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TAP-Austria esplosione Emiliano: 'Lo strabismo politico di Calenda'
TAP, grave incidente con esplosione a Baumgarten in Austria. L'allarme di Emiliano, che annuncia un esposto su TAP-Salento, e lo "strabismo politico" di Calenda
L'esplosione nell'impianto TAP di distribuzione del gas a Baumgarten an der March, in Austria, (circa 50 Km. a nord-est di Vienna), riaccende l'attrito tra Michele Emiliano e Carlo Calenda. L'incidente ha provocato un morto e 21 feriti, di cui uno in gravi condizioni.

"Si è verificato un incidente rilevante in una stazione di compressione e distribuzione gas in Austria, di tipologia analoga alla stazione che verrà realizzata nel Progetto 'TAP' lì denominata PRT (Punto Ricezione Terminale)". ha dichiarato a caldo il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
"La circostanza dimostra che l’impianto in costruzione a Melendugno ha profili di pericolosità simili all’impianto austriaco - ha proseguito Emiliano - e non si tratta affatto di un semplice tubo che passa sotto una spiaggia. Si tratta di un vero e proprio impianto industriale per la decompressione di gas e che costituisce lavorazione di sostanze pericolose".

"Nel PRT di Melendugno saranno presenti sostanze pericolose all'interno di uno o più impianti, comprese le attività comuni o connesse, che rientrano nella previsione del co.1 art. 1 lett a) D.Lgs. 334/99 e s.m.i. - cc.dd. direttive Seveso, come dimostrabile dai diagrammi di stato dei fluidi trattati".
"Infatti, nel caso 'TAP' , è previsto che in una prima fase transiteranno dal PRT 10 miliardi di mc/anno di gas, misura che sarà raddoppiata negli anni successivi".
"Il tutto purtroppo - ha poi segnalato Emiliano - sta avvenendo in assenza di una valutazione tecnico quantitativa degli scenari incidentali, delle aree di danno derivanti, dei quantitativi di sostanze potenzialmente rilasciate o comunque presenti negli 'hold up' al PRT, degli scenari di emergenza valutati e concretamente pianificati, a causa della mancata applicazione delle Direttive Seveso.
"Eppure l’applicazione di tali direttive è stata richiesta dalla Regione Puglia - ha precisato il Governatore - nel corso della istruttoria tecnica e negata dal Ministero dell’Interno unitamente al Ministero dell’Ambiente e al Ministero dello Sviluppo Economico che hanno vicecersa ritenuto di escludere l'opera TAP ed il suo PRT dalle verifiche tecnico istruttorie disposte dalle direttive Seveso, dopo aver escluso la stessa Regione Puglia e il Comitato Tecnico Regionale Prevenzione Incendi, (organi competenti per territorio alle verifiche preventive in materia di incidenti rilevanti), dalle procedure amministrative di cui al D.Lgs. 238/2005".

"Fatto questo che ha comportato il ricorso amministrativo da parte della Regione Puglia, che purtroppo ha dato ragione alle amministrazioni centrali".
"I fatti accaduti in Austria però hanno dimostrato che le preoccupazioni della Regione Puglia hanno un fondamento evidente - ha ribadito Emiliano - che ci obbligherà nei prossimi giorni a sottoporre alla Procura della Repubblica competente un esposto che mira a salvaguardare l’incolumità pubblica dalla incosciente decisione del Governo di ritenere non assoggettabile alle direttive Seveso l’impianto TAP".

"E di incoscienza collettiva evidentemente si tratta se è vero che il Ministro Calenda dalle notizie della vittima e dei 21 feriti in Austria trae lo spunto solo per ribadire che il TAP è necessario proprio per sopperire alla temporanea carenza di gas distribuita nel Nord Europa ove dovessero ripetersi incidenti analoghi a quello accaduto in Austria".
"Si tratta con ogni evidenza di un caso di strabismo politico e di disumanizzazione delle pubbliche funzioni".
"Calenda di fronte all’esplosione della cucina del vicino simile a quella che sta per realizzare a casa sua, si limita a dire che è necessaria perchè quella del vicino è esplosa ed è momentaneamente inservibile".

"Un ministro si dovrebbe preoccupare prima delle persone e della loro salute e sicurezza e poi del resto", ha sottolineato Michele Emiliano.
"È necessario dunque che il progetto rispetti tutti i requisiti di sicurezza previsti dalle Direttive Seveso, non essendo stata analizzata preventivamene la sua pericolosità intriseca, tanto da ritenerne superabile la relativa valutazione da parte degli organi tecnici preposti".

"Chiedo pertanto al Presidente del Consiglio Gentiloni, a tutela della salute pubblica - ha concluso Emiliano - che sul gasdotto TAP venga aperta l'istruttoria tecnica di cui all'art. 6 ovvero 8 del citato Decreto legislativo 334/1999 e successivo 238/2005 e che si accerti quindi la compatibilità territoriale dell'intero intervento, del suo PRT e di tutti i 50 km di rete distribuzione gas fino al nodo di Mesagne".
"Lo richiede la legge, lo pretende il buon senso, lo esige il rispetto della vita umana, tanto più che si insiste a far transitare il gasdotto sotto una spiaggia gremita di bagnanti per quattro mesi all’anno".
Più o meno in sintonia le dichiarazioni degli otto consiglieri regionali M5S Antonio Trevisi, Rosa Barone, Gianluca Bozzetti, Cristian Casili, Mario Conca, Grazia Di Bari, Marco Galante, Antonella Laricchia: “Che il ministro Calenda non fosse particolarmente interessato alla tutela del territorio regionale pugliese - tuonano i cinquestelle - lo si era compreso già dai suoi vaneggiamenti sulla necessità di tenere in piedi l'ILVA, nonostante causi morte e malattia sul territorio della provincia di Taranto. Ma che oggi, in seguito ad una forte esplosione in Austria di un impianto molto simile al TAP che ha causato per il momento un morto e diverse decine di feriti, riesca a strumentalizzare la tragedia affermando addirittura che 'se avessimo il Tap oggi non dovremmo dichiarare lo stato di emergenza gas' supera ogni limite di decenza".

"Al ministro Calenda - continuano - che è evidentemente più interessato all’assenza di gas e alla tutela degli interessi economici e ben poco alla vita dei suoi concittadini, vorremmo dire che è solo una fortuna che oggi quell’impianto esploso non si trovasse in Salento, perché altrimenti oggi ci staremmo disperando per la morte e per il ferimento di numerosi italiani e staremmo assistendo, magari, alla solita passerella di politici come lui sul nostro territorio. Tutta la nostra solidarietà va a quegli uomini feriti in Austria e ai parenti dell’unica vittima accertata nella speranza che non ve ne siano altre”.
“Questa tragedia conferma soltanto una triste realtà - aggiungono i pentastellati - tutte le nostre denunce e i serissimi rischi di portare TAP nella nostra regione sono più che concreti. Adesso siamo ancora in tempo per fermare questa grande opera utile soltanto a governanti e lobby, che rischia di mettere in pericolo un intero territorio. Siamo ancora in tempo per poter ripartire con una strategia energetica innovativa che punti sulle fonti rinnovabili e sulla generazione distribuita. La Puglia e i pugliesi - concludono - stanno già pagando abbondantemente per le scelte infauste e vergognose fatte negli anni da politicanti miopi e cinici che ci auguriamo di mandare a casa prima che causino altri danni irreversibili"
(gelormini@affaritaliani.it)