A- A+
PugliaItalia
Susan G. Komen Puglia la lettera aperta di Linda Catucci

Data la piega degli eventi in tempi di Coronavirus, anche la data del 22-24 maggio 2020 per Race for Cure a Bari, a cura del "Susan G. Komen - Puglia", potrebbe essere rimandata a periodi più tranquili e meno a rischio. 

KOMEN BARI1

Nel frattempo, Linda Catucci, presidente di "Susan G. Komen" Puglia diffonde una lettera aperta.

La lettera

A volte mi chiedo...

Ma chi SIAMO veramente?

Siamo quelli che si lamentano continuamente perché chiusi in casa o siamo quelli che pur nella difficoltà di dover convivere con la paura, la preoccupazione e l’alienazione sociale, hanno la forza e il coraggio di pensare prima a chi è malato, solo in ospedale, con un futuro incerto lasciato lì a combattere contro un virus che da un giorno all’altro ha cambiato le nostre vite.

A volte mi chiedo

Ma chi SIAMO veramente?

Siamo quelli che si barricano nell’agiatezza di una vita dorata o quelli che hanno occhi per vedere i nostri amici, vicini, concittadini, rimasti senza lavoro, senza prospettiva su come tirare avanti, licenziati a causa di un virus che non ha dato scelta a nessuno, men che meno a chi cercherà di non far affondare imprese e attività che si trovano oggi a dover navigare in un mare in tempesta.

Komen Bari2

A volte mi chiedo

Ma chi SIAMO veramente?

Siamo quelli che solo ora si accorgono che il mondo è fatto di persone e queste persone messe di fronte ad una battaglia come questa spesso decidono di affrontarla e combatterla a testa alta, senza scappare.

Qui mi fermo un attimo, perché sto parlando di medici e infermieri e di tutto il personale sanitario che, io come tanti di voi che ora stanno leggendo, conosciamo da tempo. 

Race for the Cure 7

Ho combattuto un tumore avendo al mio fianco quelli stessi medici e ho capito tanti anni fa il valore, l’abnegazione e l’importanza di quelli che oggi qualcuno chiama eroi. Io so che stanno solo facendo il loro lavoro, come hanno sempre fatto.

Ho seguito un percorso chemioterapico, che è fatto di solitudine, la stessa che tutti stiamo vivendo ora.

Mi sono dovuta alienare da tutto e tutti, il mio sistema immunitario non mi consentiva di fare altrimenti. Ho provato l’isolamento sociale e so, che da quella palude di dolore e paura si viene fuori. Mi ha reso più forte, più umana, più ragionevole, più comprensiva, più empatica, più propensa ad aiutare gli altri.

E so che da questo isolamento a cui oggi il mondo intero è costretto, ne usciremo, tutti insieme.

So, e mi permetto di dirlo a tutti, che solo con l’aiuto reciproco la paura si calma, il conforto arriva e la vera essenza del Nostro vivere si rivela....

Per tante persone che come me hanno già vissuto il dolore e l’isolamento, per tutte Noi “Donne in Rosa” ci sembra di tornare indietro nel tempo. Lo abbiamo già passato, ma in questo silenzio ed in questa clausura ci sentiamo a Nostro agio, perché sappiamo che non si tratta di un tumore, il cui spettro ci fa ancora paura.

Race for the Cure 8

A volte mi chiedo

Ma chi SIAMO veramente?

E oggi rispondo che siamo persone cambiate. Come tutti quelli che hanno lottato contro un male forte e aggressivo e invisibile, qualunque esso sia. Chi prima e chi dopo. Siamo tutti cambiati.

Un cambiamento radicale e positivo nell’approcciarci agli altri, nel rispettare gli altri, nel capire che nulla sarà come prima.

La malattia, ma anche la sola paura della malattia cambia tutti. Io sono cambiata da tempo e in questo intenso e difficile momento di forzata solitudine sociale rifletto sul mio e Nostro passato, sul Nostro presente e su quello che forse potrà essere il Nostro futuro.

Race for the Cure 3

So per certo che la solitudine aiuta. Ti aiuta a ritrovare te stessa, aiuta a vedere gli altri ed il mondo in maniera diversa.

Questa pandemia che ci fa essere tutti uguali,  e quasi sorge in Noi la consapevolezza che il tumore è un male minore.

Ma guai ad abbassare la guardia.

Faccio appello a chi sta combattendo contro un tumore in questi tempi così difficili. Non fatevi prendere dallo sconforto. Non siete soli. Siamo tutti uniti e vicini, se vogliamo esserlo. Se decidiamo di esserlo.

E questa terribile pandemia ha reso tutti quanti noi più simili, accomunati da due aspetti: l’aver provato una solitudine forzata e la consapevolezza che la vita è troppo bella per non essere vissuta.

Linda Catucci

Presidente Susan G. Komen Puglia

Commenti
    Tags:
    linda catuccisusan g. komenpuglia lettera aperta coronavirus race cure bari







    
    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.