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Treno BA-Roma De Leonardis (AP) attacca Decaro, Salomone (Confind.) lo difende

Fa discutere ed ha acceso già molte polemiche la richiesta del sindaco di Bari, Antonio Decaro, all'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini, di aggiungere una corsa no stop sulla tratta Bari-Roma, che non preveda fermate e raggiunga la capitale in tre ore e 30 minuti.

Treno Frecciargento
 

Ipotesi divenuta possibile dopo l'ultimazione dei lavori tra la stazione di Incoronata e quella di Cervaro, che elimina la "propaggine ferroviaria" verso Foggia. Attualmente il servizio Trenitalia Frecciargento prevede la partenza da Bari di tre corse per Roma e altrettante sul percorso inverso, tutte con quattro fermate lungo il tragitto e un tempo di percorrenza di oltre quattro ore.

"Un passo in avanti in attesa dell'Alta capacità che collegherà Bari a Napoli in poco più di due ore - ha detto Decaro - che lo stesso Mazzoncini annuncia però per il 2026. Oggi - lamenta il Sindaco Metropolitano -
per chi si sposta da Bari le difficoltà di trovare un posto a costi accessibili sono sempre più numerose e i biglietti costano fino a 500 euro".

Non ci sta il presidente del gruppo consiliare Area Popolare, Giannicola De Leonardis, che ha diffuso una sorta di dichiarazione di guerra: “Credevo fosse una semplice boutade, quella del sindaco di Bari Antonio Decaro, quando ho letto della sua proposta di un collegamento diretto ad alta velocità Bari-Roma senza alcuna fermata intermedia, lanciata ai vertici nazionali di Ferrovie dello Stato Italiane".

De Leonardis Gian
 

"Siccome invece il presidente nazionale dell’Anci (che rappresenta quindi tutti i Comuni italiani, non solo quello di Bari) - carica per la quale dovrebbe mostrare una sensibilità e un’attenzione ben diverse - non scherzava affatto, mi permetto allora di ricordargli che nelle ultime ore non è intervenuta alcuna riforma che ha abolito le Regioni, intese come territori ed enti, e che la Puglia non è solo la sua amata Bari".

"Ancora, che la sua città usufruisce già di un’infrastrutturazione di eccellenza (stazione ferroviaria, porto, aeroporto) adeguatamente sostenuta negli ultimi decenni anche e soprattutto a scapito di altre realtà ritenute minori, nonostante l’orografia e la lunghezza particolare della regione; e che verrà ulteriormente potenziata nei prossimi anni, con una pioggia di risorse e investimenti che hanno assorbito gran parte delle progettualità inserite nella programmazione derivante da risorse nazionali e comunitarie. Ma tutto questo evidentemente all’ambizioso Decaro non basta".

Treno Decaro fs
 

"Non basta aver fatto sparire l’aeroporto Gino Lisa di Foggia da ogni radar, e così i turisti che intendono andare sul Gargano (che può contare il 70 per cento delle strutture ricettive pugliesi e su 4 milioni di presenze l’anno, anche più del Salento), atterrando a Bari, debbano sobbarcarsi almeno altre tre ore di viaggio per raggiungere Peschici o Vieste".

gino lisa notte
 

"Non basta il progetto dell’Alta capacità e velocità che bypassa la stazione ferroviaria di Foggia, al centro della città, e costringerà il dirottamento nello scalo tra Incoronata e Borgo Cervaro degli utenti della provincia di Foggia e di quelle limitrofe (Molise, Campania, Basilicata). Non bastano orari dei treni verso la capitale e verso il nord perfettamente funzionali e strategici per chi parte da Bari e vi rientra in giornata".

"Non basta il non aver articolato e supportato la sua idea magari con una analoga, come per esempio un treno diretto da Foggia a Roma, seguendo la sua stessa - poco comprensibile, in questo caso - logica. Pochi minuti di sosta a Foggia, a Benevento, a Caserta, sono per lui un tempo insopportabile e ingiustificabile, che fa perdere di competitività la sua città".

"Il grande Totò risponderebbe ‘Ma mi faccia il piacere’: noi, più modestamente, chiediamo l’intervento delle altre autorità, istituzionali e non, che il sindaco di Bari intende bypassare a livello regionale e nazionale con la sua inaccettabile proposta, per richiamarlo al dovuto rispetto per città, persone e comunità”.

Salomone Massimo1
 

A difendere il Sindaco, però, è il Responsabile del Settore Turismo in Confindustria Bari e BAT, Massimo Salomone: "Il sindaco ha ragione. Il treno è competitivo sull'aereo sotto le 3 ore e mezza di percorrenza. In uno studio recente ("Il trasporto aereo in Italia, le imprese e le politiche") si afferma che sotto le due ore di percorrenza in treno, non c'è concorrenza (la tratta viene in genere abbandonata dalle compagnie aeree), dalle due alle tre ore la concorrenza treno/aereo sussiste solo ove sulla tratta operino le low cost, dalle 3 alle 4 ore i due mezzi sono in concorrenza".

"Sopra le quattro ore per la clientela business la prevalenza va all'aereo. Siccome, come premesso, l'utilità di questa tratta sarebbe prevalentemente rivolta alla clientela business, le 2 tratte dovrebbero consentire una piena giornata lavorativa a Roma. Quindi avrebbe senso l'arrivo a Roma entro le ore 10.30 ed il rientro a Bari entro le 21.00".

Di Paola1
 

Intanto Mimmo Di Paola, già Amministratore Unico di Aeroporti di Puglia, invita a non distogliere l'impegno dal consolidamento del traffico aereo - proprio sulla tratta Bari-Roma - indispensabile per la sussistenza dei collegamenti resi operativi e potenziati nel corso degli ultimi anni: "Sembra che tutto il problema sia quello della tratta Bari-Roma "secca"! Scusatemi se ve lo dico, ma la vostra analisi e la "straordinaria" iniziativa di Decaro mi sembrano molto superficiali. Il giorno in cui la massa di parlamentari, portaborse, signore che vanno dal parrucchiere, troveranno più conveniente andare a Roma in treno a prezzi convenienti, piuttosto che con l'aereo, dati i costi esorbitanti di Alitalia, chi porterà la parte produttiva della nostra Regione a Fiumicino per andare nel resto del mondo? Li porterete in treno a Pechino?"

"La vera soluzione è quella dell'accordo Alitalia-Ryanair - suggerisce Di Paola - che assicuri allo stesso tempo un prezzo conveniente per i "pendolari" Roma-Bari ed allo stesso tempo le prosecuzioni internazionali. Pertanto, ribadisco che mi piacerebbe vedere lo stesso impegno, nel promuovere iniziative "ad effetto", profuso su quelle veramente importanti come il trasporto aereo".

(gelormini@affaritalani.it)

 

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