giorni. Monitoreremo che sia realmente così e che, indipendentemente dalla strada che si vorrà intraprendere, non ci dovranno essere scuse per giustificare ritardi e lungaggini, così da far passare altri anni. Serve un cronoprogramma dettagliato che tutti devono conoscere e di cui va garantito il rispetto. Sulla salute dei bambini e sulle sofferenze delle famiglie non ci possono essere giochi di potere. Non lo permetteremo”.

Mentre il consigliere e assessore regionale, Fabiano Amati, ha precisato: “La legge non ammette ignoranza, violazioni o elusioni. Per garantire il rilancio dell’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII, la norma vigente -proposta dal Governo regionale e approvata dal Consiglio - prevede chiaramente il passaggio preliminare e immediato nella ASL Bari. Spetterà poi a quest’ultima presentare al Ministero la richiesta di autonomia e curare l’intero procedimento, che è complesso e non potrà concludersi prima di due anni, nel migliore dei casi, e a condizione che non risulti ostativa la situazione della Regione Puglia, sottoposta a piano operativo".
"Ogni ipotesi che, con il pretesto di una falsa economicità e semplificazione procedurale, faccia credere che sia meglio la richiesta al Ministero di immediata autonomia rispetto al transito temporaneo nella ASL Bari equivale a un sabotaggio normativo e amministrativo, utile solo a conservare sistemi di potere e non certo a migliorare le cure per i bambini. E di questo è consapevole anche il personale del Giovanni XXIII, che a seguito di un referendum meramente consultivo si è espresso in favore della soluzione individuata dal Governo regionale: 57 dirigenti medici hanno optato per il Giovanni XXIII, 26 per il Policlinico e 53, ridottosi negli ultimi tempi, non hanno espresso preferenza; 345 del comparto hanno optato per il Giovanni XXIII, 9 per il Policlinico e 39 non hanno espresso preferenza".
"Stiamo parlando della costruzione di un ospedale strategico per la Puglia e magari per tutto il Mezzogiorno, in una Regione prima al mondo per diagnosi precoci di malattie, ma con ritardi nella presa in carico. L’autonomia organizzativa del Giovanni XXIII è l’obiettivo a medio termine, ma deve essere raggiunta nel rispetto delle indicazioni a breve termine stabilite dalla legge. Chi propone altre idee, per prendere tempo, sperando nella fine di questa legislatura e poi nuovo giro e nuova corsa, non svolge con disciplina e onore la propria funzione".
"Invito tutti a rileggere con attenzione le norme in vigore: il transito nella ASL Bari è un atto dovuto. Solo dopo potrà avviarsi il processo di autonomia. Di questo deve essere conscio il DG della ASL di Bari, dal quale mi aspetto una risposta a stretto giro, con una delibera da adottare immediatamente".
"Bisogna scegliere tra trasparenza e opacità, tra legalità e improvvisazione, tra il bene dei bambini e la tutela delle relazioni di potere. Io, e il Governo regionale che ha proposto la norma, non abbiamo dubbi da che parte stare”.
(gelormini@gmail.com)