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Stati Regionali Rifiuti, ASECO (AQP) un'alternativa pubblica alle difficoltà
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Il progetto è stato annunciato a Brindisi dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’assessore regionale all’Ambiente Anna Grazia Maraschio, il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, la presidente di Ager Puglia Fiorenza Pascazio e il presidente di Aqp Domenico Laforgia. poi la confluenza di Ager Puglia in ASECO (AQP) è stata confermata agli Stati Regionali dei Rifiuti tenutasi al Teatro Petruzzelli a Bari, organizzati da Ricicla TV.

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“L’ingresso di Ager (Agenzia Territoriale della Regione Puglia per la gestione dei rifiuti) in Aseco (società ad oggi interamente controllata da Acquedotto Pugliese) produrrà solo effetti positivi - ha detto a Brindisi Michele Emiliano - risparmi per i cittadini e benefici per l’ambiente. La nascita della nuova società è un’operazione coerente con la normativa vigente e persegue una virtuosa e stabile collaborazione attraverso la creazione di un soggetto in house a controllo analogo congiunto”.

“Abbiamo lavorato per anni per garantire che il settore dell’impiantistica dei rifiuti avesse un operatore pubblico - ha spiegato Emiliano - in grado di creare delle condizioni economiche utili ad abbassare la pressione della fiscalità nei confronti dei Comuni. L’analisi effettuata sul settore rifiuti ci ha convinti che le criticità che abbiamo riscontrato si sostanziano in una una inefficienza del sistema che si scarica sulle tasse dei cittadini. Per questo abbiamo individuato un meccanismo che, senza creare danno agli imprenditori privati, vada a vantaggio dei cittadini migliorando l’efficienza del sistema e garantendo un abbassamento della pressione fiscale”. 

“L’operazione - ha illustrato l’assessore Maraschio - è finalizzata ad attuare gli indirizzi del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani (PRGRU), rafforza la dotazione impiantistica pubblica del territorio per chiudere il ciclo dei rifiuti urbani in applicazione dei principi comunitari e nazionali di “autosufficienza” e di “prossimità”, sfrutta le sinergie del trattamento congiunto dei fanghi di depurazione con la Forsu, restituendo all’ambiente un compost di qualità”.

AQP potrà affidare alla nuova società il recupero dei fanghi di depurazione, mentre AGER la gestione della Frazione Organica da Rifiuto Urbano (Forsu). Questo attraverso impianti di trattamento, recupero, riciclaggio e smaltimento di quei materiali.

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La nascente società attuerà gli indirizzi del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani (PRGRU) approvato dal Consiglio Regionale, rafforzando la dotazione impiantistica pubblica. Consentirà di abbattere il costo pro capite per il trattamento della frazione umida dei rifiuti urbani e dei fanghi di depurazione che in Puglia che attualmente sconta l’aggravio dei costi derivanti dall’attuale deficit impiantistico.

Per la Presidente di Ager, Fiorenza Pascazio: “È un'operazione di grande lungimiranza per il sistema pugliese e per i Comuni. Andrà a colmare il gap impiantistico che è la causa di tutti problemi per la chiusura del ciclo dei rifiuti. La società metterà insieme Ager e Acquedotto pugliese: Ager acquisterà il 40 per cento delle quote di Aseco, società partecipata di Aqp e occuperà della gestione diretta degli impianti”. 

L’Ager, ente autonomo e di governo d’ambito partecipato da tutti i comuni pugliesi che esercita in modo collettivo la gestione dei rifiuti, sta portando avanti l’indirizzo espresso dal Comitato dei delegati, composto da sei sindaci in rappresentanza di tutte le province.

“Con questa operazione industriale AQP potrà gestire in Puglia il trattamento dei fanghi di depurazione, riducendo le attuali spese per lo smaltimento fuori regione ed ottenendo così - ha sottolineato il Presidente di Acquedotto Pugliese, Domenico Laforgia - una contestuale riduzione del costo a carico della tariffa del servizio idrico integrato e di quello ambientale per il trasporto. Sfruttando le sinergie del trattamento congiunto dei fanghi di depurazione con la Forsu restituiremo un compost di qualità, tutelando maggiormente ambiente e salute pubblica”.

“Per una corretta gestione del ciclo dei rifiuti ritengo sia importante avere impianti pubblici gestiti da società pubbliche - ha dichiarato il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi - è quindi fondamentale questo passaggio con il quale si potrà creare una società pubblica controllata da Regione e Comuni che potrà calmierare i prezzi di conferimento dei rifiuti negli impianti, e assicurare una gestione più efficace e rispondente ai bisogni dei Comuni. Non si tratta di fare concorrenza ai privati, ma in un settore così delicato come quello del ciclo dei rifiuti, la presenza del pubblico è indispensabile. Come città di Brindisi abbiamo insieme all'Ager definito gli impianti di compostaggio e recupero di materia, ritengo che una società pubblica sia la migliore condizione per poterli gestire”.

Per il sindaco di Lecce Carlo Salvemini: "Dare vita a una società pubblica che si occupi della realizzazione e gestione di impianti di trattamento della Forsu, assicurando ai Comuni tariffe più basse e ai cittadini risparmi in bolletta, redistribuendo i benefici della valorizzazione del rifiuto significa costruire anche in Puglia un modello che è già realtà in altre regioni d'Italia. La guida pubblica garantisce che ad orientare le scelte della società sia l'interesse della collettività e non solo il profitto. Se vogliamo costruire un sistema fondato sui benefici dell'economia circolare, in linea con le previsioni del Piano regionale dei rifiuti, dobbiamo rimediare alla carenza di impianti. Va nell'interesse di tutti, in particolare dei Comuni, che oggi affrontano costi elevati che si ripercuotono sull'economia delle famiglie".

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Concetti ripresi e ribaditi nell'appuntamento a Bari degli Stati Regionale dei Rifiuti: “Oggi affrontiamo una situazione che qualche anno fa avevo trovato fortemente compromessa - ha affermato Emiliano - la Puglia non aveva chiuso il ciclo dei rifiuti. Quindi ci siamo sforzati di equilibrare il rapporto tra l’impiantistica pubblica e l’impiantistica privata. In questo senso si inserisce la nascita di Aseco, la società che con l’aiuto di Acquedotto Pugliese e dei comuni pugliesi, consentirà di avere un’alternativa pubblica per sostenere le difficoltà che abbiamo di fronte, senza mettere in difficoltà il sistema privato, che resta essenziale”.

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“In questo momento - ha proseguito Emiliano - continuiamo ad essere nella situazione in cui se anche solo qualche piccolo impianto dovesse bloccarsi, accusiamo il colpo. Perché il nostro piano dei rifiuti è come un vestito stretto per il matrimonio: non vogliamo impattare sull’ambiente e stiamo cercando di migliorare la raccolta differenziata. Le grandi città pugliesi si stanno impegnando moltissimo e non è facile. In ogni caso, la situazione regionale viene gestita e ci auguriamo di migliorarla, anche grazie ai nuovi impianti di Aseco”.

A margine dell’incontro, Emiliano ha risposto alle domande dei giornalisti sulle notizie di stampa relative al termovalorizzatore di Modugno e al report di Legambiente sui reati ambientali: “Non abbiamo mai costruito nuovi termovalorizzatori - ha dichiarato Emiliano - a Modugno non si tratta di un termovalorizzatore, ma di un impianto ad ossicombustione, innovativo e molto diverso dai vecchi termovalorizzatori. Su questo impianto, però, la Regione Puglia non può far nulla perché c’è una sentenza che autorizza la realizzabilità dell’impianto. Inoltre, ho letto che gli uffici della Regione, cosa ben diversa dal Presidente, avevano autorizzato la proroga  della Valutazione di impatto ambientale, anche alla luce dell’intervenuto contenzioso amministrativo. Evidentemente era loro dovere farlo, fermo restando che se questo provvedimento viene discusso da qualcuno, può essere nuovamente impugnato”.

Sui reati ambientali Emiliano ha detto: “Siamo una delle pochissime Regioni che finanzia Guardia di Finanza e Carabinieri per effettuare le indagini su reati ambientali con centinaia di migliaia di euro. In questo modo lavorano di più e scoprono più reati ambientali. Grazie a questa collaborazione, in Puglia i reati ambientali li cerchiamo, li troviamo e abbiamo bonifichiamo migliaia di siti inquinati. Dunque, quel report vuol dire che noi sappiamo svolgere il lavoro per individuare tutte le violazioni dei codici ambientali”.

E l’assessora all’Ambiente,  Anna Grazia Maraschio, intervenuta anche lei alla manifestazione al Petruzzelli ha aggiunto: “Il perno del nuovo piano di gestione dei rifiuti è quello di puntare alla riduzione della produzione, che non è un percorso facile perché bisogna operare su più livelli. Un piano è quello della sensibilizzazione, ed è prevista anche un’attività di accompagnamento per i comuni. Un altro piano è quello relativo al cambio del sistema, mirato alla riduzione della produzione dei rifiuti".

"Per raggiungere questi obiettivi - ha evidenziato Maraschio - abbiamo previsto l’introduzione della tariffazione puntuale, che mira a responsabilizzare gli utenti, quindi i cittadini, attraverso il principio del 'chi inquina paga'. L'aggiornamento del piano dei rifiuti che abbiamo effettuato è un primo risultato importante rispetto a quelli che sono i parametri europei.

"L'Europa chiede di arrivare ad una riduzione della produzione di rifiuti con un conferimento in discarica del 10%. E noi su questo stiamo lavorando. Abbiamo intrapreso un percorso che è già significativo anche in tema di riuso. I temi più sensibili riguardano poi la frazione organica e l'indifferenziato".

"Su questo - ha concluso Maraschio - il piano dei rifiuti ha dato l'avvio dell'attuazione dei nostri obiettivi, stiamo migliorando sia pure lentamente la percentuale di raccolta differenziata, ma comunque siamo attestati su una percentuale che arriva quasi al 60%. Dobbiamo però migliorare e farlo in tempi rapidi”.

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A commentare l'evento anche l'avvocato Maddalena Stella, Responsabile Ufficio Legale Recuperi Pugliesi: "Un evento di grande interesse quello che ieri si è svolto al Petruzzelli soprattutto perché, tra gli argomenti trattati, si è parlato anche del problema della penuria  di impianti di destinazione finale (discariche) degli scarti non riciclabili. Come Recuperi Pugliesi accogliamo con favore la notizia che a breve prenderà avvio la costruzione di un impianto di ossicombustione nella zona industriale di Bari. Si tratta di un segnale molto importante verso l'apertura a nuove tecnologie in grado di gestire le frazioni non riciclabili dei rifiuti nel rispetto  dell'ambiente che nulla hanno a che vedere con i tradizionali  inceneritori".

Più critiche, invece, le osservazioni del senatore di Fratelli d'Italia Ignazio Zullo: “Quando il presidente Emiliano assicura che la nuova società AGER-ASECO, poiché pubblica, assicurerà efficienza e riduzione della tassa rifiuti non so se temere per i pugliesi o ridere a crepapelle. Ma riavvolgiamo il nastro: l’AGER viene istituita dal presidente Vendola ed era veramente controllata dai Comuni ma, poi, arriva Emiliano che con un blitz estivo modifica la legge istitutiva e assegna l'AGER al controllo della Regione. Da quel momento, per i rifiuti, siamo praticamente sempre in emergenza, anche dopo l’approvazione del Piano Rifiuti".

"Per questo - ha continuato Zullo - l’Emiliano che oggi parla di efficienza del sistema e riduzione della tassa rifiuti non è per niente credibile. La verità è che Emiliano ha perso credibilità a 360°: Sanità, Servizi sociali, Agricoltura, Turismo, ARPAL senza contare la gestione Covid e il correlato ospedale in Fiera, la fabbrica delle mascherine e Borgo Mezzanone. Senza contare i ritardi nella costruzione dei nuovi ospedali, quello di Taranto intesta, o nei Giochi del Mediterraneo. E oggi sulla nuova società AGER-ASECO perché i pugliesi dovrebbero credergli?  Senza contare che si tratta di un'agenzia regionale che dal 2016 ha ai suoi vertice sempre la stessa persona che si assegna premi per aver raggiunto gli obbiettivi: quali obbiettivi? Chi li ha assegnati? Chi li ha valutati?"

"I Comuni che ogni anno elevano la tassa rifiuti quale coinvolgimento hanno nel comprendere come questi obbiettivi sono fissati e valutati? L'operazione AGER-ASECO ha, perciò, un vizio d’origine - ha concluso Zullo - la non credibilità di Emiliano e della sua corte celeste. È un'operazione fatta contro una legge che entra in vigore il prossimo 29 marzo e che vuole scorporare la gestione dei rifiuti dalla regolazione e controllo della stessa ed invece Emiliano vorrebbe andare speditamente nella direzione della commistione tra gestione e controllo della stessa accelerando i tempi, senza sciogliere dubbi e con appelli ad avere fede e credere. Credere a chi? A Emiliano? Ma mi faccia il piacere!”.

Intanto, il Consiglio regionale ha votato l’istanza di anticipazione a trenta giorni, rispetto ai sessanta previsti, per calendarizzare l’esame della proposta di legge a firma dei consiglieri regionali del Gruppo Azione, Amati, Mennea e Clemente, con cui si andrebbe a dare piena titolarità ai comuni nella materia della gestione degli impianti pubblici per la chiusura del ciclo dei rifiuti.

NOTE DI APPROFONDIMENTO

La Newco sarà una società  sottoposta al controllo analogo congiunto di AQP e AGER nel rispetto di quanto previsto dal D.Lgs. 175/2016 (TUSP) e dal D.Lgs. 50/2016 (Codice dei Contratti pubblici) cui saranno affidati in house providing  attività gestionali da parte dei medesimi soci in conformità a quanto prescritto dal Dlgs n. 201/2022. la NewCo svolgerà la propria attività a favore dell’AGER e di AQP in modo che gli interessi perseguiti non siano in alcun modo contrari a quelli dei due Soci.

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I soci avranno un ruolo paritetico nella gestione della Newco in quanto  nell’Organo amministrativo avranno una propria rappresentanza , in  fase di start up il Consiglio sarà composto da tre membri di cui uno indicato da AGER e successivamente all’intervenuta stipula dei contratti di affidamento in house da parte dei due Soci, la Società sarà amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da 5 (cinque) membri con due componenti  indicato da AGER . E’ prevista anche la figura del direttore generale che sarà indicato sempre da AGER .Le cariche in seno all’Organo Amministrativo saranno svolte a titolo gratuito e dunque senza il riconoscimento di alcun emolumento o altro compenso, fatta eccezione per il rimborso delle spese, debitamente documentate, sostenute in esecuzione dell’incarico.

L’ingresso di AGER nella compagine sociale di ASECO (ad oggi società partecipata al 100% da AQP) è il risultato di una azione di concertazione che è partita da lontano, e che ha a proprio fondamento la strategia regionale in materia d rifiuti delineata nel PRGRU.

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La scelta che Regione, Comuni, AQP ed AGER hanno posto in essere si pone obiettivi di valenza strategica ed industriale di rilevante spessore: garantire che i fanghi prodotti dall’attività di depurazione, su cui AQP ha investito ed investe considerevoli risorse, ed i rifiuti da raccolta differenziata siano valorizzati per essere poi reimmessi nel ciclo produttivo in conformità ai principi dell’economia circolare.

Va subito sgomberato il campo dal dubbio che tale scelta sia finalizzata a bloccare lo sviluppo del mercato, e quindi degli operatori privati di settore. Infatti, l’attività della Newco sarà funzionale a colmare proprio i vuoti lasciati dal mercato nell’ambito della gestione del ciclo de rifiuti e consentirà di perseguire più obiettivi:

- sfruttare le sinergie industriali per il trattamento della Forsu e dei fanghi che per entrambi i soci (AGER ed AQP) ancora ad oggi determina gravi criticità gestionali;

- usare tali sinergie generate dall’azione del comparto “pubblico” per abbassare le tariffe per segmenti del ciclo dei rifiuti per i quali oggi i cittadini sostengono costi molto significativi;

- sfruttare questa sinergia come volano per lo sviluppo industriale in materia di gestione del ciclo dei rifiuti, che avrà la finalità di  contribuire alla chiusura del ciclo dei rifiuti, a costi sostenibili e senza limitare il alcun modo il mercato. Con impatto rilevante in termini di tutela dell’ambiente e crescita dell’economia e dell’occupazione.

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- perseguire la continua ricerca nell’innovazione tecnologica, anche in collaborazione con il privato, che consenta l’avvio di linee industriali finalizzati al riciclo ed al recupero di frazioni merceologiche di rifiuto che oggi  sono destinate purtroppo allo smaltimento.

- rafforzare le azioni volte a garantire la chiusura del ciclo dei rifiuti, con l’impiantistica che risponda alle differenti esigenze dei territori, che andrà a colmare quei vuoti oggi lasciati dal mercato e che diventano spesso spazio in cui si muovono le organizzazioni criminali, responsabili di numerosissime azioni non solo illegali ma dannosissime per l’ambiente e per i cittadini.

(gelormini@gmail.com)

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