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Taranto Sanità, la beffa della deroga Commissione piena di PD e pugliesi

Una doccia fredda, la bocciatura delle deroghe per la Sanità a Taranto - martoriata dai tumori e dall'aria irrespirabile - nonosante le rassicurazioni del ministro Beatrice Lorenzin - che provoca le ire del Segretario regionale pugliese del Partito Democratico, Marco Lacarra, anche perchè la V Commissione Bilancio è imbottita di deputati PD (22/47) e conta un bel numero di parlamentari pugliesi nei diversi gruppi rappresentati.

Sanità ospedali
 

“La bocciatura della deroga al DM 70 ci lascia con l’amaro in bocca", commenta il Segretario regionale del Partito Democratico della Puglia e consigliere regionale, Marco Lacarra, la notizia della bocciatura della deroga al DM 70. "Quei 50 milioni di euro supplementari di spesa, che fino all’ultimo abbiamo sperato di ottenere dal governo, sarebbero stati necessari per mettere in campo azioni ed interventi concreti per far fronte a tutte le criticità dell’apparato sanitario di Taranto”.

Taranto 1jpg
 

“In questi mesi sulla deroga si sono espresse a favore le comunità locali - ha aggiunto Lacarra - il Consiglio Regionale nella sua interezza, i parlamentari locali e tutti i livelli del Partito Democratico. Eravamo convinti di aver portato a casa il risultato visto che nelle scorse settimane, in visita in Puglia, si erano espressi favorevolmente il Sottosegretario Vito De Filppo e il Ministro Beatrice Lorenzin.

"Alla luce della gravità dei dati epidemiologici strettamente connessi con l’inquinamento ambientale - puntualizza Lacarra - comprendiamo appieno il disappunto della popolazione tarantina e siamo solidali con loro. Ci appare sconcertante la bocciatura dell’emendamento. Cosa è accaduto nelle ultime ore? Tuttavia nutriamo ancora la speranza che il governo possa intervenire, per garantire sostegno al Sistema Sanitario di Taranto e della sua provincia. Siamo sicuri che nessuno possa chiudere gli occhi di fronte ad una situazione drammatica come quella della città di Taranto, che riguarda l’intero Paese e non soltanto la Puglia”.

Composizione della V Commissione Bilancio:

- Area Popolare (Ncd - Udc)    2 componenti    Giuseppe DE MITA, Paolo TANCREDI

- Civici e Innovatori                 1 componente   Gianfranco LIBRANDI

- Democrazia Solidale            1 componente   Bruno TABACCI

- Forza Italia                          4 componenti    Renato BRUNETTA, Alberto GIORGETTI, Lorena MILANATO,

                                                                    Stefania PRESTIGIACOMO

- Fratelli d'Italia - AN               1 componente   Fabio RAMPELLI

- Lega Nord                            2 componenti    Guido GUIDESI, Barbara SALTAMARINI

- Gruppo Misto                       4 componenti    Lello DI GIOIA, Cosimo LATRONICO, Rocco PALESE (Vice Prsd)

                                                                    Luca PASTORINO

- Movimento 5 Stelle               6 componenti    Marco BRUGNEROTTO, Francesco CARIELLO, Vincenzo CASO                                                                     Laura CASTELLI, Federico D'INCA, Giorgio Girgis SORIAL

- Partito Democratico            22 componente   Francesco BOCCIA (Presidente), Paola BRAGANTINI, Angelo

                                                                    CAPODICASA, Susanna CENNI, Carlo DELL'ARINGA, Edoardo

                                                                    FANUCCI (Vice Prsd.), Cinzia M. FONTANA, Giampaolo GALLI

                                                                    Federico GINATO, Giampiero GIULIETTI, Mauro GUERRA,

                                                                    Francesco LAFORGIA, Alberto LOSACCO, Marco MARCHETTI,

                                                                    Maino MARCHI, Fabio MELILLI, Antonio MISIANI, Dario PARRINI,

                                                                    Nazzareno PILOZZI, Ernesto PREZIOSI, Simonetta RUBINATO

- Scelta Civica                         2 componenti   Giuseppe GALATI, Giulio Cesare SOTTANELLI

- Sinistra Italiana                     2 componenti   Giulio MARCON, Gianni MELILLA.

M5S Puglia
 

Le reazioni alla sorprendente decisione della Commissione Bilancio - dopo le rassicurazioni del ministro Lorenzin - sono larghe e trasversali. Quella che però riveste i caratteri decisi della chiarezza, senza giri di parole, è la nota degli 8 consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Rosa Barone, Mario Conca, Cristian Casili, Gianluca Bozzetti, Grazia Di Bari, Antonella Laricchia e Antonio Trevisi: "Pensare di poter disporre del diritto di vita o morte delle persone in base a ciò che voteranno in questo referendum, davvero a tanto sembrano essere arrivati Renzi e questo governo PD. Non ci sono neanche più le parole per definire queste persone che hanno perso il lume della ragione".

"Sia chiaro - prosehgue la nota del M5S - nessuno del Partito Democratico può appuntarsi medaglie al petto, la situazione di Taranto e dei cittadini di Taranto è responsabilità tanto del governo nazionale che continua a tenere in piedi una fabbrica che produce veleni e procura morte, per ragioni puramente economiche ed elettorali, tanto del governo PD regionale rimasto silente mentre approvavano i 10 decreti “salva Ilva” e che non è stato mai in grado di garantire ai tarantini un servizio sanitario adeguato, ancora oggi allo sbando".

Lorenzin Emiliano
 



"Questa del ministro Lorenzin - concludono i pentastellati - è una decisione che dimostra come abbia mentito quando ha detto che questa riforma costituzionale servirà a garantire finalmente una assistenza uguale a tutte le regioni italiane: la sanità delle regioni, di fatto, è già in mano al Governo nazionale ed è evidente che con questa riforma tutto vogliono fare, salvo che preoccuparsi dei diritti di tutti i cittadini".

Anche il consigliere regionale Cosimo Borraccino, Presidente della II Commissione consiliare (Affari generali e Personale) ha diffuso la seguente dichiarazione:.“Esilarante replica del ministro Lorenzin al mancato finanziamento alla sanità tarantina".

"Se la vicenda non fosse preoccupante - prosegue Borracino - per i cittadini pugliesi e per la nostra salute, ci sarebbe soltanto da ridere a leggere le dichiarazioni di presunte tranquillizzazioni da parte del ministro Beatrice Lorenzin alla notizia della mancata assegnazione dei 50 milioni di euro a Taranto".

Taranto lettera
 

"Cosa dice la Lorenzin (nota allegata)? Dice, la signora ministra, che circa l'attuazione del decreto ministeriale 70 del 2015 e la richiesta di deroga, è un problema regolamentare, procedurale, che si può risolvere modificando il decreto stesso, quindi in linea con quello che noi da tempo diciamo circa la richiesta di deroga al DM70"

"Invece clamorosamente glissa, non dicendo una sola parola, non fornendo una giustificazione, sul cuore del problema, vale a dire il mancato rispetto della promessa che ella aveva fatto, di fronte al presidente della regione Puglia Michele Emiliano e ai cittadini di Taranto, di garantire ulteriori risorse per la nostra città!"

"Se la signora ministra pensa che a Taranto i cittadini abbiano l'anello al naso e non sanno leggere le sue presunte scuse, ha inteso male, bene farebbe invece, in queste poche ore che restano per l'approvazione del testo in commissione, a porre rimedio ed a chiedere al suo presidente Matteo Renzi, indaffarato in queste ore per reclutare consensi al sì al referendum, come invece ha fatto con il presidente della Campania Deluca, concedendogli la possibilità di tenere per se il commissariamento del sistema sanitario, a referendum, a rispettare l'impegno preso con la Puglia".

"È una questione di stile, è una questione di decenza che ha delle ricadute importantissime sulla regione Puglia e sulla città di Taranto”

(gelormini@affaritaliani.it)

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