Sicurezza spiagge e città Lettieri: 'Far-west Puglia' - Affaritaliani.it

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Sicurezza spiagge e città
Lettieri: 'Far-west Puglia'

Sicurezza, il grido d'allarme di d'Ambrosio Lettieri per Bari - quartiere Libertà e di Erio Congedo, Paolo Pellegrino e CNA Balneatori per le spiagge salentine

“Non è possibile essere prigionieri nella propria città, nel proprio quartiere, addirittura nella propria casa. Quel che succede a Bari, al quartiere Libertà, i cui residenti sono praticamente in mano a un gruppo di extracomunitari che non ha alcun rispetto delle regole e del vivere civile, è inaccettabile", denuncia in una nota Luigi d’Ambrosio Lettieri (Direzione Italia).
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"Il razzismo - aggiunge il senatore DIt - per sgombrare il campo da ogni libera interpretazione, non c’entra. Qui c’entra il rispetto del prossimo che insieme all’assenza di serie politiche dell’accoglienza, alla carenza di servizi per i residenti, all’abbandono e al degrado urbano e sociale, formano una miscela pericolosissima. Tanto più che si tratta della cronaca ampiamente annunciata di una situazione che ormai ha superato i tratti dell’emergenza ed è diventata cronico smantellamento di ogni regola in più parti della città. Non ci si dimentichi di piazza Umberto".
 
"Infatti, a Bari città metropolitana - prosegue Lettieri - c’è un filo rosso che attraversa l’emergenza, legato non solo alla sicurezza e alla criminalità che da tempo ha rialzato la testa in modo inquietante, ma anche agli strumenti che sovrintendono all’accoglienza degli extracomunitari, nonché al tessuto sociale e urbano di una città ostaggio di una pesante sottovalutazione del fenomeno da parte dei suoi amministratori che è davvero preoccupante".
 
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"Mi sembra che il sindaco Decaro - aggiunge d'Ambrosio Lettieri - continui a sottovalutare e ignorare il grido di allarme che da tempo arriva dalle associazioni di quartiere e dai residenti. E soprattutto a mettere sotto il tappeto la polvere di una città soffocata nelle sue espressioni più vive. Dall’agonia del Murattiano alla solitudine dei commercianti, dal deserto delle periferie alla paralisi urbanistica, dal controllo del territorio all’accoglienza, fino alla missione impossibile di inquirenti e forze dell’ordine che rispondono sempre con grande senso del dovere alle legittime richieste di legalità e sicurezza dei cittadini, ma che da tempo sono sistematicamente ignorati e lasciati soli di fronte alle difficoltà oggettive, con mezzi e risorse inadeguati".
 
"L’amministrazione comunale - esorta - si assuma le sue responsabilità e attivi immediatamente tutti gli strumenti in suo potere per offrire risposte adeguate ai cittadini giustamente esasperati da una situazione esplosiva. Il sindaco coinvolga prefetto, forze dell’ordine e magistratura, chieda al Governo, anzi esiga interventi concreti".
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"Da troppo tempo, ormai - conclude Letteri - una serie di episodi gravi e inquietanti, ci raccontano di una situazione da far west. Sottovalutarlo è deleterio e irresponsabile. Nessun dorma, specialmente il primo cittadino”.  

Con altra nota il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Erio Congedo, mette in evidenza quanto accade sulle spiagge salentine: “Il grido di allarme del CNA Balneatori per la presenza di bande di nordafricani che terrorizzano turisti ed operatori si aggiunge a quello di Confindustria Turismo di Lecce e dell'Associazione commercianti imprenditori per il calo di presenza".

"Una cartolina non edificante per l’immagine del Salento - spiega Congedo - che proprio sul turismo sta puntando come strumento di sviluppo, ma soprattutto ingenerosa verso l’impegno profuso dalle forze dell’ordine (ricordo il protocollo siglato in Prefettura del maggio 2016) e lo sforzo degli operatori ai quali si deve il merito del momento felice del comparto".

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"Il tema però - aggiunge - non deve essere sottovalutato e deve essere inquadrato in una riflessione più ampia, ossia sulla necessità di definire un modello a cui tendere che scongiuri il rischio di un fenomeno positivo ma solo passeggero e consolidi, invece, un trend di crescita non solo dei “numeri” di presenze ma soprattutto di “qualità” della domanda con flussi di turismo pregiato".

"In questo - precisa Congedo - è fondamentale il ruolo di regia e di indirizzo che la Regione dovrebbe svolgere sulla base di una visione sistematica di gestione del fenomeno e che oggi sembra non esserci. La proposta è quindi di attivare subito gli Stati Generali del Turismo, per costruire in clima di collaborazione e condivisione una strategia delle politiche di sviluppo del comparto a 360 gradi che parta dalla soluzione dei punti di maggiore criticità -che ciclicamente da tempo emergono dal rischio “turismo trash“- alla qualità dei servizi, ai collegamenti e, ovviamente, alla sicurezza che è una precondizione per lo sviluppo in qualsiasi ambito".

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"L’industria delle vacanze, sulla quale il territorio si sta giocando molte delle sue chances di crescita - conclude Congedo - non può essere lasciata alle esperienze individuali, se pur pregevoli e di successo, tantomeno all’improvvisazione”.

In qualche modo sintonizzate sulla stessa lunghezza d'onda le dichiarazioni di un altro salentino, il presidente de La Puglia con Emiliano, Paolo Pellegrino, che commenta gli ultimi allarmanti fatti di cronaca che si sono verificati sulla costa gallipolina: “La Regione Puglia convochi subito un tavolo. In questa partita cittadini e imprenditori non possono essere lasciati soli. Anzi, hanno bisogno delle istituzioni-sentinelle”.

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“Il grido di allarme del CNA Balneatori per la presenza di bande di nordafricani che terrorizzano turisti ed operatori, con minacce di estorsioni e di danneggiamenti agli stabilimenti, non deve restare inascoltato. Questi piccoli imprenditori vanno sostenuti non solo per l’impegno profuso, e che rende il Salento la meta più gettonata dell’estate 2017, ma soprattutto per la loro pressante richiesta di sicurezza. Meglio quindi qualche vip in meno, ma più tutela per i nostri cittadini”.

“Per questo - conclude Pellegrino - resto fermamente convinto che la Regione debba subito convocare un tavolo per analizzare l’emergenza criminalità (e chiaramente coinvolgendo forze dell’ordine e magistrati) che purtroppo getta un’ombra su questa eccezionale impresa chiamata “turismo”. Non dobbiamo chiudere gli occhi e abbassare la guardia”. 

(gelormini@affaritaliani.it)