Vaste - Poggiardo (Le), il respiro della cultura
di Alessandra Peluso
L’ingresso nella piazza di Poggiardo, comune della provincia di Lecce, dilata i polmoni, smuove il diaframma, solletica i pensieri. Si respira cultura, una sensazione al di fuori del reale, ed ecco che un alito di vento ti viene incontro a liberarti dallo stordimento. Così, come una viaggiatrice, non una semplice turista, alla ricerca di realtà salentine da scoprire, sono giunta a Poggiardo. E una volta qui, ho voluto immediatamente conoscere chi ha amministrato questo paese e come sia possibile tale magia.
Ed ecco, Giuseppe Colafati, sindaco uscente e di nuovo in corsa per Palazzo di Città. Qual è il segreto? Perché si percepiscono bellissime sensazioni e attenzioni al valore che la cultura possiede, in questo lembo di terra infestato - come altri - del luogo comune che avverte: con la cultura non si mangia?
Questa è una terra generosa, accogliente, espressione armonica dell’incontro di popoli e culture, le cui tracce le conferiscono un fascino senza eguali. Si ha la sensazione di poter viaggiare nel tempo, di incontrare i personaggi, vivere le vicende e gli eventi che hanno segnato le tappe più importanti di una storia che coniuga nella più alta espressione passato, presente e futuro. Il nostro obiettivo in questi anni è stato quello di far percepire questo percorso di umanità come un patrimonio davvero di tutti, per dare concretezza alla cultura del conoscere che è pilastro della tutela del bene monumentale. Ci siamo sforzati di trasmettere, soprattutto ai più giovani, la gioia di vivere in un territorio straordinario, in cui ogni angolo parla la lingua del tempo, e ogni traccia - anche la più minuta - è simbolo, segno, di un sapere profondo. Solo così il rispetto di questi luoghi e la loro tutela si rafforzano.
Cosa intendi, Giuseppe per cultura, e perché è importante seminare alle nuove generazioni la curiosità, l’aspetto critico, la partecipazione, per essere cittadini responsabili?
La cultura come dicevo poc’anzi è passato, è la storia necessaria per conoscere l’identità ed è presente. Per questo abbiamo organizzato e sostenuto iniziative culturali con lo scopo di stimolare, informare, incuriosire, soprattutto i giovani, ai temi della vita. Tantissime le iniziative, tanti i temi affrontati nel corso degli anni: dalla legalità, al rispetto delle regole e dell’altro, al rispetto dell’ambiente, alla politica, alla parità di genere. E’ fondamentale che i ragazzi, e qui abbiamo gli studenti dell’Istituto Comprensivo, dell’I.P.S.E.O “Aldo Moro”, del Liceo Artistico “Nino della Notte”, sviluppino il senso critico, animati da entusiasmo e vivo interesse. Vorrei che i giovani, e ciascuno dei cittadini, amassero la loro terra, fossero virtuosi, riconoscenti e non andassero via. A sostegno di quanto dico, infatti, credo nella valorizzazione dei beni culturali, come appunto il Sistema Museale di Vaste e Poggiardo, e in tutte quelle attività culturali e del turismo che possono ancora nascere per creare lavoro.
Cosa pensi si possa ancora fare per gli abitanti di questo piccolo centro, noto - appunto - anche per l’esistenza del Sistema Museale di Vaste e Poggiardo?
Purtroppo, Poggiardo, così come Vaste, sono state a lungo dimenticate e abbandonate al loro destino; mentre, oggi sembrano fiorire a nuova vita, come è giusto che sia. Ogni piccola cosa che ci è stata lasciata in eredità rivive, grazie al lavoro e all’impegno costante. La mia ambizione è quella di rendere Poggiardo e la comunità intera un punto di riferimento per la cultura salentina, pugliese, e perché no, italiana. Non c’è solo il mare, la bellezza della natura, che è sì un dono; non si possono, tuttavia, trascurare i beni culturali, i palazzi, le chiese, tutto è testimonianza di cultura. Siamo fortunati. Dobbiamo esserne consapevoli e diventare responsabilmente i protagonisti del presente.
Cresce la domanda di cultura umanistica, nel Salento come altrove, con quella del ritorno a valori quali la solidarietà, la pubblica felicità e la presenza responsabile del singolo cittadino. La stessa che dovrebbe favorire - riprendo le tue parole - amore e custodia della propria terra. In pratica, i valori educativi citati da Albert Camus: verità, bellezza, giustizia. Credi che per Poggiardo ciò sia stato realizzato? E cosa ancora puoi fare con coscienza e responsabilità?
Penso che tali valori, ai quali credo fermamente, siano il vessillo di questa città, proprio perché desidero che le nuove generazioni siano menti pensanti, critiche, curiose, responsabili e seminino qui, in questa terra, la quale ci ha regalato tanto, e si ha il dovere di esserne riconoscenti. Per questo abbiamo fatto in modo che il Palazzo della Cultura diventasse luogo di incontri e di confronto dando a tutti una possibilità di crescita. Si può fare sempre meglio, è chiaro, e si farà, oltre già a preservare il Museo Archeologico e il Parco dei Guerrieri, tante le ambizioni, gli obiettivi da raggiungere per sviluppare a Poggiardo un turismo culturale, centro attrattivo per un Salento, capace di abbracciare ogni nazionalità, cultura, colore.
Ringrazio allora Giuseppe, e tutti coloro che quotidianamente si spendono per la cultura, avvalorando la tesi che di cultura si vive! Accanto ad ogni buona cultura è necessararia anche una buona politica.