Suor Anna Maria Sgaramella la suora di Andria a Gerusalemme - Affaritaliani.it

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Suor Anna Maria Sgaramella la suora di Andria a Gerusalemme

Anna Maria Sgaramella è una suora andriese che vive da 10 anni in Israele a Gerusalemme: "Ci sia pace accompagnata da giustizia"

Suor Anna Maria Sgaramella arriva da Andria (Ba), ha 56 anni e dal 2013 è a Gerusalemme. È missionaria comboniana da 29 anni. In Israele c’era già stata dal 2000 al 2002, durante la cosiddetta Seconda Intifada. Oggi lavora nell’ambito educativo e insegna in istituti teologici salesiani e francescani.

"Quando ci sono stata la prima volta in Israele - racconta - c’era un clima molto pesante. Ricordo i primi posti di blocco militare, oggi i check point sono diventati “la normalità”. Vent’anni fa cominciava questa forma di eccessivo controllo che limita la libertà di movimento. Poi, si è costruito il muro, uno dei motivi di scontri".

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"Noi comboniane siamo al confine e spesso abbiamo i militari davanti al cancello a proteggere il check point. I palestinesi vorrebbero passare, magari per andare semplicemente alla moschea, ma questo talvolta non è permesso e allora si scatenano reazioni. I primi gettano lacrimogeni, i secondi molotov. Una volta, a causa di questi scontri, si è incendiato anche il prato del nostro asilo".

Suor Anna Maria racconta che lì le comboniane fanno attività educative, di counseling ma anche di formazione con le donne. Poi, aiutano gli immigrati: "Fondamentalmente - aggiunge con dolcezza - i nostri programmi sono diretti alla promozione della pace e della non violenza. Cerchiamo di educare famiglie e bambini al rispetto e all’apprezzamento della diversità".

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"Partecipiamo anche a momenti in cui i religiosi riflettono su vie che possano creare riconciliazione, abbattendo il muro di separazione che si crea nei cuori delle persone, oltre al muro fisicamente esistente. Ci sono, inoltre, gruppi interreligiosi in cui musulmani, ebrei e cristiani cercano di ritrovarsi sia per condividere pensieri spirituali e teologici ma anche per preghiere per la pace. Ci sforziamo di vivere quell’unità e quel senso dell’amicizia che mancano nella società".

E a proposito di quanto sia diventata difficile la situazione dopo i fatti del 7 ottobre sottolinea: "Il problema attualmente è questo: certamente si condanna la violenza di entrambe le parti, ma va ricordato c’è un popolo che subisce e uno che con potenza occupa la terra".

* Tratto da Andrialive.it