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Trinitapoli, Comune sciolto per mafia. Di Bari (M5S): 'Ora riscostruire'
Trinitapoli (1)

"Lo scioglimento del Consiglio Comunale di Trinitapoli da parte del Consiglio dei Ministri rappresenta una brutta pagina per la provincia Bat. Da qui dobbiamo ripartire per cambiare e dare una svolta alla città”, è stato il commento a caldo della consigliera del M5S e delegata alle Politiche Culturali Grazia Di Bari. 

“La decisione - ha sottolineato Di Bari -  è stata presa su proposta del Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, visti gli ‘accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata’. Dopo mesi di lavoro della Commissione di accesso antimafia, insediata lo scorso luglio, e minimizzazioni della classe politica locale, ora è arrivata la scelta del Governo".

"Da tempo denunciamo le storture (per non dire di peggio) dell'azione amministrativa di un'intera classe politica, che ora viene spazzata via. Ma il danno maggiore - ha concluso Di Bari - è la pugnalata al cuore di una comunità importante della Bat. La classe politica che finora l'ha governata ha riportato la città al suo anno zero. Ora Trinitapoli deve ricostruire completamente la sua amministrazione e  la sua identità”. 

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Di altro tenore la dichiarazione del consigliere regionale e coordinatore provinciale BAT Fratelli d’Italia, Francesco Ventola: “Sorpresi ancor più che dispiaciuti per la notizia del commissariamento del Comune di Trinitapoli"

“Sorpresi perché la giunta Losapio è in carica da poco più di un anno e mezzo - ha aggiunto Ventola - ed è stata, dopo pochi mesi, subito oggetto attenzione. Poco dopo l’insediamento fu nominata una commissione d’indagine che, francamente, non ci aspettavamo giungesse a questa estrema decisione".

“Dispiaciuti perché conosciamo il sindaco Emanuele Losapio e molti esponenti della sua amministrazione e maggioranza, il commissariamento non fa venir meno la considerazione e fiducia nelle loro persone".

Losapio (1)Losapio (1)Guarda la gallery

“Chiaramente leggeremo con attenzione le carte - ha concluso Ventola - e, soprattutto, i fatti ritenuti a fondamento del commissariamento. Un’ipotesi accusatoria decisamente molto grave e sulla quale è molto probabile il ricorso al TAR. Noi saremo al fianco del sindaco in questa fase".

“Infine, una considerazione sull’art. 143 del Testo Unico degli Enti Locali: è evidente, e non perché colpisce Trinitapoli (comunità che conosciamo), che la legge va rivista perché applicata in maniera discontinua e a volte con un eccesso di attivismo politico che mina il principio della democrazia e il diritto di voto.”

(gelormini@gmail.com)

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